Sexting: lo praticano il 22% degli adolescenti in Italia
Data: Sabato, 21 gennaio 2012 ore 12:37:07 CET
Argomento: Rassegna stampa


I teenager di tutta Italia lo praticano quotidianamente, ma forse in pochi ne conoscono il nome: il fenomeno si chiama “Sexting” e, stando ai dati di una ricerca condotta da Save The Children, è in espansione: 8 ragazzi su 100 ammettono di andare su Internet con lo scopo di condividere foto osè e il 22 per cento lo considera un comportamento comune fra i propri coetanei. Termine che unisce le parole sex e texting, sexting vuol dire “postare” (ovvero pubblicare in rete) immagini e video provocanti, scambiandole con amici o conoscenti anche tramite cellulare.   
              La ricerca - “Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani” è il nome dello studio condotto dall’associazione umanitaria. Gli intervistati sono 453 adolescenti e pre-adolescenti (dai 12 ai 19 anni) che risiedono al Nord, al Sud, al Centro e nelle isole. Il campione è stato sbilanciato volutamente a favore dei ragazzi con età compresa fra i 12 e i 17 anni, per evidenziare quanto l’abitudine di produrre e scambiare immagini di se stessi nudi o in pose sexy sia diffusa fra i minorenni. Il 4 per cento dei giovanissimi (12-14 anni) dichiara di inviare spesso ad altri in rete fotografie a sfondo sessuale in cui si autoritrae; la percentuale raddoppia fra i pre-adolescenti (15-17 anni).
Il caso - I dati sono stati diffusi dopo il recentissimo episodio di cronaca che ha visto protagonista un quattordicenne di una cittadina lombarda, individuato dalla polizia postale e delle comunicazioni di Catania. Il sito, immediatamente rimosso, ritraeva immagini di alcune studentesse di una scuola media (compagne di classe del ragazzo), nude e in alcuni casi in atti di autoerotismo. Immagini non dissimili da molte altre che vengono inviate e scambiate in maniera naturale da adolescenti sempre più abili nell’uso del Web, disinibiti e probabilmente non realmente consci dei pericoli che corrono, sebbene si dicano consapevoli dei rischi (lo dice il 76 per cento degli intervistati, mentre soltanto il 7 per cento pensa che a prevalere siano i vantaggi).
I numeri – A che età si comincia a fare giochi pericolosi con cellulari e webcam? Quasi la metà degli intervistati (47%) dice di aver mandato il primo SMS dal contenuto con riferimenti sessuali fra i 10 e i 14 anni. In generale fra i comportamenti più diffusi sono proprio i messaggini osè inviati dal cellulare a farla da padrone (li usa il 43%), ma anche quelli ricevuti (41%), insieme alla visione di video e fotografie (41%) e all’invio dei propri dati personali a persone conosciute in Internet (43%). Quanto allo scambio vero e proprio di immagini e video a sfondo sessuale fra amici, oltre un quinto degli intervistati dichiara di farlo (22%), e fra chi ha già compiuto 17 anni il fenomeno coinvolge 26 giovani su cento.      (da http://www.blitzquotidiano.it)

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