IL GOVERNO PROVVEDA ALLE IMMISSIONI IN RUOLO!
Data: Venerdì, 15 aprile 2005 ore 06:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


COMUNICATO STAMPA A.D.A.C.O.   Dopo aver analizzato la Legge n.143/04 e la Legge n. 53, L'ADACO ritiene imprescindibile, ai fini dello scorrimento delle graduatorie permanenti per la stipulazione di contratti a tempo determinato, una migliore valutazione del TITOLO DI ACCESSO (L'ABILITAZIONE CONSEGUITA CON CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI ED ESAMI) nel rispetto dello scorrimento delle graduatorie permanenti, secondo il criterio dell' anzianità di servizio e dei titoli valutabili , nel rispetto della legge 124/99 . Pertanto, sollecita il governo a provvedere urgentemente al reclutamento del personale docente per le IMMISSIONI IN RUOLO, SU TUTTI I POSTI DISPONIBILI E REALMENTE VACANTI, nel rispetto della Legge 124/99, riservando agli abilitati con Concorso Pubblico la quota del 50% dei posti disponibili (fino ad esaurimento) ed il restante 50% agli abilitati presenti nelle graduatorie permanenti. Pertanto, poiché L'ADACO difende il VALORE della scuola PUBBLICA, per la quale solo il TITOLO di accesso (l'abilitazione) conseguito con criteri selettivi, pubblici e trasparenti, ed il SERVIZIO specifico possono essere degni di valore e di merito, essa RESPINGE fermamente la considerazione che la scuola pubblica diventi il terreno per lucrosi investimenti delle Università e per interessi meramente politici (trasversali) e sindacali. In tal senso, essa esprime il suo totale DISSENSO CONTRO: 1) il riconoscimento del bonus di 30 punti ai SOLI abilitati SSIS, considerati dal governo, in maniera paradossale, gli “unici” ad avere riconoscimento di merito di “eccellenza” nella scuola, così da trasgredire il dettato costituzionale ove prevede che solo la procedura concorsuale pubblica, proprio per il suo carattere selettivo, pubblico e trasparente, può legittimare l'accesso presso le P.A.. In tal senso, L'ADACO ha già sollevato al TAR e denunziato sia al governo sia all'opinione pubblica, la questione di incostituzionalità della legislazione scolastica degli ultimi tre anni, mettendo in luce soprattutto il valore di RETROATTIVITA' delle norme che hanno finito di mortificare , discriminare gli ordinaristi del '99, inseriti “a pettine” nella terza fascia delle G.P. insieme agli abilitati SSIS, questi ultimi per giunta anche senza titolo (solo in riserva) ma già con il bonus aggiuntivo; 2)  il riconoscimento di “bonus” aggiuntivi e troppo alti ai titoli universitari, contravvenendo alla valutazione già in precedenza dichiarata in seno ai pronunciamenti del Tar del Lazio, in sentenze precedenti. Così pure il riconoscimento dei bonus agli altri titoli universitari (perfezionamenti, specializzazioni, master), che sono messi sullo stesso piano, in maniera paradossale, di una seconda laurea. Tutto questo perché l'a.d.a.c.o. rifiuta: a) la galoppante avanzata dei precari provenienti dall'università e la loro introduzione nel mondo della scuola; b) la chiamata diretta dei presidi, molti del quali si presume siano interessati al reclutamento NON TRASPARENTE di docenti, poiché DA LORO STESSI FORMATI. Alcuni dirigenti scolastici sarebbero coinvolti nelle SSIS , nel ruolo di docenti universitari e/o di supervisori nelle SSIS, a dispetto del principio della selettività e della valutazione super partes delle competenze dei futuri insegnanti. 3) l'inserimento con riserva degli abilitandi SSIS, discriminando per la seconda volta posizione dei 200000 ordinaristi che hanno invece dovuto aspettare un anno, dopo aver conseguito la abilitazione, prima di potersi inserire nelle graduatorie permanenti (a.s.2002), e solo per un ritardo operativo dell' amministrazione. L'Adaco ha denunciato anche questa discriminazione ulteriore ai suoi danni, che non trova fondamento giuridico. La migliore ed opportuna valutazione del TITOLO del concorso pubblico ordinario, per titoli ed esami, l'unico considerato dalla Costituzione valido per l'accesso ai ruoli della Pubblica amministrazione, spinge l'ADACO alla MOBILITAZIONE di tutti gli ordinaristi che, anziché essere immessi in ruolo come era stabilito dalla normativa e dal bando del Concorso (G.U. marzo 1999), sono stati “precarizzati” a vita. L'INIZIATIVA è sul piano LEGALE, con un ricorso alla Corte Costituzionale UNICO e a livello NAZIONALE, nonché su quello politico-sociale, con la visibilità dell'associazione sia attraverso forme di lotta civile (manifestazioni e sit-in di protesta) e, soprattutto, attraverso la fondazione della FEDERAZIONE (federazione unitaria insegnanti precari) INSIEME ALLE ALTRE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, uniti in difesa della scuola Pubblica di qualità, contro la Riforma Moratti e contro l'articolo 5 della Legge 53 che pretende di decurtare la quota riservata ai vincitori/idonei del Concorso ordinario a favore degli abilitati specializzati. Resta da sottolinare la totale disponibiltà al dialogo con tutte le forze politiche, istituzionali e sindacali disposte a non tradire la fiducia del dettato costituzionale (art. 97 della Costituzione). A.D.A.C.O. www.adaco.net e.mail: info@adaco.net Cell. 338/1316316 prof.ssa Brunella Presbiteri De Lassis (presidente) Cell. 328/6529302: prof. Giuseppe Foglio (segretario)





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