Sempre più divorzi per colpa di Facebook. ''In 2 anni sarà il principale responsabile
Data: Mercoledì, 04 gennaio 2012 ore 08:40:27 CET Argomento: Rassegna stampa
Fa prendere voti
più bassi a scuola, come ha scoperto una ricerca dell'università
dell'Ohio, è un veicolo per stalker e malintenzionati vari, avvertono
pediatri ed esperti, è responsabile di litigi e incomprensioni che
mettono alla prova i rapporti di amicizia più stretti. La lista dei
mali di Facebook è lunga quasi quanto quella dei suoi successi, ma
almeno in un campo la responsabilità del social network comincia ad
essere suffragata anche dai dati: come conferma una ricerca del sito
britannico Divorce-Online sono sempre di più le coppie che divorziano
proprio a causa di post e foto pubblicati, tanto che in Gran Bretagna
la creatura di Mark Zuckerberg è ormai citata in un terzo dei casi.
Lo studio, che conferma i numeri trovati da ricerche analoghe
negli Usa, si basa su un campione di 5 mila richieste arrivate al sito,
specializzato nella fornitura di servizi in questo campo, e punta il
dito quasi esclusivamente su Facebook, visto che altri social network
come Twitter arrivano a malapena allo 0,4% del campione, ben lontano
dal 33,3% del principale accusato. Tre sono i comportamenti pi— comuni
usati come prova: messaggi 'inappropriatì mandati a persone dell'altro
sesso, commenti maligni postati sul proprio partner, soprattutto nel
caso di coppie separate, e 'soffiatè sul comportamento del marito o
della moglie fatte da amici di Facebook. Tra i rischi citati c'è anche
una delle funzioni più caratteristiche, quella di ritrovare vecchie
'fiammè o comunque persone che non si vedeva da tempo, con cui è più
facile iniziare una relazione: «Facebook Š diventato il mezzo primario
di comunicazione - spiegano gli autori della ricerca, eseguita su un
campione di 5.000 richieste - ed Š il posto pi— facile dove avere
un'avventura extraconiugale. Le persone devono stare pi— attente a
quello che scrivono, anche perch‚ le corti stanno iniziando a usare i
post come fonte di prova». A confermare il 'poterè del social network
c'è anche una decisione di una corte del Connecticut, che ha obbligato
marito e moglie che stavano divorziando a fornire alla controparte le
rispettive password, mentre nel 2009, proprio in Gran Bretagna, un uomo
ha sparato alla moglie dopo che questa aveva cambiato il suo status in
'liberà dopo una lite. In futuro, avvertono gli autori della ricerca
britannica, la cifra dei divorzi per social network è destinata ad
aumentare: due anni fa erano solo il 20%, e di questo passo
diventeranno la maggioranza entro il 2015.(da Leggo.it)
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