Tablet al posto dei libri, la scuola pensata da Francesco Profumo
Data: Lunedì, 09 gennaio 2012 ore 13:01:32 CET
Argomento: Istituzioni


Il nuovo Ministro dell’Istruzione intende puntare sulle nuove tecnologie e sull'aggiornamento della didattica, ipotizzando l’utilizzo dei tablet nella scuola, a cominciare dai Licei
Tablet sui banchi di scuola. È uno dei provvedimenti, che forse, potrebbe essere attuato nei prossimi mesi del 2012, dal nuovo Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Un’iniziativa che si inserisce all’interno di un'ampia serie, nell’ottica di modernizzare gli strumenti di insegnamento nelle scuole italiane.  La crescente diffusione di tablet ed e-reader delle più svariate tipologie a livello mondiale ha aperto scenari innovativi per la didattica, imponendo al contempo molte riflessioni sul futuro della formazione a 360°. Un’ipotesi quella dell’introduzione delle tavolette a scuola che piace al Ministro dell’Istruzione, che vede nella sostituzione dei tablet sui libri di testo, un’ottima soluzione per contenere in 1 cm di spessore le migliaia di pagine dei volumi che molti bambini sono costretti a trasportare sulle spalle.
 
Il passaggio dal cartaceo al digitale si tradurrebbe, inoltre, in una contrazione dell’utilizzo di carta, con vantaggi sia in termini ambientali che per quanto riguarda la riduzione dei costi generali delle opere. L’utilizzo esclusivo di tecnologia digitale, infine, porterebbe a un notevole risparmio anche da parte delle famiglie. Un elemento non certo trascurabile, specie in questo difficile momento di crisi economica nazionale.
 
Dal punto di vista delle risorse, il prezzo dell’acquisto di un tablet per ogni studente potrebbe essere un ostacolo all’attuazione di una scuola 2.0, anche se altre realtà, come in India, hanno mostrato come un tablet da 30 dollari sia diventato uno strumento didattico davvero indispensabile. La Corea del Sud ha annunciato che entro il 2015 tutti i suoi studenti utilizzeranno unicamente i lettori di libri digitali. La “tavoletta magica” sarà molto presto anche lo standard degli ambienti di lavoro. Entro il 2013, lo dice uno studio della banca d'affari Morgan Stanley, in due terzi delle società quotate in borsa negli Stati Uniti lavoreranno con il tablet in mano. E allora perché non farlo anche in Italia?

Le funzionalità offerte da un tablet rispetto a un classico notebook possono essere veramente molte: può declinarsi in un libro di testo, un quaderno, un blocco appunti, uno strumento di precisione grazie ai giroscopi e molto altro ancora. L’adozione dei tablet all’interno delle scuole elementari, ad esempio, potrebbe diventare un vantaggio notevole per gli studenti. Imparare a familiarizzare con  questi strumenti è fondamentale per formare le nuove generazioni (e gli insegnanti) all’utilizzo della tecnologia, nonchè alla trasmissione della conoscenza.(da http://www.mobi2b.it)

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