Usb: non vogliamo scalare i ''Monti'': giù le mani da pensioni, scuola, casa, art.18, Iva
Data: Mercoledì, 30 novembre 2011 ore 20:37:08 CET Argomento: Sindacati
Venerdì 2 dicembre
ore 16, Piazza Politeama, Palermo
L'USB PALERMO in piazza contro baroni universitari, banchieri, donne e
uomini vicini alla CONFINDUSTRIA e qualche guerrafondaio. Pressoché
tutti in odore di santità. E’ questo il nuovo che avanza, il governo
super partes capace di portare l’Italia fuori dalla crisi.
Tagli alle pensioni attraverso l'applicazione del contributivo per
tutti, allungamento degli anni necessari per la pensione di anzianità e
comunque aumento generalizzato della vita lavorativa, ICI sulla casa e
aumento delle rendite catastali, possibile aumento dell'IVA; e poi
inizio del confronto, con le forze sindacali che “collaborano”, per
tagliare altri diritti a cominciare dall'art. 18: sarebbero questi i
primi provvedimenti “equi” del Governo Monti, mentre a ottobre i salari
perdono l'1,7% del proprio potere di acquisto e non si rinnovano i
contratti di lavoro.
Si parla anche di minipatrimoniale, ma in una forma veramente
provocatoria per chi non riesce ad arrivare a fine mese: il 2 per mille
oltre 1.5 milioni di patrimonio, 2.000 Euro ogni milione di Euro di
ricchezza - e non è neanche un provvedimento certo.
Significative le presenze di personaggi noti per avere più volte
sposato e sostenuto linee molto rigide di attacco al welfare,
soprattutto al sistema pensionistico pubblico, e per privatizzazioni in
ogni campo, in buona sostanza in abbondante continuità con il governo
che fu. L’uscita dalla crisi dovrebbe quindi avvenire attraverso una
forte riduzione dei diritti e dello stato sociale, anche in barba ai 27
milioni di cittadini che, utilizzando il referendum sull’acqua e per la
permanenza del pubblico nei servizi, hanno chiaramente espresso la
propria contrarietà all’ipotesi incarnata dal governo Monti/Napolitano.
E la prevista durata di questo governo fino a fine legislatura fa
presupporre che gli interventi, tesi ad assolvere al compito di ancelle
del dio mercato, saranno più d’uno, strutturali come solo i governi
tecnici sanno fare – ricordate la riforma delle pensioni targata Dini?
–, aumenteranno la distanza tra il 10% che detiene il 50% della
ricchezza e il 90% che ne detiene, anche qui con la media del pollo, il
restante 50%, renderanno il lavoro, sempre più, variabile dipendente
dal capitale e dagli interessi di impresa, garantiranno alla Banca
Centrale Europea, al Fondo Monetario Internazionale, all’ Unione
Europea la soddisfazione di tutte le loro richieste che segneranno per
molti anni la qualità della vita e di lavoro di tutti noi. Non solo gli
uomini del grande capitale si sono attrezzati per governare gli Stati,
dall’Italia alla Grecia, ma anche per farlo con un consenso
parlamentare bulgaro.
Lo scontro sarà quindi di lunga durata, probabilmente lo dovremo
combattere da soli – le dichiarazioni di tutti i leader sindacali
dicono che l’opposizione, ove ci fosse, sarà più di forma che di
sostanza – sperando di costruire un fronte ampio e partecipato da tutto
il sindacalismo conflittuale ed indipendente, che smessi i panni
identitari sia capace di riunificare i propri percorsi e costruire
iniziative e lotte che possano far capire agli italiani che il sogno
Monti è solo un brutto "incubo".
USB Scuola Palermo
palermo.scuola@usb.it
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