AetnaNet - Roma versi a Venezia 6 miliardi di euro all’anno, il Veneto saprà fare un ottimo lavoro nella propria scuola, nelle proprie università, a vantaggio dell’Italia tutta.

IL VENETO COINCIDE IN LARGA PARTE CON QUELLA ZONA GEOGRAFICA DEFINITA COME IL NORD-EST DELL’ITALIA, INCASTRATO TRA DUE REGIONI A STATUTO SPECIALE, IL TENTINO-ALTO-ADIGE E IL FRIULI-VENEZIA-GIULIA, E’ UNA DELLE REGIONI PIU’ RICCHE D’ITALIA, E COME TALE UNA DELLE MAGGIORI CONTRIBUENTI ALLO STATO CENTRALE,ROMA, COME TASSE PAGATE. UNO STUDIO DI UNIONCAMERE VENETO PUBBLICATO NEL LUGLIO 2011 DICE CHE IL VENETO TRA IL 2001 E IL 2009 HA GARANTITO A ROMA UN NETTO TRIBUTARIO DI 140 MILIARDI DI EURO, CIOE’ SOLDI NEL VENETO RISCOSSI MA SPESI IN ALTRE PARTI D’ITALIA. IL VENETO E’ STATO, FORSE E’ ANCORA IL CENTRO DEL “MIRACOLO DEL NORD-EST”, IMMERSO NELLA “CULTURA DEL FARE”, CHE SIGNIFICA PER OGNI VENETO, CITTADINO ITALIANO, ESSERE LABORIOSO,INDIVIDUALISTA, IMPEGNATO NEL PROPRIO LAVORO FINO ALLA GOLA, DEDITO A STRESS DA LAVORO, POCO PROPENSO ALLA COLLABORAZIONE, MA DEDITO ALLA RELIGIONE(IL VENETO E’ DEFINITO LA SAGRESTIA D’ITALIA), LA TERRA DELLE COOPERATIVE BIANCHE DOVE LA VECCHIA DEMOCRAZIA CRISTIANA HA AVUTO PER DECENNI UN DOMINIO INCONTRASTATO.
QUESTA LUNGA INTRODUZIONE SERVE A CAPIRE MEGLIO “L’ANOMALIA” VENETA IN CUI VOGLIAMO ADDENTRARCI. SUPERATA L’EPOCA DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE, IL VENETONON SI SMENTISCE E RIBADISCE LA SUA LABORIOSITA’, CULTURA DEL FARE, ANCHE NEGLI STUDI ACCADEMICI, ALL’UNIVERSITA’. CHI SCRIVE E’ NATO, VIVE E SEMPRE VIVRA’ NEL VENETO. L’ANOMALIA DI OGGI, NEL 2012, DEL VENETO E’ IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA, TITOLO CHE PERMETTE DI DIVENTARE INSEGNANTI DI SCUOLA ELEMENTARE. IL CORSO E’ ATTIVATO PRESSO L’UNIVERSITA’ DI PADOVA, E’ TRA I MIGLIORI, SE NON IL MIGLIORE TRA TUTTI QUELLI ISTITUITI IN ITALIA. PERCHE’ E’ IL MIGLIORE, O TRA I MIGLIORI? OTTIMI PROFESSORI, MA SOPRATTUTTO E’ DOVE SI STUDIA DI PIU’. GLI STUDI UNIVERSITARI OGGI SONO QUANTIFICATI ATTRAVERSO I CFU, CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI. OGNI CREDITO CORRISPONDE, PER LEGGE, A 25 ORE DI LAVORO DI STUDIO DI OGNI STUDENTE. NEL VENETO PER 500 ORE DI TIROCINIO SI RICEVONO 29 CFU, NEL