Tolto il velo sugli errori della gestione Gelmini
Data: Martedì, 13 dicembre 2011 ore 14:35:14 CET Argomento: Rassegna stampa
Il ministro
Profumo reintroduce il criterio della trasparenza permettendo di
portare alla luce tutti gli errori della gestione dell’ex ministro
dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. In un articolo pubblicato oggi
dalla Repubblica vengono evidenziati i problemi nelle scuole degli
ultimi tre anni e i dati sono sconfortanti.
Dal 2008 c’è stato un crescendo di proteste da parte di insegnanti e
genitori sulle misure adottate dal governo Berlusconi “contro” la
scuola e sui disagi che esse comportavano: classi stracolme di alunni e
disabili penalizzati. A queste lamentele il governo non dava molto peso
e smentiva energicamente ogni accusa dicendo che erano senza
fondamento. Eppure il ministero si premurava di nascondere
meticolosamente ogni numero, di non presentare più nessuna sintesi di
dati sulla scuola e di non pubblicare più tabelle e grafici che
potessero svelare l’impatto della riforma Gelmini sulla scuola
italiana. Le poche informazioni ottenibili erano date dall’ufficio
stampa.
Oggi, grazie al ministro Francesco Profumo, si è potuto finalmente
consultare quei dati.
Una norma del 1992 stabilisce che, per assicurare un’adeguata sicurezza
in caso di incendio, il numero massimo di persone in un’aula scolastica
deve essere di 26 (25 alunni e un insegnante). Nell’anno scolastico
2008/2009 le classi con più di 25 alunni erano l’11% e tre anni dopo,
2011/2012, sono cresciute al 17,3%: quasi sei punti in più.
Inoltre, nelle classi con un portatore di handicap il numero totale
degli alunni deve essere pari a 20. Nel 2008/2009 le classi con un
disabile e più di 20 alunni erano il 10,8%, mentre nel 2011/2012 il
tasso è cresciuto al 13,4% con un record nella scuola media che vede un
tasso del 23%.
Ma questi non sono gli unici problemi causati dalla riforma Gelmini. In
una lettera pubblicata pochi giorni fa dall’Unità si parla del disagio
di molti insegnanti, trattati solo come dei numeri e non come dei
professionisti. La lettera parla delle difficoltà incontrate da molti
professori durante un concorso per la selezione dei docenti da inviare
all’estero, nelle scuole e nelle università. I candidati si sono
ritrovati stipati in un’unica sede, con prove annullate o slittate di
ore, persino di giorni. <<Docenti specializzati ben oltre il
titolo di studio richiesto, insegnanti che vantano master e dottorati
di ricerca, pubblicazioni presso importanti editori o su riviste
internazionali>> si sono ritrovati sminuiti e spersonalizzati dal
sistema adottato per il test.
Ora che il “terremoto” Gelmini è passato si spera che le cose cambino e
il sistema scolastico venga riportato a un livello più decente.
( di Gaia Seregni da http://www.infooggi.it)
redazione@aetnanet.org
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