Scrima: "Pensioni: la scuola non chiede privilegi ma una doverosa attenzione"
Data: Lunedì, 30 gennaio 2012 ore 19:12:07 CET Argomento: Sindacati
Ci
auguriamo che il Senato rimedi ad una palese iniquità a danno dei
lavoratori della scuola, recuperando quanto previsto dall’emendamento
al decreto “milleproroghe”, già presentato e non accolto in precedenza
alla Camera.
I lavoratori della scuola hanno da sempre un’unica “finestra” di uscita
dal servizio, che coincide con la fine dell’anno scolastico e l’inizio
del successivo. Fissare al 31 agosto, e non al 31 dicembre, la data cui
fare riferimento per mantenere, se posseduti, i previgenti requisiti di
accesso alla pensione eviterebbe di creare discriminazioni tra il
personale, esposto a trattamenti diversi nel corso del medesimo anno
scolastico.
La CISL Scuolachiede ai gruppi parlamentari di rimuovere un’ingiusta
penalizzazione che ripropone - con effetti ancor più pesanti - quella
denunciata in occasione della manovra di ferragosto: un allungamento,
in molti casi a dismisura, dei tempi di uscita di chi maturava i
requisiti allora previsti.
I lavoratori della scuola hanno già contribuito fortemente alle
politiche di risanamento dei conti pubblici: non rivendicano privilegi,
ma meritano sicuramente un segnale di attenzione che ci sembra
doveroso. (da CislScuola)
redazione@aetnanet.org
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