Sei neo-assunti al Miur. Saranno i consiglieri del ministro, una think-tank per innovare la scuola e gli uffici pubblici
Data: Giovedì, 02 febbraio 2012 ore 13:08:50 CET Argomento: Rassegna stampa
Che cosa
ci fa al ministero dell’Istruzione uno che sta lavorando per un mondo
«open data», dove tutti possano accedere a tutti i dati disponibili
gratis in rete? E una che ha appena sviluppato un’applicazione per
IPhone destinata a diventare il futuro social network musicale? Sono in
sei così: geniacci, non ancora quarantenni, assunti per un anno al
ministero dell’Istruzione, dove l’età media di chi ha un contratto da
quelle parti è ben oltre i 50.
Li ha voluti il ministro Francesco Profumo, saranno i suoi consiglieri
e formeranno una think-tank molto concreta a viale Trastevere, ma non
solo. Si chiamano Arianna Bassoli, Stefania Milan, Damien Lanfrey,
Lorenzo Benussi, Donatella Solda Kutzmann, Dario Carrera. In tre
lavorano già in Italia ma gli altri tre rientrano dopo lunghi anni
all’estero, come Stefania Milan che arriverà da Toronto e quando ha
saputo di aver vinto si è commossa: «Aspettavo da tempo che il mio
Paese mi chiamasse», ha detto.
Lunedì sono convocati al ministero per il primo appuntamento. Il
ministro Profumo in queste ore è a Copenaghen e non nasconde la sua
soddisfazione: «I ministri hanno la possibilità di scegliere un certo
numero di consiglieri - spiega - in genere ci si circonda di persone di
alto profilo ma scelte in modo diretto. Ho pensato che fosse un bel
segnale procedere diversamente, con una call pubblica». E, quindi, il
23 dicembre è stata avviata la procedura con un avviso rivolto a
persone con meno di 40 anni e un dottorato di ricerca in alcuni settori
specifici: Nuovi Media, E-government, Open data, social innovation.
Stipendio? Niente di che: due dei nuovi assunti guadagneranno 48mila
euro lordi l’anno, gli altri la metà. Eppure la richiesta ha fatto
rapidamente il giro della rete e sono arrivate quasi 600 risposte con i
curriculum e una lettera di motivazione. Scartati quelli che avevano
lavori che prevedevano già molte ore di ufficio, ci si è orientati
verso figure più libere: giornalisti free-lance, consulenti, docenti.
E ora i sei prescelti hanno una missione difficilissima. «Dovranno
disegnare un nuovo modello di ministero dell’Istruzione - chiarisce il
ministro che ha ereditato le competenze che fino a qualche mese fa
erano del ministero dell’Innovazione retto da Renato Brunetta - e
sperimentarlo sul campo. Vuol dire trovare un modo per cerare un canale
d’ascolto tra i 30 milioni di persone costituiti da famiglie, alunni e
professori. Oppure come rendere pubblici e come usare il patrimonio
incredibile dei dati della scuola. Oppure come rendere diversi gli
uffici pubblici grazie alle nuove tecnologie, ecome usarle a livello
sociale».
Da lunedì i Magnifici Sei saranno all’opera: si divideranno tra le
attività precedenti e il nuovo compito. E Profumo già immagina di
andare oltre. «Vorremmo allargare la maglia come ministero, assumere
qualcun altro di quelli che hanno partecipato alla selezione, e
vorremmo mettere a disposizione delle altre amministrazioni i loro
curricula, in modo che possano rappresentare il seme del nuovo».
(di Flavia Amabile da http://www.lastampa.it)
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