Dimensionamento: “Stare insieme e non solo accanto” Problemi e questioni di scuole aggregate
Data: Sabato, 04 febbraio 2012 ore 20:00:00 CET
Argomento: Redazione


A seguito del precedente articolo pubblicato su questo sito alcuni Lettori hanno risposto apprezzando il messaggio e gli auspici che il dimensionamento potrà apportare in termini di sviluppo e di crescita della scuola. Le aggregazioni e le fusioni degli istituti sottodimensionati per il numero degli studenti comportano certamente delle problematiche nuove che vanno affrontate con saggezza e spirito di innovativo miglioramento. Una particolare sottolineatura va indirizzata alle scuole del secondo grado dove ancora permangono codici e indirizzi specifici. Si auspica che il decreto di dimensionamento regionale possa favorire un elenco definitivo di scuole per le quali il Ministero possa assegnare un solo codice anche se all’interno coesisteranno diversi indirizzi ed inoltre, in vista della modifica delle classi di concorso e nell’ottica dell’organico funzionale d’Istituto, i docenti assegnati alla scuola dovrebbero essere valorizzati come risorsa dell’Istituto e non limitati a specifiche assegnazione di sede. Mentre per gli Istituti comprensivi la prassi già in atto in alcune realtà scolastiche costituisce un modello da applicare, nella fusione di istituti di secondo grado con indirizzi diversi, dislocati in centri a volte distanti, sono pochi gli esempi da utilizzare come modello organizzativo.
La diversificazione degli indirizzi comporta, infatti, cattedre, orari, curriculi diversificati, richiede laboratori specifici e non sempre presenti nelle diverse sedi e quindi occorre una non comune capacità organizzativa e gestionale nel riuscire a far funzionare una macchina complessa e a volte disarmonica.
Si ribadisce quanto scritto nel precedente articolo: “Il nuovo istituto che nasce con nome nuovo e con indirizzi specifici non dovrebbe aggregare i pezzi o i “cocci” di realtà a volte differenti se non contrastanti, ma aprirsi ad un nuovo progetto di scuola “complessa” che, ricca di un maggior numero di studenti e di personale, ottimizzando le risorse che tale beneficio apporta, si riorganizza con metodologie rinnovate e con uno spirito di scuola nuova, capace di crescere e di svilupparsi”, attraverso uno specifico Piano dell’Offerta formativa, articolato nella sua interezza di unitarietà e di distinzione.
In ciascuna sede occorre che sia presente un “fiduciario” , “referente”, “coordinatore” il quale, al di là del nome, svolga un compito di effettivo coordinamento dell’attività organizzativa e didattica , in stretta sintonia e cooperazione con la dirigenza, che presiede la sede centrale.
Il preside avrà il dovere di visitare spesso i plessi e farsi carico dei problemi che sorgono e venire incontro, direi quasi con particolare attenzione, perché nè gli alunni, né i docenti si sentano “orfani” di una guida sicura e forte.
L’ufficio di segreteria che nella fusione o aggregazione, si arricchisce di qualche unità aggiuntiva, non può trascurare le sezioni staccate che dovrebbero continuare a beneficiare dei servizi fruiti finora.
Gli incontri dei consigli di classe, i colloqui con i genitori, si svolgano preferibilmente nella specifica sezione staccata senza costringere i genitori a dover andare presso la sede centrale, anche per piccole procedure di ordinaria amministrazione.
La presenza stabile o per fasce orarie di un assistente amministrativo nella sede distaccata, anche ai fini di un effettivo collegamento tra i plessi, costituisce una garanzia di migliore funzionamento per tutte le necessità emergenti.
Il compito del dirigente, anche se viene riconfermato quello della scuola con un maggior numero di studenti, sarà certamente non facile e non essendo più soltanto un “reggente” e con compiti di provvisorietà, progetterà il coordinamento della nuova scuola non limitandosi a mettere soltanto “accanto” le due realtà, bensì a costruire un nuovo percorso “insieme”, operando una nuova accoglienza, senza diritti di primogenitura o di privilegi, anzi la ricchezza di indirizzi e quindi di risorse potrà contribuire a far crescere l’Istituto che si connota per la pluralità e la varietà di proposte formative.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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