RESTO D’ITALIA PER 400 ORE SE NE RICEVONO 48. LA CALABRIA FA STORIA A SE’: 296 ORE E 37 CFU.NEL VENETO SI STUDIA PER 4375 ORE DI MATERIE TEORICHE, IN CAMPANIA E PUGLIA PER 3675. NEL VENETO, CHI E’ INSEGNANTE PRECARIO E STUDIA ALL’UNIVERSITA’ HA OBBLIGHI DI FREQUENZA DI LABORATORI PER OLTRE 200 ORE IN 4 ANNI(15 ORE L’UNO, PER OGNI DISCIPLINA STUDIATA COME TEORIA), L’OBBLIGO DI SVOLGERE IL TIROCINIO PER 250 ORE NEI 4 ANNI, SOVRAPPONENDO LABORATORI,TIROCINI, LAVORO NELLA SCUOLA E ALTRO NELLO STESSO PERIODO DI TEMPO, INMOLTISSIME ALTRE UNIVERSITA’ ESISTE L’ESONERO PER INSEGNANTI PRECARI DAI LABORATORI E DAL TIROCINIO. ALLA FINE, CHI STUDIA NEL VENETO, PER FORZA DI COSE E’ IL PIU’ PREPARATO, IL PIU’ LABORIOSO, CRESCIUTO COM’E’ NELLA CULTURA DEL FARE. MA L’ANOMALIA VENETA NON FINISCE QUI. I DECENNI DAL BOOM ECONOMICO FINO AD OGGI, TEMPI IN CUI LE AZIENDE, TUTTE PICCOLE SONO NATE COME FUNGHI DANDO LAVORO A TUTTI I VENETI E A MOLTISSIMI STRANIERI, LA SCUOLA VENETA SI E’ COSTRUITA COME SCUOLA ACCOGLIENTE: LE GRADUATORIE NEL VENETO PER INSEGNANTI PRECARI, IN QUALSIASI ORDINE DI GRADO E PER QUALSIASI MATERIA, PRESENTANO META’ DEGLI ASPIRANTI PROVENIENTI DA FUORI REGIONE, PREVALENTEMENTE DAL SUD ITALIA. UNA DELLE REGOLE NON SCRITTE SEMBRA ESSERE QUELLA DI “CONSEGUI IL TITOLO FUORI, POI VIENI A LAVORARE NEL VENETO”.
IL VENETO IMMERSO NELLA CULTURA DEL FARE E DEL MIRACOLO DEL NORD EST E’ UNA REGIONE CHE TRA IL 2001 E IL 2009 HA GARANTITO A ROMA UN NETTO TRIBUTARIO DI 140 MILIARDI DI EURO(STUDIO UNIONCAMERE VENETO, LUGLIO 2011): SOLDI DI TASSE PAGATI MA SPESI DAL GOVERBO DI ROMA IN ALTRE PARTI D’ITALIA, E TUTTO QUESTO CON POCA CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DELLA POPOLAZIONE MEDIA. ANCORA PIU’ ANOMALA APPARE LA SITUAZIONE VENETA SE PARLIAMO DI INSEGNANTI DI SOSTEGNO NELLE SCUOLE DA 6 A 20 ANNI, CIRCA: NEL VENETO PER AVERE IL TITOLO SI DEVONO FARE 6 ESAMI UNIVERSITARI, 5 LABORATORI, 160 ORE DI TIROCINIO. IN CAMPANIA, LO STESSO TITOLO, “VALE” 2 ESAMI, 1 LABORATORIO, 50 ORE DI TIROCINIO. INSEGNANTI DALLA CAMPANIA, REGIONE CHE VANTA MOLTE ZONE DISAGIATE SOCIO ECONOMICAMENTE,ARRIVANO NEL VENETO, MA E’ PENSABILE CHE INSEGNANTI DAL VENETO VADANO IN CAMPANIA A LAVORARE,SOPRATTUTTO SE PRECARI E BISOGNOSI?
