Profumo non molla il doppio incarico
Data: Domenica, 11 dicembre 2011 ore 12:12:52 CET Argomento: Rassegna stampa
Di
lasciare la presidenza del Cnr non ne vuole proprio sapere. Ha già
dovuto mollare quelle da consigliere di amministrazione in Pirelli e in
Telecom, per non dire della carica di rettore del Politecnico di
Torino. Francesco Profumo sta puntando i piedi per mantenere il doppio
incarico: ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca e numero uno del più importante centro nazionale di ricerche. E
a chi gli fa notare che l’incompatibilità è prevista dalla legge – per
esattezza dai commi 3 e 4 dell’art. 2 della 215/2004 – replica che
occorre trovare una soluzione poiché lui non intende affatto rinunciare
alla poltrona di piazzale Aldo
Moro.
Il professore teme di restare a piedi una volta terminato il suo
mandato governativo? Ha scarsa fiducia sulla durata dell’esecutivo di
“salute pubblica”? Non è dato a sapere, fatto sta che non intende
mollare l’osso. Non demorde neppure davanti all’impraticabilità
dell’escamotage che si racconta abbia escogitato in un primo tempo per
aggirare la norma: autospensione (senza emolumenti) dal Cnr con la
garanzia che una volta cessato l’incarico a viale Trastevere possa
rientrare nell’esercizio delle sue funzioni (e gestire il miliardo di
ero l’anno dell’ente). Pare che ne abbia parlato direttamente con il
premier, ricevendone in cambio la promessa di un approfondimento. Dal
cilindro di Monti uscirà un interim per il vice? O si provvederà a
resuscitare la cinquina dalla quale la Gelmini estrasse il nome del
professore torinese? Oppure, per prendere ulteriormente tempo, il neo
ministro avvierà da capo la procedura per la sostituzione di se stesso,
in attesa di capire l’epilogo del governo? (da
http://www.lospiffero.com)
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