Anche Aetnanet.org si unisce all'appello al ministro per il rinvio delle prove del concorso ds
Data: Giovedì, 08 dicembre 2011 ore 08:58:19 CET Argomento: Redazione
La redazione della
Tecnica della Scuola invita il ministro Profumo a rimandare le date
delle prove scritte fissate per il 14 e il 15 dicembre al fine di
non penalizzare quanti, per colpe non loro, si sono visti esclusi dalla
possibilità di partecipare al concorso, e al fine pure di
tutelare coloro che stanno proseguendo l’iter concorsuale e che
potrebbero successivamente vedersi annullate le prove già superate. Aetnanet.org, pur nella convinzione che il
concorso debba essere annullato in radice per tutti i motivi che nel
corso di questi mesi sono stati evidenziati dai suoi redattori, si
unisce alla richiesta per dare soprattutto possibilità agli esclusi di
concorrere con l'adeguata serenità qualora il CdS accogliesse le loro
richieste.
redazione@aetnanet.org
Al Sig. Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Francesco Profumo
Dopo sette anni dall’indizione dell’ultimo concorso per dirigente
scolastico, nel luglio scorso è stato dato il via alla nuova procedura
per il reclutamento dei dirigenti scolastici. Sin dal suo avvio, il
nuovo iter concorsuale è stato caratterizzato da un forte contenzioso
che si è aperto su più fronti: i precari che rivendicavano il diritto a
partecipare al concorso, coloro i quali risultavano non contemplati tra
gli aventi diritto a partecipare per inidoneità del titolo di accesso,
coloro i quali, tratti in inganno dal differimento del termine di
presentazione della domanda, si sono visti esclusi dalla procedura per
tardività della stessa, coloro i quali - diverse migliaia - hanno
contestato le svariate irregolarità (per alcune vere e proprie
illegittimità) che hanno caratterizzato la prova preselettiva.
Sul fronte giudiziario, si sono registrate, e continuano a pervenire,
pronunce da parte dei Tar. e del Consiglio di Stato, che hanno avallato
buona parte delle tesi dei ricorrenti.
E' del 7 dicembre la pronuncia del Consiglio di Stato che, confermando
le ordinanze cautelari emesse dal Tar Lazio, ha ritenuto illegittimo il
bando di concorso nella parte in cui non consentiva al personale
precario, che aveva maturato almeno cinque anni di servizio, di
partecipare alla procedura concorsuale.
Pertanto solo i precari i quali, adeguatamente supportati, hanno avuto
la possibilità di inoltrare la domanda di partecipazione su modello
cartaceo, contestando la clausola del bando che non consentiva loro di
partecipare, hanno oggi la possibilità di concorrere a pieno titolo per
un posto di dirigente scolastico.
Inoltre, il personale che aveva inoltrato la domanda entro il 19
agosto, confidando nella proroga concessa dal Ministero per alcuni
specifici casi, ma non adeguatamente chiarita, e si è visto estromesso
dalla procedura per tardività della domanda stessa, in alcuni casi è
stato ammesso d’urgenza dal giudice amministrativo (come il caso deciso
dal Tar Calabria).
Ed ancora, la prova preselettiva da più parti contestata per svariati
motivi (dall’annullamento di un quinto dei quesiti ad una settimana
dalla prova senza che la stessa fosse rinviata, le modalità di
svolgimento della prova, la presenza di quesiti errati nella batteria
dei 100 quiz estratti) se da un lato è stata “salvata” dal Tar Lazio,
dall’altro è stata “bocciata” dal Tar Puglia. Se il Consiglio di Stato,
che dovrebbe pronunciarsi con provvedimento presidenziale entro venerdì
9 dicembre, dovesse dare ragione ai ricorrenti, ammettendoli con
riserva alla prova scritta, si verrebbe a creare una situazione
certamente caotica e per nulla idonea a garantire un sereno svolgimento
della prova.
Peraltro, la pendenza di siffatti giudizi, i quali in gran parte hanno
in comune la richiesta di annullamento della procedura concorsuale in
toto, certamente non garantisce ai candidati ammessi alle prove
scritte, che di qui a breve non venga annullato l’intero concorso.
A fronte quindi delle incertezze che stanno caratterizzando il concorso
e che hanno portato alle proteste di moltissimi nostri lettori, al fine
sia di non penalizzare quanti, per colpe non loro, si sono visti
esclusi dalla possibilità di partecipare al concorso, nonché di coloro
i quali stanno proseguendo l’iter concorsuale, ed anche a tutela
dell’interesse pubblico ad un corretto svolgimento delle operazioni
senza l’incubo di un possibile annullamento dell’intera procedura,
si invita il Sig. Ministro dell’Istruzione
a valutare l’opportunità di rinviare le prove scritte della procedura
concorsuale per rivedere tutti gli aspetti che sono stati oggetto di
contenzioso giudiziario.
"LA TECNICA DELLA SCUOLA"
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