La cronaca delle tre sedute del tavolo di consultazione palermitana del dimensionamento scolastico
Data: Domenica, 05 febbraio 2012 ore 16:31:53 CET
Argomento: Rassegna stampa


CERIPNEWS  www.ceripnews.it

Dimensionamento Sicilia: dati completi e prime osservazioni
Accadde ieri in via Ausonia …


[2012-02-02//12:00]
   

Riportiamo i dati completi sui tagli operati alla rete scolastica siciliana a seguito delle operazioni di dimensionamento/razionalizzazione ed alcune osservazioni:
 


Provincia

1° settore

2° settore

Totale

Trapani

-5

-4

-9

Agrigento

-9

-1

-10

Caltanissetta

-6

-1

-7

Siracusa

-7

-3

-10

Catania

-27

-5

-32

Ragusa

-9

-3

-12

Enna

-7

-2

-9

Messina

-24

-3

-27

Palermo

-30

0

-30

TOTALI

-124

-22

-146


Scontato che le operazioni fin qui condotte lasciano parecchio amaro in bocca a tutti, e per più motivi.
Primo - Al termine dei lavori al Tavolo tecnico si può affermare che c’è stata una spinta al mantenimento dello stato attuale, costi quello che costi, senza tenere conto dei risvolti istituzionali conseguenti.
Secondo - La pervicace ostinazione dell’Assessorato Regionale di attestarsi sui tetti della legge n. 6/2000 (atteggiamento assecondato dalle delegazioni provinciali), non paga perché ha creato una enormità di scuole senza Dirigente scolastico e senza Dsga titolari, allargando a dismisura l’istituto della reggenza. Per lo Stato, peraltro, sarebbero 490 le scuole siciliane con meno di 600 alunni e quindi senza autonomia, quindi senza Ds e senza Dsga titolari!
Terzo - Il tetto 600 / 1.000 imposto dal MIUR sarebbe stato facilmente raggiungibile anche in Sicilia se si fosse evitato di difendere spesso situazioni non difendibili e proponendo ragionevoli aggregazioni/fusioni che avrebbero creato un nuovo posto di Dirigente scolastico ed un posto di Dsga invece di due inutili reggenze.
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Accadde ieri in via Ausonia …
L’andamento dei lavori sul dimensionamento della rete scolastica siciliana condotti al Tavolo tecnico istituito presso il Dipartimento Istruzione dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della F.P. Sicilia nel corso della giornata di ieri ha avuto risvolti davvero inquietanti e conseguenze politiche e relazionali non di poco conto.
Insomma, da ieri pomeriggio alla tarda serata (diremmo notte!), al Tavolo si è visto di tutto e di più:
- si è assistito alla sceneggiata dei vertici della Provincia Regionale di Palermo che hanno promesso fumo pur sapendo di non poter assumere alcun impegno e sapendo anche di non aver onorato e di non poter onorare nell’immediato neppure le delibere adottate negli anni passati;
- si sono sentiti i gridolini (e non solo!) di qualche dirigente dell’Assessorato convinto di essere autorevole solo alzando la voce, anche con le signore;
- si è assistito al cambiamento di atteggiamento, rispetto ai giorni precedenti, da parte dei tecnici dell’Assessorato che proprio sulla provincia di Palermo hanno operato contro ogni logica, accontentando questo o quello a seguito di intese palesi (si è visto dalle votazioni) o sottobanco (si è capito dagli interventi e dalle ostinate posizioni assunte);
- si è subita l’arroganza di sindaci voltagabbana che all’ultimo minuto hanno fatto pervenire atti deliberativi opposti e contrari a quelli precedenti, dimostrando incoerenza politica, e strategie oppositive interne, se non vendette personali;
- si sono salvate scuole con poco più di 500 alunni sulla carta (sic!) e se ne sono soppresse altre con circa 540 alunni;
- si sono viste sigle sindacali che invece di garantire il sistema scolastico regionale e la sua peculiarità, hanno assunto a titolo gratuito, quanto interessato e quando ha fatto comodo, atteggiamenti filo-governativi;
- in fase di votazione si è assistito a scelte palesemente di parte operate dai componenti del Tavolo che hanno manifestato quanto dietro al voto pro/contro c’era la difesa di singole persone (= dirigenti), secondo una logica di protettorato sfacciatamente clientelare, quanto indegna, per chi ha vantato fino al giorno prima pretese di tutela-garanzie distanti dalle singole situazioni localistiche.
Insomma, ieri in Via Ausonia, per il dimensionamento della provincia di Palermo, sono accadute solo cose di cui tutti, o gran parte, devono vergognarsi! (n.b.)

