Valle d'Aosta: precari della scuola, presto un incontro tra sindacati, università e sovrintendenza
Data: Mercoledì, 23 novembre 2011 ore 06:57:58 CET
Argomento: Rassegna stampa


Le OO.SS. hanno incontrato i lavoratori precari per fare il punto della situazione sulle problematiche più urgenti come i problemi concernenti l’accesso ai corsi di specializzazione in Scienze della Formazione Primaria e l’attivazione dei Tfa.
I sindacati della scuola (Snals, Savt, Cisl e Cgil) sono al lavoro per raccogliere i dati necessari a formulare un quadro complessivo del precariato nella regione, per poi presentare una serie di richieste, tra le quali un piano di assunzioni pluriennale, al Rettore dell’Università della Valle d’Aosta, all’Assessore regionale all’Istruzione e alla Sovrintendente agli studi.
Sono queste le linee guida emerse venerdì scorso dall’incontro che le organizzazioni sindacali hanno avuto con una quarantina di lavoratori precari per fare il punto della situazione sulle problematiche più urgenti, come i problemi concernenti l’accesso ai corsi di Scienze della Formazione Primaria e l’attivazione dei Tirocini Formativi Attivi.                Tirocini Formativi Attivi
Riguardo ai TFA c’è ancora molta incertezza e si attendono notizie più chiare da Roma. “Pare che il ministro Gelmini, prima di decadere – si legge in una nota dello Snals - abbia firmato il decreto che autorizza lo svolgimento delle selezioni per l’accesso ai TFA della Scuola Secondaria: in questo caso, è probabile che lo svolgimento dei test avvenga nel prossimo mese di gennaio”. Per quanto riguarda invece il Settore Primario, mancano ancora sia il decreto attuativo sia il regolamento che disciplini le modalità dei corsi e individui i requisiti di accesso, che invece sono definiti per il Secondario.
Scienze della Formazione
Anche in questo caso, la situazione resta complessa: in gioco c’è la possibilità di accedere al percorso di specializzazione su sostegno, da parte degli insegnanti già laureati in Scienze della Formazione Primaria, ai quali era stato impedito durante il corso di studio.
“L’attuale corso di laurea per gli anni successivi al primo – spiegano le OO.SS. – è considerato a esaurimento, in quanto la riforma Gelmini ha modificato il percorso con l’introduzione del quinto anno. In base alla normativa nazionale, non è possibile ammettere ulteriori immatricolazioni a un corso in via di esaurimento. Dato che la specializzazione su sostegno si può ottenere solo all’interno del regolare percorso di laurea, la Facoltà non ritiene possibile far accedere nuovi studenti ai corsi.
Scartata anche le ipotesi di far accedere gli insegnanti laureati con la modalità della frequenza di corsi singoli, a integrazione della laurea già ottenuta, in quanto il percorso per il sostegno comporta il superamento di sette esami e di ore di tirocinio, e di far iscrivere a una seconda laurea i già laureati, in modo tale da consentire loro di accedere “regolarmente” al percorso per il sostegno, perché considerata inapplicabile.
di Massimiliano Riccio   (da http://www.aostasera.it)

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