Cgil-Cisl-Uil: Correzioni decreto Milleproroghe in materia previdenziale
Data: Martedì, 31 gennaio 2012 ore 08:57:35 CET
Argomento: Sindacati


CGIL CISLUIL
Sen. Carlo Vizzini  Presidente Commissione Affari Costituzionali
Sen. Antonio Azzollini Presidente Commissione Bilancio
Sen. Pasquale Giuliano Presidente Commissione Lavoro, previdenza sociale
Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari Senato della Repubblica
Oggetto: correzioni decreto Milleproroghe in materia previdenziale
Egregio Presidente,
abbiamo considerato positivo che in Parlamento si sia riaperta la discussione  sulle pensioni in particolare su alcuni punti che consideriamo tra i più delicati e  socialmente insostenibili. Così come giudichiamo apprezzabile ogni avanzamento che si è realizzato. Il testo, però, che la Camera ha approvato con il voto di fiducia non risolve diversi problemi. In primo luogo quello dei lavoratori in esodo volontario o collettivo dal momento che potranno usufruire delle deroghe alle nuove norme sul pensionamento 1 solo coloro che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il  31/12/2011. Ciò fa si che per quegli accordi siglati entro il 31/12/2011, ma i cui effetti si hanno in una data successiva, non sono valide le deroghe previste rispetto alla nuova normativa. In secondo luogo la data di riferimento opportunamente spostata al 31/12/2011 per i lavoratori in esodo (individuale e collettivo) deve valere anche per tutte le altre casistiche previste dal comma 14 dell'articolo 24 del decreto 201 convertito in legge il 22/12/2011, naturalmente non in relazione alla risoluzione del rapporto di lavoro ma alla  sottoscrizione di accordi.
Al tempo stesso, sempre con riferimento ai lavoratori coinvolti da procedure di
esodo incentivato, va ampliato il termine dei 24 mesi dalla data di entrata in vigore del
decreto - legge n. 201/ 2011 entro il quale devono maturare i requisiti anagrafici e
contributivi ai fini della decorrenza del trattamento secondo i requisiti.
Dalle deroghe non possono essere esclusi i licenziamenti individuali e collettivi
avvenuti in assenza di accordi nonché i lavoratori, nella stessa condizione, per i quali è
iniziata, ma non si è conclusa, la procedura di licenziamento. Inoltre, le risorse
necessarie alla copertura delle esenzioni dall'applicazione della nuova disciplina
previdenziale (comma 14 e 15 articolo 24) devono coprire tutte le esigenze che si
porranno per il lavoratori disoccupati che hanno già concluso o che concluderanno il
periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali, per i lavoratori collocati in mobilità,
mobilità lunga, in esodo (anche volontario), a carico dei fondi di solidarietà di settore,
autorizzati alla prosecuzione volontaria e in esonero ex art. 72 c. 1 D.L n. 112/2008.
Per ciò che riguarda le deroghe alle penalizzazioni si continua ad escludere quei
lavoratori e lavoratrici che si trovano in cassa integrazione straordinaria, in mobilità,
coloro che hanno versato contributi volontari o che hanno riscattato gli anni di laurea.
Inoltre, non trova alcuna risposta il problema delle pensioni del comparto scuola
e AFAM, dove vige una specifica normativa. In particolare, dovrebbe essere prevista
l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per
l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa.
Se non si risolvono questi problemi c'è il rischio che si producano sempre nuove
iniquità e si moltiplichino le condizioni di immotivate differenziazioni tra lavoratori che
si trovano sostanzialmente nelle stesse condizioni.
Chiediamo che il testo venga corretto durante la discussione in Senato e che si
cerchi da parte delle forze politiche e del governo, la necessaria intesa per costruire
soluzioni efficaci e non discriminatorie.

I SEGRETARI CONFEDERALI
CGIL  Vera Lamonica  UISL  Maurizio Petriccioli  UIL  Domenico Proietti






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