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Quarto - È scontato che l’anno prossimo, con i numeri risicati che hanno consentito questa parvenza di autonomia delle scuole, ci sarà una vera debacle istituzionale in Sicilia, proprio nell’anno in cui servirà il maggior numero di posti a seguito della conclusione delle procedure concorsuali per i Dirigenti scolastici e nuovi posti per i Dsga che non guastano affatto.
Quinto - In nome di una territorialità di facciata, di sindaci on-off alcuni dei quali hanno emanato più delibere sempre in contraddizione fra loro con l’obiettivo di scardinare il sistema scolastico piuttosto che ottimizzare i servizi sul territorio, di documenti dei Csp senza numeri e valide argomentazioni, di prese di posizione di OO.SS. Scuola e gruppi di Dirigenti scolastici assortiti, spesso si è difeso l’indifendibile svilendo la qualità e la consistenza del Tavolo che, nel corso delle giornate, ha oscillato tra serena professionalità ed impegno a bagarre senza quartiere se è vero, come è vero, che perfino i componenti delle delegazioni sono entrati in conflitto tra loro.
Il tutto è stato generato non solo dalla freneticità delle giornate di lavoro (assegnare ad ogni provincia un’ora e mezza, o poco più, per discussione e ratifica è stata una vera follia!) ma anche dalla presenza invasiva di delegazioni provinciali che spesso piuttosto che essere risorsa per i componenti del Tavolo sono diventate protagonisti occasionali centrandosi, in alcuni casi, su casi particolari a scapito dei principi generali condivisi dallo stesso Tavolo.
Tutto questo deve servire da monito per il prossimo dimensionamento avviando le procedure per tempo; esigendo dai sindaci di fare il loro dovere (cioè pretendendo piani concertati e condivisi); invitando i Dirigenti degli USP a non fare solo i notai, ma essere risorsa funzionale ed efficace segnalando storture e contraddizioni nell’assetto scolastico provinciale; assicurando ai componenti del Tavolo tempi distesi per acquisire la bozza regionale, confrontarsi con le delegazioni e quindi intervenire al Tavolo senza dover improvvisare decisioni ad ogni momento, rischiando di giocarsi ogni credibilità rispetto agli interlocutori provinciali. (ninni bonacasa)

 



Dimensionamento Sicilia:
dati aggiornati alle ore 21:30 del 31 gennaio 2012


[2012-02-01//08:00]
   

Continuiamo l’informazione sul dimensionamento della rete scolastica in Sicilia con il resoconto completo 
della prima e seconda giornata dei lavori. Di seguito riportiamo una sintesi dei tagli operati:


Provincia

1° settore

2° settore

Totale

Trapani

-5

-5

-10

Agrigento

-9

-1

-10

Caltanissetta

-6

-1

-7

Siracusa

-7

-3

-10

Catania

-27

-5

-32

Ragusa

-9

-3

-12

Enna

-7

-2

-9

Messina

-24

-3

-27

Palermo

*

*

*

 

 

 

 

TOTALI

-94

-23

-117


* La discussione sul piano della provincia di Palermo avrà inizio oggi alle ore 15:00

 

 

 

 




Dimensionamento Sicilia: secondo round


[2012-01-31//18:00]
   

Riprendiamo l’informazione sul dimensionamento della rete scolastica in Sicilia con il resoconto nella seconda giornata dei lavori. Come abbiamo già riportato ieri sera dedicata alle proposte di dimensionamento delle province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, Catania, riportiamo una sintesi dei tagli operati.


