Condividere esperienze e idee didattiche migliora la scuola
Data: Domenica, 22 gennaio 2012 ore 15:12:46 CET
Argomento: Redazione


Spesso mio malgrado, per quello che scrivo nella rete del web 2.0,  mi trovo oggetto di polemiche fine a se stesse, che non hanno alcun intento costruttivo, ma al contrario denigratorio ed offensivo. A volte mi soffermo su argomenti spinosi, che toccano i nervi scoperti di un sistema scolastico bisognoso di una buona dose di innovazione didattico organizzativa. Dire e scrivere ciò che si pensa, senza filtri e censure, non deve essere interpretato da un lettore come un’azione polemica, intesa nel suo significato etimologico (deriva dal greco "πολεμικός" che significa "attinente alla guerra", e designa quindi una sorta di guerra, per lo più verbale, condotta contro un avversario detto bersaglio della polemica), ma come un contributo personale atto a determinare la migliore soluzione di un problema. Dalla pagina di "Regolarità e trasparenza nel concorso per Dirigenti Scolastici" (http://www.facebook.com/ ), dopo alcuni commenti sulla qualità di ciò che scrivo, a dir poco negativi, ho lanciato una sfida a me stesso, nel tentativo di farmi pubblicare articoli in riviste, che si occupano di scuola,  di assoluto prestigio nazionale. Così è stato per l’articolo “Troverà mai, anche l’Italia, il suo Steve Jobs? “ (http://www.educationduepuntozero.it/ ) pubblicato 2 giorni fa, su Education 2.0 della RCS, e per quello dal titolo “ Abbiamo pensato ai vantaggi di una lezione web 2.0 ?“ (http://www.ilsussidiario.net/ ), pubblicato oggi su Ilsussidiario.net della fondazione Sussidiarietà. Ringrazio le redazioni delle due riviste on line per avermi dato l’opportunità di veicolare un messaggio di innovazione all’uso didattico delle tecnologie elettroniche ed informatiche, che potrebbero  proiettare la scuola di un prossimo futuro nel mondo del web 3.0.

Aldo Domenico Ficara
aldodomenicoficara@alice.it





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