In arrivo scioperi contro governo, tagli e prove Invalsi
Data: Giovedì, 12 gennaio 2012 ore 07:38:39 CET Argomento: Rassegna stampa
Tornano i disagi per
degli alunni della scuola italiana: dopo i due giorni di stop indetti
dalla Sisa, al ritorno dalle vacanze natalizie per opporsi contro le
nuove misure sui pensionamenti, alcuni sindacati di comparto, in
disaccordo con la linea intrapresa dal ministro Francesco Profumo,
annunciata ieri in audizione alla Camera, hanno proclamato una serie di
scioperi che nelle prossime settimane potrebbero creare problemi per il
regolare svolgimento delle lezioni.
Oggi l'Anief, fallita la procedura di conciliazione con il Miur,
tentata al ministero del Lavoro, ha proclamato lo sciopero generale per
il prossimo 3 marzo: con questa decisione il sindacato chiede a tutto
il personale del comparto scuola, che sarà impegnato dal 5 al 7 marzo
nella votazione delle Rsu d'istituto, di inviare un chiaro messaggio a
ministero e Governo che su una serie di punti "continuano a non
rispondere".
In particolare, l'Anief rivendica per il personale di ruolo lo
sblocco degli scatti di anzianità, del contratto e la disapplicazione
della normativa sulla cassa-integrazione/licenziamento, il mantenimento
dell'anzianità retributiva, il ripristino della mobilità triennale e
dei gradoni di stipendio per i neo-immessi in ruolo, una finestra per i
pensionabili della classe 1952, l'indennità di reggenza e di
sostituzione del dirigente per i vicari.
Per i precari il sindacato chiede la stabilizzazione su tutti i posti
vacanti e disponibili, lo sblocco dei posti accantonati, la cessazione
in auto-tutela del contenzioso sulle graduatorie, la rideterminazione
al 31 agosto dei contratti siglati erroneamente al 30 giugno, gli
scatti di anzianità durante il pre-ruolo. L'Anief, infine, chiede che
un doppio canale di reclutamento, per il 50% aperto ai concorsi per
tutto il personale abilitato e il 50% riservato allo scorrimento delle
graduatorie ad esaurimento dove inserire sempre tutto il personale
abilitato. Lo sciopero generale annunciato oggi si aggiunge a quello
proclamato per il 27 gennaio da una serie di sindacati di base (Usb,
Slai-Cobas, Cib-Unicobas, Snater, Usi, Sicobas e lo stesso Anief) per
protestare contro la "manovra Monti" ed in particolare per dire no ai
tagli della spesa pubblica e l'innalzamento dei requisiti per andare in
pensione.
Con diversi mesi di anticipo, i Cobas hanno invece fatto sapere che
incroceranno le braccio l'8 maggio, quando prenderanno avvio le prove
Invalsi negli istituti: una procedura, quella delle verifiche
standardizzate delle competenze degli alunni in italiano e matematica,
voluta dall'ex ministro Gelmini e confermata dall'attuale responsabile
del Miur, che secondo il Cobas dovrebbero prevedere adeguati
finanziamenti, non possono essere obbligatorie e basarsi solo sul
volontariato degli insegnanti.
(TMNews)
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