Elezioni RSU: fuori dalla Costituzione chi ne propone il rinvio
Data: Martedì, 22 novembre 2011 ore 10:00:00 CET Argomento: Sindacati
Non è bastato il parere del
Consiglio di Stato a spegnere nove mesi fa i desideri di quei
sindacalisti che volevano rimanere inchiodati alla loro poltrona in
virtù di una preferenza espressa dai lavoratori ben sei anni addietro. Anief è pronta a portare in tribunale le
OO. SS. rappresentative, in caso di rinvio.
Il ministro Brunetta aveva chiesto conforto ai giudici di Palazzo
Spada, ma questi, dopo l’ennesimo rinvio delle elezioni precedentemente
fissate dal novembre 2009 al novembre 2010, non ne avevano condiviso le
istanze pur legate alla condivisibile formulazione delle nuove aree
contrattuali.
A seguito di quel parere pesante, perché denunciava
l’incostituzionalità di un nuovo rinvio, proprio le OO. SS. avevano
deciso di siglare un protocollo per dare certezza ai tempi di
definizione dei nuovi comparti, e in assenza, di fissare una clausola
di salvaguardia, per non violare ulteriormente le regole alla base
della democrazia rappresentativa e definire le date delle nuove
elezioni al marzo
2012.
La data ora si avvicina, ed ecco che tra sospiri, desideri,
mugugni, paure spuntano velati ipotesi di rinvio, vuoi per gli stessi
comparti non creati, il nuovo Governo, le possibili elezioni, le
tessere perse o per sfuggire ancora al giudizio degli elettori,
coscienti di aver perso dei diritti sindacali in tema di mobilità,
licenziamento, blocco degli stipendi. E tutto questo, proprio mentre
l’Anief riceve l’appoggio di alcuni sindacati di base per iniziare una
trasparente campagna elettorale alla ricerca di volti nuovi come
candidati RSU. È evidente che questa volta non ci accontenteremo di
impugnare una semplice nota dell’ARAN:
citeremo in giudizio proprio CGIL-FLC, CISL, UIL, GILDA-FGU e SNALS se
non indiranno le elezioni RSU, per dimostrare come si saranno collocati
fuori e contro la nostra Costituzione. (da Anief)
redazione@aetnanet.org
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