Disabili asessuati? no! grazie!
Data: Domenica, 04 dicembre 2011 ore 05:00:00 CET Argomento: Redazione
Vi offro uno
scoop! E’ risaputo che perfino chi presenta grossi deficit intellettivi
o motori avverte certi istinti. Lo sapevate? No. Vero!? L’assenza di
informazione in Italia sui problemi che toccano le persone handicappate
non permette di conoscere questo pianeta che resta quasi del tutto
inesplorato. Un colore di questo “acquerello”, serio ed oscuro, è il
lato riguardante la sfera degli affetti, intesa come attrazione fisica
ma anche psicologica, che qualunque essere umano nutre nei confronti
dell’altro o dello stesso sesso. Negli ultimi anni poi va di moda
l’orrendo binomio: disabile maschio = sesso a pagamento. Ed è proprio
in virtù di tale stereotipo che vorrei esprimere alcuni pareri, da
persona handicappata grave e anche come “maschietto” con tutte le carte
in regola. Il parlare solo di sesso a pagamento per gli uomini con
problemi di disabilità, come a supplire alla carenza di affetto,
suscita in me profonda indignazione e rabbia, perché si diffonde una
cultura generalizzata e assai razzista nei confronti delle donne che
vivono in condizione di disabilità perché, è chiaro, che non possono
andare a cercarsi il “gigolò” che, tra l’altro, in Italia non è una
strada ancora praticata. Certamente ognuno è libero di cercare di
soddisfare i propri istinti stabilendo contatti con le donne che
esercitano il mestiere più antico del mondo ma, a mio parere, il
nocciolo della questione è che recarsi a certi appuntamenti col
calendario in mano, non può colmare in alcun modo la mancanza di
affetti che nasce da un vero rapporto d’amore, da condividere con la
persona che si desidera avere accanto, anche se, per la categoria delle
persone alla quale io appartengo, è molto difficile trovare concreta
“corrispondenza d’amorosi sensi” e questo per mille difficoltà che non
sto qui ad elencare. Per quanto concerne il dilemma se andare a
prostitute, oggi dette escort (ma, a proposito, Escort non era un tipo
di auto della Ford!?), io sono molto determinato nelle mie idee e se ho
scelto di non avere rapporti sessuali a pagamento, finendo davanti ad
una persona sconosciuta che, tra l’altro, spesso è costretta a
mercificare il suo corpo è perché ho un forte senso di rispetto sia nei
miei confronti che nei riguardi dell’altra persona. Penso che non si
possono azzerare passione e sentimenti accettando di considerarsi come
una macchina, sfruttando la scappatoia della prostituzione e
arrendendosi di lottare per cercare di trovare l’amore di una donna
tutta nostra per sognare assieme. Ma una persona handicappata grave si
può innamorare? Si, certo, si può innamorare! Il suo cuore non è
“sghembo” e insensibile e, come accade a tutti, i palpiti gli fanno
toccare il cielo o lo fanno sprofondare sotto terra nel giro di pochi
attimi, come uno tsunami che ti investe, tanto da vedere e sentire il
profumo della persona amata anche se non ti è accanto. Ma possono
queste emozioni colmare la mancanza di sesso? Si! Possono. L’amore, per
mia esperienza vissuta, vola secondo le corde del cuore e permette di
venire a conoscenza di un bel mucchio di cose importanti che possono
servire a definire la nostra vera identità e a guidarci verso una
strada più dignitosa e umana.
Arcangelo
Signorello
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