Provincia

1° settore

2° settore

Totale

Trapani

-5

-5

-10

Agrigento

-9

-1

-10

Caltanissetta

-6

-1

-7

Siracusa

-7

-3

-10

Catania

-27

-5

-32

 Nella tarda mattinata di oggi i lavori del Tavolo tecnico regionale sono ripresi con l’analisi del piano provinciale di Ragusa al termine del quale si sono registrati i seguenti tagli: -9 nel primo settore e -3 nel secondo settore, per un totale di n. -12 istituzioni scolastiche.
Di seguito, il prospetto riassuntivo delle operazioni condotte nella giornata di oggi.


Provincia

1° settore

2° settore

Totale

Ragusa

-12

-9

-3

 Mentre scriviamo questo resoconto (sono le ore 18:00) volge al termine l’analisi di piano della provincia di Messina ed a seguire si procederà con quello di Enna.
Come è noto, l’analisi del piano della provincia di Palermo è stato rinviato a domani pomeriggio, con inizio alle ore 15:00.
Scontato che l’Amministrazione al termine dei lavori opererà un delicatissimo lavori di revisione delle proposte condivise al Tavolo tecnico perché non è escluso che nel corso dei lavori, nei non pochi momenti caotici, non si sia incorsi in qualche errore materiale che va corretta prima che il piano venga trasmesso a Roma. (n.b.)

 

 

 

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Dimensionamento Sicilia: prima giornata


[2012-01-30//19:00]
   

