L'occupazione del Boggio Lera di Catania: l'autogestione, le riflessioni degli studenti e l'oggettiva carenza del plesso. 2 Ata licenziati
Data: Lunedì, 23 gennaio 2012 ore 23:00:00 CET Argomento: Comunicati
“Alcuni studenti
del liceo “Boggio Lera”, in seguito ai dibattiti svolti nelle tre
giornate di autogestione, hanno analizzato l’attuale situazione
problematica delle infrastrutture scolastiche e alla luce di queste
riflessioni è stato deciso di occupare la sede centrale del nostro
liceo. Non un atto di superficialità, ma una forte presa di coscienza.
Presa di coscienza di studenti e studentesse che si rifiutano di
continuare le loro attività didattiche in edifici PUBBLICI inadeguati,
al di sotto dei criteri indispensabili per la sicurezza e la vivibilità
quotidiana.
Presa di coscienza di studenti e studentesse
pendolari, che quotidianamente riscontrano problemi nel raggiungere le
rispettive sedi, per un servizio di trasporto pubblico inadeguato.
Presa di coscienza di studenti e studentesse che manifestano il proprio
sostegno al personale ATA, e agli addetti alle pulizie, sottopagati,
chiamati a svolgere in condizioni improponibili il proprio lavoro, con
gravi ripercussioni sulla struttura scolastica e sullo stato di igiene.
Presa di coscienza di studenti e studentesse che denunciano il
malgoverno siciliano, assassino dello sviluppo e del progresso della
regione.
Presa di coscienza di studenti e studentesse che riscontrano la
mancanza di spazi pubblici dove si possano confrontare le proprie idee,
al fine di maturare una coscienza collettiva che riesca a trovare delle
alternative valide.
Noi studenti, indignati dal menefreghismo della classe politica,
abbiamo riflettuto sulle possibili soluzioni ai problemi sopra citati.
Per quanto riguarda le infrastrutture scolastiche ci ritroviamo in una
situazione a dir poco paradossale: nonostante vengano stanziati dei
fondi, riteniamo illogico il loro impiego, infatti disponiamo di
Lavagne Interattive Multimediali(LIM), ma solo per un numero limitato
di classi, mentre risentiamo della mancanza di servizi di prima
necessità come sapone, carta igienica, lavandini e gabinetti integri,
impianti di riscaldamento adeguati, e abbiamo riscontrato la presenza
di materiale cancerogeno (eternit) nell’impianto idrico, prontamente
denunciato da uno studente della scuola. Inoltre la caduta di intonaco
e l’umidità sui tetti sono un’ulteriore testimonianza dello stato di
degrado in cui verte l’edificio. La nostra proposta è di destinare i
finanziamenti degli enti locali innanzitutto alla messa in regola delle
infrastrutture secondo le norme vigenti, e lo sviluppo omogeneo di un
sistema di raccolta differenziata dei rifiuti nei rispettivi plessi.
Come se non bastasse, oltre la metà degli studenti provenienti da
ambienti sia urbani che extra-urbani, trovano gravi difficoltà nel
raggiungere gli edifici scolastici con mezzi di trasporto pubblici, i
cui percorsi sono spesso altamente disorganizzati a livello
logistico. Per agevolare i tragitti quotidianamente percorsi dagli
studenti pendolari e non, proponiamo un adeguato finanziamento che miri
alla creazione di nuove linee,cosi da poter raggiungere comodamente la
scuola tramite i mezzi di trasporto pubblico, che secondo una politica
di sviluppo eco-sostenibile, dovrebbero essere alimentati a energie
alternative a quelle soggette al caro benzina. Inoltre l’iniziativa
approvata dal Comune di Catania su finanziamento del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare “Bicincittà” non
è sostenuta a sufficienza da una coerente struttura di piste ciclabili,
che attraversi la città in maniera razionale.
Non potendo percepire il disagio che il personale ATA e gli addetti
alle pulizie provano, ci limiteremo a informare sullo stato dei fatti
all’interno del nostro istituto:
-due dipendenti sono già stati
licenziati, e inoltre le ore di straordinario sono retribuite non da
salario ma da riposo compensativo;
-sono state dimezzate le ore di lavoro
degli addetti alle pulizie, dipendenti della ditta “PFE SPA” (da 6 a 3)
con conseguente dimezzamento dello stipendio.Quindi è inevitabile che i
locali della scuola siano puliti al 50%.
Vorremmo esortare le autorità competenti a spiegarci, se e come,
intendano risolvere la questione della pulizia nelle scuole. La nostra
proposta è quella di reintegrare le ore lavorative sottratte, e
garantire la sicurezza e la stabilità del proprio posto di lavoro. Ci
preme evidenziare ancora una volta la totale assenza di logicità dei
provvedimenti presi.
Preferiamo tralasciare l’argomento “amministrazioni corrotte e mafiose”
per la sua vastità drammatica.
E’ chiaro che tutti i disagi di cui stiamo parlando sono conseguenziali
alla loro condotta immorale ed individualista.
Per quanto riguarda il problema dello sviluppo e del progresso della
regione, ci preme particolarmente evidenziare uno degli elementi
peculiari della nostra democrazia, LA SCUOLA, spesso soggetta a degrado
e all’indifferenza dell’amministrazione siciliana da cui pretendiamo
maggiore considerazione.
Con degli spazi pubblici a disposizione dei cittadini noi potremmo dar
vita a qualcosa di concreto, e ad un decisivo atto di protesta, volto a
scuotere gli animi di ogni studente del BOGGIO LERA con
proposte,idee,iniziative che portino ad un sempre crescente progresso e
sviluppo.Per far si che avvenga un cambiamento di mentalità, noi ci
auguriamo che nasca un sentimento di unione sociale tra tutti,
dall’agricoltore al pescatore, dai camionisti ai taxisti, dai
disoccupati ai precari,che possa coinvolgere ogni scuola presente nella
dimensione cittadina catanese. (da Catania Politica)
redazione@aetnanet.org
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