La pugnalata della mobilità verticale Ata inflitta delle Oo.Ss. ai precari
Data: Martedì, 10 gennaio 2012 ore 20:24:27 CET Argomento: Opinioni
Lettere in redazione
Desidero rappresentare la ingiustizia di cui mi ritengo vittima e che,
credo, può costituire spunto di riflessione.
Appartengo alla categoria del Personale ATA - Profilo Assistente
Amministrativo. All’inizio di questa esperienza lavorativa, ho
conferito fiduciosa delega sindacale ad una delle OO.SS., una di quelle
c.d. “maggiormente rappresentative”, illudendomi di essere tutelata e
rappresentata.
Ho lavorato per diversi anni con contratto a tempo determinato, fin
quando a seguito della razionalizzazione degli organici di cui all’art.
64 della legge 133/08 ho perso la possibilità di beneficiare di
incarico annuale su posto vacante e conseguentemente, ho potuto
beneficiare solo di supplenze temporanee e dei benefici previsti dal
Decreto Salva – Precari. Per illegittima apposizione del termine del
contratto stipulato con il MIUR mi sono rivolta al Giudice del Lavoro,
perché anche se non trattasi di vero e proprio licenziamento, di fatto
ho interrotto il reiterato protrarsi dei contratti a tempo determinato,
che già di per se è sanzionato dalla Commissione Europea in basa alla
Direttiva 1999/70/CE.
Il già gravissimo status di “precario” è stato aggravato dalle cause di
seguito indicate:
prima fra tutte i “TAGLI” agli organici, accettati, di fronte al sommo
bene del risanamento dei conti pubblici e della riduzione della spesa,
con rassegnazione e spirito di sacrificio, e nella convinzione che
anche le OO.SS. fossero costrette, impotenti ad assecondarli.
L’ulteriore fattore, questo non accettabile in quanto nonostante i
notevoli sforzi mentali non se ne rinviene una ragionevole
giustificazione, determinante la mancata stabilizzazione e il
licenziamento di massa di Assistenti Amministrativi e Tecnici con oltre
dieci anni di servizio a tempo determinato nelle scuole pubbliche di
ogni ordine e grado, è stata la “mobilità verticale dei
collaboratori scolastici” già di ruolo;
Di fronte a questa allettante prospettiva ecco che tutte le OO.SS.,
dopo anni di torpore, si sono date una “Botta di Vita”, sposando e
patrocinando in prima linea la causa. Potrebbe sembrare uno specchietto
per le allodole per attirare deleghe da un bacino di dipendenti molto
esteso, appunto i collaboratori scolastici, dopo, peraltro, non
aver fatto granché per difenderne i diritti in sede di
definizione di organici. Le OO.SS. sostengono che si tratti di
lavoratori che già svolgono mansioni superiori, e questo è vero solo in
parte, cioè per il passaggio da Assistenti Amministrativi a DSGA,
mentre per il passaggio da collaboratori scolastici
ad Assistenti Amministrativi e Tecnici, non vi è alcuna attinenza data
la assoluta divergenza delle mansioni svolte dagli uni e dagli altri.
Da tali premesse sorgono vari quesiti:
La delega sindacale può paragonarsi ed essere regolamentata alla
stregua del “mandato”?
In tal caso, si può ritenere che le OO.SS. abbiano palesemente violato
i comuni obblighi del mandatario ad agire secondo buona fede, nel
momento in cui hanno firmato due anni fa, e continuano a sostenere
l’ipotesi di proroga anche per quest’anno, della mobilità verticale, a
discapito degli assistenti amministrativi e tecnici (vorrei solo
ricordare che le OO.SS. hanno la possibilità di sedere al “tavolo delle
trattative” con il Governo anche grazie alla delega sindacale di
Assistenti Amministrativi e Tecnici, dei cui interessi non sembrano
minimamente occuparsi)?
Si potrebbe chiedere, in questa eventualità, per la ripetizione
dell’indebito corrisposto alle OO.SS. per gli anni in cui è stata
conferita delega sindacale(e palesemente questa è stata tradita), e il
riconoscimento dell’ulteriore risarcimento dei danni?
Ed, inoltre, se consideriamo il fatto che solo a Catania, a causa della
mobilità verticale dei collaboratori scolastici, oltre 100 precari
Assistenti Amministrativi con più di dieci anni di servizio
continuativo, hanno subito tale ingiustizia, e ricorrendo al Giudice
del Lavoro presumibilmente otterranno il risarcimento dei danni subiti
per la mancata stabilizzazione, e nel caso in cui tale dato possa
estendersi al resto dell’Italia, potrebbero ricorrere i requisiti per
segnalare alle autorità competenti un eventuale ma cospicuo
danno all’erario. Certamente il danno non è determinato al momento nel
quantum, ma con ogni probabilità ne sarà accertata l’esistenza.
Sembra veramente assurda la tenacia delle OO.SS. a perseguire “ad ogni
costo” la realizzazione della mobilità verticale, e appare quanto meno
inconsapevole l’avallo del Ministero dell’Istruzione di fronte a tale
richiesta.
Penso che non riusciremo mai a digerire questo tradimento delle nostre
OO.SS, questa pugnalata alle spalle dopo anni in cui abbiamo aspettato
fiduciosi che facessero qualcosa, e lo spietato accanimento verso
lavoratori già in condizioni esasperate e disperate.
Nella speranza che la mia lettera costituisca spunto di riflessione in
chi può contribuire alla nostra causa, ma anche motivo di profonda
vergogna per chi la ha determinata, si porgono distinti saluti.
Lettera firmata
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