I precari siciliani pronti a bloccare l'anno scolastico
Data: Sabato, 14 gennaio 2012 ore 08:06:07 CET Argomento: Rassegna stampa
Sindacati
e associazioni "alzano le barricate" contro l'art. 64 della legge
133/08, "la cosiddetta Tremonti-Gelmini". E all'incontro pubblico
svoltosi a Palazzo dei Leoni, le sigle Flc Cgil, Cisl scuola, Uil
scuola, Gilda, Snals Confsal, Cip, Sfida, Proposta scuola e
Osservatorio sulla scuola annunciano che, quanto prima, chiederanno un
incontro con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per
fermare «una manovra che taglia il futuro». «Una controriforma dagli
effetti boomerang per tutti — dichiara Liliana Modica di Osservatorio
sulla scuola — famiglie, studenti, docenti, precari e personale Ata.
Le nostre iniziative di protesta proseguiranno: ragioniamo
anche su un eventuale blocco dell'inizio dell'anno scolastico».
Intanto, i deputati regionali Filippo Panarello, Giovanni Ardizzone e
Franco Rinaldi, che hanno raccolto l'invito delle organizzazioni
sindacali e delle associazioni, hanno manifestato la loro piena
solidarietà e garantito il proprio sostegno. «Proporrò alla commissione
Cultura dell'Ars di convocare sindacati, associazioni, assessorato al
ramo e Ufficio scolastico regionale — afferma Panarello — per definire
il quadro dei tagli in Sicilia e mettere in atto tutte quelle
iniziative necessarie per manifestare il nostro dissenso anche in sede
nazionale». Parte, poi, da Ardizzone la proposta di tramutare il
documento preparato dai sindacati e dalle associazioni in mozione da
trattare con urgenza a Palermo: «Bisogna avviare una battaglia
istituzionale. Auspico che da Messina parta un'iniziativa forte che
coinvolga tutta la Sicilia». «È fondamentale — prosegue Rinaldi, che ha
assicurato il proprio interessamento affinché l'incontro con il
presidente Lombardo si tenga in tempi brevi — presentare la mozione
anche e soprattutto a Roma. Nel contempo, è essenziale avviare una
seria riflessione sui tagli agli insegnanti di sostegno. Qui parliamo
di un concreto problema sociale: non si possono operare tagli in questo
settore». Un argomento affrontato da Maria Vitale del sindacato Sfida:
«I nostri figli non sono conti da far quadrare. Le famiglie chiedono
pari dignità e la garanzia del diritto allo studio per i propri
ragazzi. La disabilità non ha colore politico, per questo ci rivolgiamo
a tutti i nostri rappresentanti». Piena solidarietà è stata espressa,
inoltre, dall'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Giuseppe
Di Bartolo. I sindacati hanno anche snocciolato i dati riguardanti il
Messinese dove — come precisato in una nota — il taglio di 209 posti
nella scuola primaria ha prodotto 193 docenti di ruolo senza sede;
nelle scuole secondarie di primo grado, i tagli produrranno 165 docenti
senza sede e in quelle secondarie di secondo grado 177 cattedre in meno
e 132 docenti perdenti posto. (da
Gazzetta del Sud di Marianna Barone)
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