Prof minacciò ebrei su web. Il suo liceo: non tornerà a scuola
Data: Martedì, 10 gennaio 2012 ore 15:20:05 CET Argomento: Rassegna stampa
Il liceo d'Azeglio di
Torino prende le distanze dal professore di storia Renato Pallavidini
al centro delle polemiche e indagato per istigazione all'odio razziale
per le sue frasi minacciose contro gli ebrei su Facebook, e preannuncia
che molto probabilmente l'insegnante non tornera' piu' ad insegnare nel
liceo classico torinese.
''Il prof. Pallavidini e' oggi, come egli stesso ha pubblicamente
affermato, in ''malattia d'ufficio'', - scrive sul sito del liceo il
preside Salvatore Iuvara - vale a dire sospeso dal servizio per motivi
di salute dalla Commissione medica di verifica fino al 31 marzo; la
stessa Commissione riesaminera' il caso a fine marzo per decretare
l'eventuale prepensionamento da lui richiesto. Alla luce di quanto
accaduto, comunque, non si vedono i presupposti per un suo rientro nel
mondo della
Scuola''.
Nel suo comunicato il preside ha comunque precisato che
''nella sua breve permanenza al D'Azeglio, l'attivita' didattica del
prof. Pallavidini - forse perche' tenuta sotto ''discreta'' vigilanza
per i provvedimenti disciplinari gia' avviati dal Liceo Cavour - non ha
assunto, o almeno: non sono state mai denunciate, prese di posizione
radicali sul piano ideologico e culturale che potessero presupporre
comportamenti e/o scelte sanzionabili''. Ad ogni modo , sottolinea il
preside, ''Il D'Azeglio non si riconosce nelle farneticazioni del prof.
Pallavidini, bensi' in quelle virtu' laiche, ''il rigore critico, il
dubbio metodico, la moderazione, il non prevaricare, la tolleranza, il
rispetto delle idee altrui '', predicate da uno dei suoi piu' illustri
allievi, Norberto Bobbio. Ed e' proprio per sottolineare ancora una
volta questa identita' che recentemente si e' deliberato di intitolare
la biblioteca dell'istituto a Leone Ginzburg, allievo anch'egli di
questa scuola, ebreo, che visse, lotto' e mori' per la liberta' da ogni
dittatura e per l'affermazione dei valori della democrazia''.
(ASCA)
redazione@aetnanet.org
|
|