La Francia lancia l'allarme 'lolite': ''bimbe troppo sexy a scuola e in tv''
Data: Giovedì, 08 dicembre 2011 ore 11:30:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Bambine di 8 anni
vestite e truccate come donne: è il fenomeno delle 'lolite' che allarma
sempre di più il governo francese. Il ministro del welfare Roseline
Bachelot ha deciso di lanciare una missione parlamentare sull'
'ipersessualizzazionè delle ragazzine in tv, sulle riviste e nella
pubblicità, un modello che poi viene riprodotto dalle giovanissime
anche a scuola. Acconciate come adulte, tra tacchi a spillo e labbra
rosse, in pose sexy e ammiccanti: «La caricatura delle donne già in
giovane età contribuisce a perpetrare i vecchi luoghi comuni tra maschi
dominanti e femmine sottomesse - osserva la ministra - queste immagini
dicono che è meglio essere uomo piuttosto che donna sottomessa ai
diktat sessuali maschili».
In Francia, spiega la Bachelot, il fenomeno è meno grave che in
altri Paesi come gli Stati Uniti dove 220.000 ragazze di età inferiore
ai 18 anni hanno fatto la chirurgia al seno. Tuttavia alcune scuole
materne e elementari francesi di fronte all'aumento delle bimbe che
arrivavano in classe vestite come donne hanno deciso di imporre delle
norme nel loro regolamento interno: niente trucco eccetto a Carnevale,
niente tacchi alti nè minigonne o short. Uno studio realizzato per
l'università di Poitiers, nel centro della Francia, ha messo in
evidenza che ormai le francesi tra i 9 e i 13 anni si comportano come
le adolescenti: «Un fenomeno che non esisteva dieci anni fa». La causa
principale di questa 'pre-adolescenzà sono l'influenza della
televisione e di internet. I loro modelli sono star come Shakira o
Britney Spears. Il mercato non si è fatto sfuggire questa nuova
tendenza: ormai nei supermercati si trovano reggiseni push-up adatti
alle bambine di 8 anni che creano «l'illusione di avere un seno» e
creme antirughe speciali per le bimbe da 8 a 12 anni, oltre alla
diffusione di concorsi di bellezza per mini-miss. «In Francia lo
sguardo su questo fenomeno è molto critico e molti genitori cercano di
proteggere le proprie bambine - prosegue la Bachelot - La domanda è:
»Cosa diventano queste piccole lolite quando crescono?«'. E aggiunge:
»Non ci sono studi sulle conseguenze a livello psicologico e sociale
dell' ipersessualizzazione dell'universo delle bambine. Potrebbero
essere una percezione distorta e degradata della loro immagine,
disturbi del comportamento alimentare, depressione. Bisogna rimettere
in discussione i valori della società«. Per la ministra non si tratta
di esercitare un controllo sociale o essere moralisti: ȏ importante
fornire ai giovani i mezzi affinchè possano interpretare con la giusta
distanza«. Per circoscrivere il fenomeno, continua, servono
contro-pubblicità e contro-mode. »Sto pensando a un gruppo di lavoro
con psicologi, rappresentanti del ministero dell'Educazione, direttori
delle riviste e responsabili dell'industria dell'abbigliamento -
conclude la Bachelot - Voglio organizzare anche atelier con i giovani.
In Canada, per esempio, c'è una campagna di comunicazione dal titolo
'Osate essere voi stessè dove si spiega alle bambine che sono un target
privilegiato per le aziende«. (da http://www.leggo.it)
redazione@aetnanet.org
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