Profumo, prima volta tra i banchi nella scuola dei libri fai-da-te
Data: Mercoledì, 14 dicembre 2011 ore 07:07:33 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il nuovo corso della scuola italiana riparte dal Sud, da Brindisi, dall’esempio virtuoso dei “libri fai da te”, scritti dai docenti e stampati in aula, prezzo di copertina cinque euro. Per la prima visita istituzionale in una scuola italiana, il ministro dell’istruzione Francesco Profumo ha scelto tutt’altro che a caso l’Itis Majorana del capoluogo messapico, presidio di resistenza ai tagli e alla crisi che non risparmia il mondo dell’istruzione.                             
Alla visita del massimo rappresentante del dicastero l’istituto brindisino si era preparato come ci si prepara agli eventi eccezionali, con tanto di raccomandazioni preliminari ai giovani allievi, soprattutto sul piano della condotta. Ma forse non ce ne sarebbe stato bisogno. L’arrivo di Francesco Profumo, questa mattina intorno alle undici, ha cancellato d’un botto ogni solennità, restituendo alla scuola un’atmosfera di festa laboriosa. Niente scranni, niente cattedre, il ministro ha scelto di sedere fra i banchi di scuola, al fianco degli studenti dell’Itis, azzerando d’un colpo
“Preferisco stare qui, in mezzo a loro”, ha ribattuto semplicemente prendendo posto in prima fila al docente di turno che si affrettava a cedergli il posto. “Questo dialogo con gli studenti dovrebbe rappresentare la norma”, ha aggiunto il ministro che ha rotto il ghiaccio da subito raccontando della telefonata con il capo del governo, prima di imbarcarsi sul volo che lo avrebbe portato in Puglia. “Ho detto al presidente Monti che non avrei potuto partecipare al consiglio dei ministri per venire qui da voi. Lui ha condiviso la mia scelta, rispondendomi divertito “Vai e fatti valere”. Naturalmente vi porto il suo plauso e il suo saluto”.
 
Per circa tre ore il ministro ha fatto tappa nelle aule al fianco del dirigente scolastico Salvatore Giuliano, esprimendo esplicitamente il desiderio di non volere interrompere le lezioni, “l’Itis brindisino è l’esempio da cui ricominciare”, ha detto Profumo che ha voluto conoscere dalla viva voce di studenti e insegnanti ogni dettaglio dei progetti Book in progress e Net in progress, scelte semplici e avveniristiche che hanno guadagnato all’istituto l’onorificenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ma soprattutto il plauso delle famiglie che con i “libri fai da te” risparmiano annualmente circa trecento euro a studente.
 
Un successo sul piano economico, ma anche didattico, specialmente da quando il progetto si è trasformato nel Net in Progress. La scuola quest’anno ha distribuito circa 450 Asus agli allievi, attraverso cui i libri di testo possono essere scaricati in pochi minuti. L’intuizione del preside del Majorana ha messo in rete sessanta istituti italiani e oltre 800 docenti che collaborano via internet, sui social network ma anche attraverso le lezioni via Youtube delle quali il ministro ha avuto un saggio in diretta, guardando al fianco degli studenti emozionati il video di un attore che recita una poesia. Un sistema semplice ed efficace, che il preside Giuliano ha mutuato da un master frequentato ad Harvard, nel 2005, prima di vincere il concorso per dirigente scolastico. Dall’America a Brindisi con il chiodo fisso che attraverso la multimedialità si arriva lontano, a tutti gli istituti scolastici del globo, come di fatto all’Itis Majorana avviene da almeno due anni.
 
“Un esperimento riuscito e virtuoso, da esportare in tutte le scuole del Paese”, ha commentato con soddisfazione Profumo, che al progetto ha dato l’immagine di “progetto carciofo, dove il cuore è la tecnologia, intorno al quale stanno stretti gli uni agli altri i ragazzi, le famiglie, i docenti”. Simbolo di “umanità e voglia di partecipare alla costruzione del Paese”.

Il ministro che ha dichiarato di non amare la definizione di “governo dei tagli” affibbiata all’esecutivo guidato da Mario Monti, ha anche incontrato una delegazione di insegnanti precari, parentesi a porte chiuse nell’ufficio di presidenza della scuola, al termine del quale Profumo ha ribadito i concetti di “sacrificio necessario da parte di tutti”, ma anche impegnandosi a nome del governo a ridurre al minimo i livelli di precarietà nella scuola, sottolineando che “aprirsi al nuovo” come ha saputo fare il Majorana è “l’arma migliore per lanciare il Paese fuori dalla crisi”.
 
Profumo ha aggiunto: “Se i nostri nonni potessero svegliarsi troverebbero un mondo completamente diverso da quello che hanno lasciato, nel quale il punto di riferimento per l’intera società resta lo stesso a dispetto del tempo: la scuola”.
Prima di prendere posto al buffet zeppo di leccornie made in Puglia allestito nell’aula magna dell’istituto, Profumo ha voluto personalmente stringere la mano a Francesco Milizia, l’allievo-modello della seconda sezione Ds che lo scorso anno ha saputo guadagnarsi una pagella zeppa di nove, in tutte le materie, nessuna esclusa. Il primo studente allevato sui libri-fai-da-te si è commosso, portando a casa i complimenti del ministro in persona.   (da http://bari.repubblica.it/)







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