Classi pollaio al bando in tutta Italia. C'è una speranza per i precari
Data: Sabato, 17 dicembre 2011 ore 10:51:23 CET
Argomento: Rassegna stampa


Una sentenza del Consiglio di Stato, ha accolto la class-action rivolta contro il Ministero dell'Istruzione da parte del Codacons che mette sotto accusa le classi “pollaio”, vale a dire le aule di scuola popolate da più di 25 alunni, oppure formate in aule con dimensioni inferiori a 45 mq netti (48 per le scuole superiori) più 2 mq netti per ogni persona presente in aula, diversa dall'alunno, vale a dire insegnanti di sostegno, esperti esterni e persone autorizzate a stare in aula per motivi vari, e con numero di alunni superiori ai 25; o classi formate con qualsiasi numero di alunni ai quali non viene garantito l'indice minimo di 1,80 mq netti a testa (scuole materne, elementari e medie) e di 1,96 mq netti procapite per le superiori; infine, vengono considerate classi pollaio, quelle classi formate da più di 25 alunni in aule con superficie inferiore ai 50 mq netti. 
  Il Ministero è stato dunque obbligato a pubblicare un piano nazionale per la messa in sicurezza delle scuole italiane. Oltre mille istituti scolastici in tutta Italia dovranno mettere in sicurezza le aule sotto accusa, segnalate a causa di questa problematica e l'elenco è ora disponibile sul blog www.carlorienzi.it; l'autore del blog nonché presidente del Codacons, ha dichiarato «Siamo soddisfatti per essere riusciti a costringere il Ministero a emanare il Piano di messa in sicurezza delle scuole, ma non ci piace il fatto che questo piano abbia un tempo di realizzazione di dieci anni, e continueremo a lottare perché le scuole dei nostri figli siano sicure e perché sia garantita l'occupazione ai docenti».
Infatti questa manovra, comporta la creazione di più aule e sezioni, con la possibilità per gli insegnanti precari di poter ambire al contratto a tempo indeterminato che stabilizzi la loro posizione: a tal proposito gli insegnanti precari possono mobilitarsi – come han già fatto in trecento – tramite l'associazione Codacons e presentare un ricorso analogo a quello presentato al Tribunale di Trieste, che ha accolto il ricorso di alcuni precari, condannando il Ministero dell'Istruzione a ricostruire la carriera dei ricorrenti e corrispondere a tali docenti le differenze retributive maturate per effetto dell'assunzione tardiva.
Per informazioni e istruzioni, www.codacons.it
 http://www.laprovinciadivarese.it/

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