Sciopero per una manovra più equa, 19 dicembre 2011 – ultima ora di lezione o di servizio
Data: Giovedì, 15 dicembre 2011 ore 08:39:42 CET Argomento: Sindacati
Le
lavoratrici e i lavoratori della scuola denunciano l’iniquità di
una manovra che carica
prevalentemente sul lavoro dipendente e sui pensionati il peso del
risanamento. Chiedono che
il Governo apra ad un reale confronto con le
parti sociali che porti a significative
correzioni
del decreto all’esame delle Camere per la definitiva conversione
in legge.
La mobilitazione, che oltre alla scuola vede coinvolte tutte le
categorie del lavoro pubblico e
privato, è finalizzata ad ottenere:
- una riforma della previdenza
che rispetti principi di gradualità
e sopportabilità
nella rimodulazione dei tempi di uscita e non intacchi il potere
d’acquisto delle pensioni
in atto, messo fortemente in discussione anche per trattamenti medio
bassi;
- misure che portino al reperimento di risorse colpendo evasione e grandi patrimoni
e contrastando il ricorso al lavoro sommerso;
- una riforma fiscale che alleggerisca la
tassazione sui redditi da lavoro dipendente e
da pensione;
- una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare
le risorse per la
crescita e per il rinnovo dei
contratti.
- L’innalzamento delle detrazioni sulla
tassa IMU sull’abitazione principale
Per la scuola,
in particolare, occorre un segnale di
svolta dopo un triennio che ha visto
sottrarre ingenti risorse al sistema pubblico e un conseguente forte
aggravio delle condizioni
di lavoro. In particolare vanno assunte come priorità:
- una politica degli organici
commisurata alle effettive esigenze del servizio e dell'offerta
formativa , fondata su prospettive di stabilità e pluriennalità
- un dimensionamento
delle istituzioni scolastiche mirato ad una vera
razionalizzazione degli assetti e non determinato in modo forzoso sulla
base di meri
parametri numerici
- un sostegno all’autonomia delle scuole rendendo disponibili le risorse
indispensabili
per il loro buon funzionamento
e valorizzando l’apporto dei diversi profili
professionali nella gestione delle attività
- un pieno riconoscimento delle prerogative negoziali previste dal
CCNL 2007, a partire
dalle relazioni
sindacali a livello di istituto
- la stabilizzazione del lavoro a partire dalla piena attuazione
del piano triennale di
assunzioni, che apra ad una nuova politica del reclutamento,
salvaguardando i diritti
del personale precario incluso nelle graduatorie ad esaurimento.
Flc CGIL, CISL
Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Fgu chiedono che
istruzione e formazione siano finalmente assunte come settore
strategico di investimento e
non come spesa da tagliare indiscriminatamente; una politica di forte
valorizzazione del
capitale umano è quanto mai necessaria proprio per aumentare le
possibilità di
fronteggiare con successo una grave situazione di crisi e riaprire
prospettive di ripresa e di
crescita al nostro Paese.
Per
questi motivi le lavoratrici e i lavoratori e della scuola
sciopereranno lunedì
19 dicembre 2011 e manifesteranno in questi giorni insieme alle altre
categorie
pubbliche e private in tutta Italia e di fronte al Parlamento.
cislscuola_catania@cisl.it
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