Oggi, come da calendario prefissato, è iniziato il balletto del dimensionamento / razionalizzazione della rete scolastica in Sicilia.
Nel corso dell’intera giornata di lavori, che si sono susseguiti con un ritmo frenetico, quasi ossessivo, al Tavolo tecnico regionale – peraltro interferito da terzi che non avevano titolo alcuno ad essere presenti – si sono alternate le delegazioni di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa e Catania.
Scontata la presenza del Direttore Generale Regionale dell’USR Sicilia, dott.ssa Maria Luisa Altomonte e dell’intera delegazione dell’Assessorato Regionale Istruzione, dal Dirigente Generale dott. Ludovico Albert alla dott.ssa Anna Buttafuoco e lo staff dei tecnici che hanno collaborato alla predisposizione delle proposte di piano regionale.
Ad apertura dei lavori sono state socializzati alcuni criteri di riferimento:
1) se ad una istituzione scolastica normo-dimensionata si aggrega una scuola sottodimensionata, quest’ultima perde l’autonomia per soppressione;
2) se due scuole sono entrambe sottodimensionate, entrambe perdono l’autonomia  e si costituisce una nuova istituzione scolastica;
3) va rispettato, ove possibile, il principio della territorialità, dello stesso ordine e grado per settore (scuola infanzia + scuola primaria + scuola secondaria di 1° grado), ovvero (liceo + liceo o tecnici e professionali);
4) in assenza di proposte o in presenza di proposte contraddittorie, in questa prima fase di dimensionamento, va mantenuta – ove possibile – l’autonomia;
5) per quanto riguarda la consistenza degli alunni, l’Assessorato fa fede ai numeri che le istituzioni scolastiche hanno trasmesso per acquisire i finanziamenti per il funzionamento nel corrente anno scolastico; per l’individuazione dei comuni montani l’Assessorato ha assunto l’elenco di cui al decreto emesso dal competente Assessorato all’Agricoltura; pertanto, vengano confermate le deroghe per i comuni montani e le piccole isole;
6) nel dimensionamento della rete scolastica si fa eccezione per gli istituti d’arte perché è volontà espressa dell’Assessorato Regionale stipulare uno specifico protocollo con il MIUR per la nascita nell’Isola di nuovi istituti ad alta specializzazione artistica (ceramica, oreficeria, arte del corallo, ecc.);
7) in ipotesi di aggregazioni e/o sdoppiamenti, va assicurata la migliore stabilità delle scuole nel territorio, ipotizzandone almeno una consistenza quinquennale;
8) smentita la voce della generalizzazione della trasformazione di tutte le scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di 1° grado in I.C.;
9) introdotto il principio di gradualità annuale nella istituzione degli I.C. (la cui implementazione avverrà nei prossimi anni) nel dimensionamento, fermo restando che non mantengono l’autonomia le scuole -500 e -300 (in caso di deroga) alunni; per l’individuazione di ulteriori I.C.;
10) le richieste di nuovi indirizzi di studi sono stati rinviati ad altro Tavolo tecnico.
Sempre nei discorsi preliminari il dott. Albert ha posto al Tavolo la questione della Legge n. 6/2000 e la sua compatibilità con i provvedimenti MIUR che fissano l’autonomia della scuole sui parametri 600 (400 nei comuni con deroga) – 1.000 alunni e la dott.ssa Altomonte ha posto il problema che non c’è rapporto di causa – effetto tra dimensionamento – autonomia delle scuole – mantenimento dei posti Ds e Dsga. Anche perché in sostanza, sarebbe davvero grave scoprire che alla fine si è salvata la scuola e poi si deve ricorrere all’istituto della reggenza per entrambi le due figure che rischiano di essere molto più numerose di quest’anno.
In ogni caso, a parte i discorsi (tanti) e le argomentazioni spesso sfacciatamente di parte (tantissime) da parte dei componenti del Tavolo e dei tanti ospiti alcuni dei quali hanno conquistato il diritto di parola illegittimamente, nella mattinata di oggi la provincia di Trapani ha chiuso a -9 scuole fra il 1° e il 2° settore; la provincia di Agrigento perde 10 scuole di cui 1 nel 2° settore; 7 scuole perde la provincia di Caltanissetta (6+1).
Dopo una brevissima pausa, alla ripresa dei lavori pomeridiani è stata la volta della provincia di Siracusa che ha chiuso il conto con -10 scuole, di cui 7 nel 1° settore e 3 nel secondo.
Mentre scriviamo queste note è la volta della provincia di Catania le cui perdite finora risultano abbastanza contenute.
In ogni caso, se i tagli continueranno ad essere così esigui, sarà tutta da giocare la partita a Roma in fase di stipula dell’Intesa con il MIUR. E ammesso che tutto passi liscio e sereno, in nome di un “vogliamoci bene, siamo tutti bravi ragazzi”, un discorso è mantenere l’autonomia, ben altra cosa è sperare che Viale Trastevere conceda posti per Ds e Dsga in deroga ai numeri prefissati.
Di fatto, continuando così, c’è il rischio più che concreto che nel prossimo anno le reggenze saranno molte di più delle oltre 130 di quest’anno. E ci chiediamo, con molta sincerità, che senso abbia mantenere una scuola pseudo autonoma senza Ds e senza Dsga, proprio in un anno in cui incombono sul sistema scolastico siciliano ben due concorsi per dirigenti (rinnovazione prove concorso 2004 e nuovo concorso 2011).
Comprendiamo bene che i posti dei Ds non c’entrano con il dimensionamento della rete scolastica, ma è pure vero che qualche taglio in più quest’anno sarebbe opportuno, quanto indolore, mentre non lo sarà l’anno prossimo con i concorsi conclusi, due maxi-graduatorie di idonei da gestire e pochi posti da conferire a pochissimi vincitori, incombendo un ulteriore dimensionamento della rete scolastica, e certamente con tagli meno soft come sembra già emergere da quest’anno.
Domani, in calendario le restanti province, mentre quella di Palermo è stata rinviata a mercoledì su richiesta del Presidente della provincia regionale. (n.b.)

 

 

 

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