Scuola del Meridione. Prospettive di autonomia e nuove risorse: dal progetto Scuola al progetto Paese
Data: Domenica, 22 gennaio 2012 ore 12:41:14 CET Argomento: Redazione
Sotto il sole di Napoli
la scuola del Meridione ha ripreso una nuova luce e grazie alla
speciale conferenza con la presenza del Commissario Europeo per
le Politiche regionali Johannes Hahn, dei Ministri Francesco Profumo
della Pubblica Istruzione, Fabrizio Barca per la Coesione Territoriale,
dei Sottosegretari Marco Rossi Doria ed Elena Ugolini.
Sono stati annunciati per le scuole del Sud, facenti parte delle
Regioni dell’Obiettivo convergenza: Campania, Calabria, Puglia e
Sicilia, dei finanziamenti speciali di oltre un miliardo di euro per
avviare “un tempo brevissimi” interventi nell’edilizia scolastica, per
garantire la sicurezza, per la formazione dei docenti anche in vista
delle nuove strategie metodologiche e didattiche attraverso la
multimedialità ed il migliore utilizzo delle nuove tecnologie.
Abbiamo visto (evento non comune) i Ministri che ascoltano le
testimonianze degli operatori della scuola, che vedono con i loro occhi
quanta ricchezza la scuola produce e promuove e come a volte certi
interventi e tagli lineari sono gravemente dannosi, che condividono le
ansie e le difficoltà del quotidiano degli operatori scolastici, che
danno voce e ascoltano gli studenti e ne comprendono le molteplici
difficoltà nell’inserirsi nel mondo del lavoro.
Il Ministro Profumo ha dimostrato e non solo a parole che si è
affezionato alla scuola e tutte le iniziative convergenti al "progetto
della scuola" vengono opportunamente lette come “Progetto Paese”,
collegando il progresso del Paese allo sviluppo e alla qualità
dell’istruzione e della formazione. E’ stata più volte ripetuta,
infatti, l’espressione di scuola che prepara alla vita, che guarda al
futuro, che produce lavoro e professionalità e Vincenzo, lo studente
dell’Istituto “Sannino-Petriccione” di Ponticelli che è intervento a
nome degli studenti napoletani e del meridione, ha dichiarato che al
lavoro semplice e facile della malavita e dell’illegalità, i giovani
che s’incontrano con la scuola preferiscono il lavoro onesto e pulito,
anche se ciò richiede maggiori sacrifici.
Il commissario europeo Hahn ha molto apprezzato il lodevole lavoro
messo in atto nella scuola italiana per diminuire la dispersione
scolastica e come ha affermato il sottosegretario Rossi Doria alcuni
errori commessi dalla scuola in questa ricerca dei “dispersi”, vanno
rettificati promuovendo prima una forte motivazione allo studio e
lavorare meglio con coloro che desiderano essere aiutati e dimostrano
una base d’interesse e una ricerca per migliorare.
Lo slogan “scuola per tutti”, incorniciato dalla formula dell’obbligo
scolastico, non ha prodotto frutti efficaci quando non è stato
supportato e reso concreto dall’altra formula magica della scuola
italiana: “Scuola per ciascuno”.
Più volte è stato rilevato e richiesto di modificare i modelli
standardizzati della scuola “classica” e adattare per i ragazzi
speciali una “scuola diversa”.
L’autonomia oggi apre le porte ad una flessibilità agita, ma
ancora si registrano molteplici legacci di norme e prassi sindacali e
burocratiche che mortificano la realizzazione di tanti progetti di
“scuola sognata”.
La definizione di “progetto” richiama il “modo di mettere in atto un
desiderio, e rispondere ad un bisogno”. I tanti progetti realizzati con
i Fondi europei in gran parte hanno seguito questa scia ed hanno
apportato alle scuole risorse, attrezzature e benefici di motivazioni e
ricerche didattiche.
Ora è giunto il momento di mettere in atto i tanti buoni propositi di
innovazione. La classe laboratorio dovrebbe prendere il posto dell’aula
laboratorio quasi uno spazio distinto e separato per la didattica. Ogni
ora di lezione dovrebbe tradursi in un costante fare, in un imparare ad
agire, e mediante l’apprendimento modificare il modo di pensare,
di sentire e di agire.
Perché non rendere tutte le aule laboratorio, attrezzandole di LIM,
computer, videoproiettore, stampante e scanner ? L’esempio dell’ITIS
“Maiorana” di Brindisi dimostra che tutto ciò è possibile. Perché
non riproporre tale modello organizzativo in tutte le scuole?
La presenza di una postazione completa nell’aula favorisce il
coinvolgimento di tutti gli studenti nel processo di apprendimento e
l’uso interattivo della lavagna multimediale rende la lezione più
dinamica e attiva.
Grazie alle risorse di Fondi Europei, in questi anni,
sono state tamponate le gravi inadempienze degli Enti Locali e la
scuola ha potuto continuare a svolgere la sua funzione e i suoi servizi.
La promessa che la Comunità Europea sosterrà la scuola del Sud per il
prossimo decennio fino al 2020 ci dà conforto e speranza per continuare
meglio e con maggiore efficacia il percorso avviato.
E con questa positiva notizia vale proprio la pena assaggiare con
gusto una buona pizza napoletana, come ha fatto il Commissario
Hahn insieme ai ragazzi a conclusione del convegno di Napoli.
Giuseppe Adernò
redazione@aetnanet.org
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