Zazzera (Idv) e l’Andinf al ministero su classi di concorso, no all’aticipità, si alla qualità
Data: Mercoledì, 21 dicembre 2011 ore 17:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Ieri l’On. Pierfelice Zazzera (IDV) e l’Associazione Nazionale Docenti di INFormatica (ANDINF) hannoincontrato il direttore generale per il personale scolastico del Ministero dell’Istruzione, dott. Luciano Chiappetta, per avere alcuni chiarimenti in merito all’insegnamento dell’informatica nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, alla luce delle note provvisorie n. 5358, n. 272 e delle bozze sul regolamento delle classi di concorso.
“Durante l’incontro – dichiara l’On. Zazzera – sono emersi diversi punti critici del sistema scolastico, al punto da dover constatare che la riforma Gelmini ha provocato un serio indebolimento della qualità dell’istruzione. Il caso della classe di concorso A042 mi pare emblematico: il Ministero ribadisce la volontà di mantenere atipico l’insegnamento delle discipline di area informatica e di consentirlo quindi anche ai docenti diplomati delle classi di concorso A075 (Dattilografia e stenografia, trattamento testi e dati) e A076 (Trattamento testi, calcolo, contabilità elettronica ed applicazioni gestionali).         
 Ciò vuol dire che la nuova organizzazione consentirà a docenti senza alcuna professionalità specifica di insegnare la materia, mentre i professori di informatica rischiano di rimanere fuori, e ciò al solo fine di assorbire gli esuberi di personale. Anche per quanto riguarda il tecnico tecnologico, si giungerà ad una modalità atipica per l’assegnazione delle discipline caratterizzanti l’indirizzo informatico che fino ad oggi sono state insegnate da docenti abilitati in informatica ma che domani potrebbero, se l’impianto verrà confermato, essere assegnate, con motivazioni incomprensibili, a docenti abilitati nell’insegnamento dell’elettronico o dell’elettrotecnica. L’idea dell’aticipità della classe di concorso A042 non è stata affatto condivisa dall’ANDINF – prosegue ildipietrista – in quanto con tale definizione si nega alla disciplina un proprio e definito profilo epistemologico, che invece scaturisce chiaro ed evidente da decenni di letteratura scientifica ed accademica. In una società come la nostra, in continua trasformazione, il nostro sistema formativo sarà assolutamente carente, e l’ignoranza scientifica e tecnologica penalizzerà pesantemente il cambiamento e l’innovazione del paese. Presto capiremo se il nuovo Governo intende cambiare registro rispetto al precedente,visto che a breve ci sarà la discussione sulle classi di concorso. Noi dell’Italia dei Valori valuteremo nel merito i provvedimenti che saranno adottati, e ci opporremo ad accorpamentiindiscriminati ispirati alla mera logica dei tagli. Noi vogliamo una rivisitazione delle classi di concorso finalizzata adun sistema formativo basato sul merito, sulla competenza dei docenti, sulla qualità e sull’innovazione”. (AGENPARL)

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