FormezItalia ha ragione: non si critica si elogia
Data: Venerdì, 02 dicembre 2011 ore 18:50:20 CET
Argomento: Redazione


Dopo aver letto la richiesta di rettifica arrivata in redazione da FormezItalia spa, ho voluto riportare in una mia breve nota riguardante  l’art 8 della Legge 8 febbraio 1948, n. 47 (Disposizioni sulla stampa ), che recita testualmente “ Il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale. Per i quotidiani, le dichiarazioni o le rettifiche di cui al comma precedente sono pubblicate, non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta, in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono. Per i periodici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, non oltre il secondo numero successivo alla settimana in cui è pervenuta la richiesta, nella stessa pagina che ha riportato la notizia cui si riferisce. Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e devono essere pubblicate nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate. Qualora, trascorso il termine di cui al secondo e terzo comma, la rettifica o dichiarazione non sia stata pubblicata o lo sia stata in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo e quarto comma, l'autore della richiesta di rettifica, se non intende procedere a norma del decimo comma dell'articolo 21, può chiedere al pretore, ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedura civile, che sia ordinata la pubblicazione. La mancata o incompleta ottemperanza all'obbligo di cui al presente articolo è punita con la sanzione amministrativa da lire 15.000.000 a lire 25.000.000. La sentenza di condanna deve essere pubblicata per estratto nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia. Essa, ove ne sia il caso, ordina che la pubblicazione omessa sia effettuata”. Poco importa se, nel concorso DS,  ben 24000 insegnanti sono stati vittime di una procedura mal gestita ( come l’attuale  concorsone pubblico per insegnanti all'estero ),  e poco importa essere solidali  con colleghi incappati in spiacevoli  costrizioni concorsuali, l’importante, mi sembra di capire, è non dire, fare finta di nulla, rimanere impassibili ai torti ed alle vessazioni didattiche. Mi torna in mente un video, a cui feci riferimento in un articolo, il giorno prima della fatidica prova preselettiva, che ritengo molto attuale e di cui riporto nuovamente il link: http://www.youtube.com/watch?v=utOGyZ6iu6M .
Lascio al lettore associare i personaggi del video agli attuali protagonisti di questo sciagurato concorso DS.

Aldo Domenico Ficara
aldodomenicoficara@alice.it





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