Consiglio stato: obbligo istruzione, rischio carcere genitori
Data: Mercoledì, 28 dicembre 2011 ore 14:30:00 CET
Argomento: Giurisprudenza


Con una sentenza il Consiglio di Stato ha chiarito i doveri dei genitori in materia di istruzione scolastica dei figli. E’ infatti loro la responsabilità della formazione della prole fino ai 16 anni. Se tale obbligo non viene ottemperato, si può incorrere anche nel rischio della reclusione per i genitori.
Il regolamento sull’obbligo di istruzione del 22 agosto 2007 contiene le indicazioni nazionali sulle competenze e i saperi che tutti i giovani devono possedere a sedici anni, indipendentemente dalla scuola che frequentano. La responsabilità dei genitori di assicurare un’adeguata formazione ai figli scade il giorno del sedicesimo compleanno, ma il diritto all‘istruzione resta fino ai diciotto anni d’età. L’obbligo di istruzione infatti non significa che gli studenti possono interrompere gli studi a 16 anni, poiché tutti i giovani devono continuare a formarsi fino alla maggiore età per conseguire un titolo di studio o almeno una qualifica professionale.                        
 La legge n.731 del codice penale regola i doveri dei genitori, che devono pagare un’ammenda di 30 euro, qualora vengano meno alle loro responsabilità. Con la sentenza n.21 del 2 dicembre 2011, il Consiglio di Stato ha inoltre sottolineato l’eventualità di un processo penale, oltre alla sanzione, in caso di inadempimento e i genitori rischiano fino a 18 anni di carcere. Per quanto riguarda l’individuazione corretta della data di scadenza dell’obbligo, i giudici hanno stabilito che “il compimento dell'anno di vita si realizza allorquando il suddetto anno è stato interamente vissuto, sicché, il limite di età deve intendersi superato alla mezzanotte del giorno del compleanno”.   (da http://www.justicetv.it)

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