Flc-Cgil: revisione delle classi di concorso. E se fermassimo le macchine?
Data: Martedì, 06 dicembre 2011 ore 14:57:52 CET Argomento: Sindacati
I tempi di
definizione e di approvazione del regolamento sulle classi di concorso
sono ormai scaduti.
Come si ricorderà, la prima lettura in Consiglio dei Ministri è
avvenuta nel lontano agosto 2009. Da allora, tra modifiche e revisioni,
è stato acquisito il solo parere del CNPI. L'iter successivo sembra sia
stato già messo in discussione dal Consiglio di Stato, che, di fronte
ad un testo tanto diverso da quello originario, avrebbe richiesto di
nuovo la prima lettura in Consiglio dei Ministri. A questo si aggiunga
che le spinte dei singoli e di associazioni, più o meno costituite,
consultate a vario titolo, e il mancato confronto con le organizzazioni
sindacali, non depongono certo a favore di un lavoro meditato e di
prospettiva. La stessa Amministrazione ci ha confermato che non ci
vorrebbe, qualora si proceda, meno di un anno per la definitiva
approvazione.
Di fronte a questa situazione non resta altra strada che fermare le
macchine.
Si faccia tesoro del lavoro svolto e lo si finalizzi, in tempi rapidi,
per effettuare la necessaria manutenzione dei titoli di studio
richiesti dal DM 39/98 e dal DM 22/05, per definire i titoli necessari
per le nuove classi di concorso introdotte con i regolamenti del 2009,
per l'inquadramento degli ITP ex-enti locali e per l'assegnazione degli
insegnamenti alle future terze classi.
Con tempi più distesi, invece, si potrà avviare un vero confronto sul
sistema delle classi di concorso, in modo da arrivare ad una proposta
condivisa, che semplifichi effettivamente il sistema e tenga conto
anche della situazione attuale degli organici e delle graduatorie ad
esaurimento, con particolare attenzione ad eventuali percorsi di
riconversione.
Sulla base di queste proposte la FLC CGIL si impegnerà a cercare le più
ampie convergenze e chiederà al nuovo Ministro di assumere una
decisione in questa direzione. Sarebbe un vero segnale di discontinuità
rispetto alla precedente gestione che ha sempre agito con furore
ideologico, con scelte, spesso irragionevoli ed inefficaci, che non
hanno tenuto in alcun conto né la reale situazione delle scuole, né le
conseguenze sui lavoratori e sugli studenti. (da
Flc-Cgil)
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