IL 2011 E’ STATO UN ANNO CALDO PER LA SCUOLA, PER GLI INSEGNANTI, SOPRATTUTTO QUELLI PRECARI. NEL VENETO SONO ARRIVATI 2076 NUOVI INSEGNANTI, SOPRATTUTTO DALLE REGIONI DEL SUD,TUTTI ALLA RICERCA DELLA CATTEDRA. NE POTEVANO ARRIVARE A DECINE DI MIGLIAIA, PRATICAMENTE SAREBBE STATA UNA RIVOLUZIONE PER LE GRADUATORIE, TUTTE. QUESTO SI E’ DOVUTO SOPRATTUTTO ALLA LEGGE 133/08 FIRMATA DAL MINISTRO GELMINI, PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA. VIENE DA CHIEDERSI? TAGLI ALLA SCUOLA NEL VENETO PER CONTENERE LA SPESA PUBBLICA DELL’ITALIA INTERA? SI’ TAGLI NEL VENETO, MA OLTRE A QUESTO SOVRAPPOSIZIONE DI INSEGNANTI DALLE REGONI DEL SUDDOVE IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA HA FATTO MIGLIAIA DI DISOCCUPATI, E IL VENETO,IL SUO SISTEMA SCUOLA, TORNA AD ESSERE SCUOLA ACCOGLIENTE IN PREVALENZA DI INSEGNANTI QUALIFICATI E PROVENIENTI DA ZONE DEPRESSE, POVERE, CON POCHE OPPORTUNITA’ DI LAVORO. CHI NEL VENETO VUOL FARE L’INSEGNANTE? E’ SICURO DI AVERE LA MIGLIORE PREPARAZIONE, DI ESSERSELA SUDATA E PAGATA, MA POI, PER LAVORARE DIPENDE DA UNA SERIE DI FATTORI NAZIONALI DI CUI IL VENETO NON CONOSCE LA NATURA, LA CAUSA, MA PARTECIPA LO STESSO, PONENDO LA SUA SCUOLA ITALIANA A DISPOSIZIONE DI INSEGNANTI ITALIANI PROVENIENTI DALLE PIU’ SVARIATE REGIONI. LA SOLUZIONE A TUTTO QUESTO? CHE IL VENETO, I VENETI, TORNINO A DARE ATTENZIONE ALLA PROPRIA SCUOLA, ATTIVANDOSI PERCHE’ CHI VUOLE INSEGNARE NEL VENETO LO FACCIA COME SCELTA CONSAPEVOLE, RESPONSABILE, RISPETTOSA DEL TERRITORIO, UNENDO ALLA LABORIOSITA’ ANCHE UNA ATTENZIONE DA DARE AL RESTO D’ITALIA, SOPRATTUTTO QUANDO L’ITALIA CHIAMA IL VENETO AD ESSERE PARTECIPE DEI PROBLEMI DELL’ITALIA TUTTA, MAGARI AUMENTANDO LE TASSE. IN ITALIA CI SONO TROPPI INSEGNANTI?
NEL VENETO C’E’ UN RAPPORTO DI 1 INSEGNANTE OGNI 13 ALUNNI, NELLE REGIONI MERIDIONALI 1 INSEGNANTE OGNI 10-11 ALUNNI. LO STESSO RAPPORTO PERMETTEREBBE AL VENETO DI AVERE CIRCA 10 MILA INSEGNANTI IN PIU’. NEL VENETO CI SONO 7 MILA INSEGNANTI DI SOSTEGNO(TUTTE LE CIFRE SONO CALCOLATE IN ECCESSO AL MIGLIAIO), IN CAMPANIA 13 MILA, IN SICILIA 12 MILA, IN PUGLIA 8 MILA, IN CALABRIA OLTRE 4 MILA. SE IN ITALIA CI SONO TROPPI INSEGNANTI,LA SCUOLA COSTA TROPPO, DA DOVE SI COMINCIA A TAGLIARE? DOVE SI DEVE TAGLIARE? L’AUSPICIO E’ QUELLO DI UNA REGIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA SCUOLA E UNIVERSITA’: ROMA VERSI A VENEZIA 6 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO, IL VENETO SAPRA’ FARE UN OTTIMO LAVORO NELLA PROPRIA SCUOLA, NELLE PROPRIE UNIVERSITA’, A VANTAGGIO DELL’INTERA PENISOLA, PER L’ITALIA TUTTA.

STEFANO VALLE
COMITATO VENETO SCUOLA stefano.valle1@tin.it