Di Giuseppe (IDV), interrogazione al Miur su dimensionamento rete scolastica
Data: Giovedì, 15 dicembre 2011 ore 18:27:38 CET Argomento: Attività parlamentare
Roma, 15 dic - “Ho
presentato una interrogazione al neo Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo ” – cosi l’On. Anita
Di Giuseppe sui lavori parlamentari – “nell'ambito delle innovazioni
introdotte dalla riforma Gelmini, è stato emanato il regolamento D.P.R.
n. 81/2009, contenente norme relative al dimensionamento della rete
scolastica, il quale ha innalzato di una unità il numero massimo di
alunni per classe, disponendone l’applicazione dal 2010/2011. I nuovi
limiti massimi sono stati così determinati, scuola infanzia 26 alunni
per classe, primaria 26, secondaria di I grado 27, secondaria di II
grado 30 e non meno di 27, secondo il D.P.R. n. 81/2009). Tali limiti,
per effetto dell’art. 4 dello stesso regolamento, possono aumentare
fino al 10% in sede di organico di fatto. In termini concreti, la
soglia massima può raggiungere 29 bambini per sezione nella scuola
dell’infanzia, a 29 alunni nelle classi di primaria, a 30 in quelle di
I grado e a 33 nelle classi delle superiori, salvo alcune situazioni
straordinarie regolamentate; tale situazione, che riguarda le scuole di
tutta Italia, ha provocato non pochi problemi organizzativi ed
amministrativi agli istituti scolastici e disagi agli studenti, tanto
da spingere i genitori degli alunni interessati a presentare numerosi
ricorsi e, in particolare nella Regione Molise, ha visto le prime
sentenze, per citarne alcune, il TAR Molise si era già pronunciato
contro l’accorpamento delle classi predisposto dall’Ufficio Scolastico
Regionale e, come si apprende dalla stampa locale, a seguito di un
ordinanza del Consiglio di Stato del 28 ottobre 2011, il Tar Molise si
è nuovamente pronunciato con una misura cautelare il 25 novembre 2011,
ribaltando l’ordinanza e sospendendo di nuovo l’accorpamento delle
classi. Ho chiesto al Ministro – conclude l’On. Anita Di Giuseppe - se
non ritenga necessario un tempestivo intervento, al fine di evitare in
corso di anno casi simili a quelli degli istituti molisani, nel
rispetto dei precedenti giuridici creati dalle numerose pronunce della
giustizi amministrativa, e quali azioni intenda intraprendere per
favorire il ripristino di criteri di formazione delle classi adeguati
alle reali necessità e condizioni delle scuole e una riforma organica
del sistema scolastico”.
Agenparl.it
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