Concorso dirigenti scolastici. E se tornassimo al rispetto?
Data: Domenica, 20 novembre 2011 ore 07:43:30 CET
Argomento: Rassegna stampa


Con la solita acuta intelligenza Marina Boscaino con l’articolo L’eredità apparso il 14 novembre su questo sito riassume la posizione maggioritaria in riferimento al 2° concorso ordinario per dirigenti scolastici le cui prove scritte si dovrebbero tenere il 14 e 15 dicembre prossimo. L’idea che tutti abbiano ragione e il Ministero torno non è un’idea isolata, anche perché il Miur ogni giorno fa qualcosa per farsi malvolere. Leggendo l’articolo della Boscaino però mi sono convinto che questo modo di pensare e agire alimenti il disastro dentro un sistema ormai al collasso. Mi sfugge come sia possibile che un sistema in crisi migliori se viene subbissato da ricorsi e richieste di sanatorie per tutti. Perché di questo si tratta ormai: tutto vogliono entrare nel sistema scolastico italiano per via ordinaria (concorsi) o per via giudiziaria. Tutte le varie graduatorie permanenti, graduatorie a pettine, concorsi riservati, ecc. vogliono solo prevenire i giudici che danno regolarmente torto allo Stato aprendo continue falle in un sistema ormai collassato.                                         
Stabilito che il Tar del Lazio da la sospensiva sempre su tutto perché considerare virtuoso questo comportamento che invece è irresponsabile? Perché il Tar da la sospensiva anche quando potrebbe dare un giudizio di merito immediato? E perché questa è una virtù? Forse perché parlando male della giustizia italiana (Tar e Giudici del lavoro inclusi) ci si schiera con Berlusconi?
         Il Miur è sgangherato però nessuno paga mai per i grossolani errori che compie. E questo per il semplice motivo che esiste in Italia la paura che ci siano valutazioni, perché in qual caso si potrebbero punire fannulloni e incapaci. La Boscaino nel suo eccellente articolo su MicroMega parla di una valutazione non punitiva. Io dico che non esiste: quando si valuta si fa comunque una graduatoria e in questa graduatoria qualcuno arriva ultimo. E quando la Boscaino valuta i suoi studenti qualcuno prende anche l’insufficienza (e magari non va al Tar). Dare ragioni a tutti significa chiedere sanatorie, ma credo sia ora anche a sinistra di lasciare che il merito faccia la sua strada.
         Così avviene nei concorsi. Sarà anche vero tutto quello che si dice del concorso per dirigenti: però ci sono un sacco di docenti che hanno superato la prova, molti anche con punteggi superiori al 95/100. Tutti raccomandati? Tutti imbroglioni? Tutti vincitori per caso? Credo che non si vada da nessuna parte contrastando sempre lo Stato di cui siamo dipendenti perché alla base della contestazione rimane l’accettazione dell’impunità per chi sbaglia, la richiesta di sanatorie e il desiderio che, di tutto il sistema, vengano valutati solo gli alunni.
         Si pubblichino i nomi di quelli hanno preparato quiz sbagliati e li si licenzi. Credo si debba tornare al rispetto. Continuare con questa corsa al ricorso significa non avere rispetto per lo Stato ma solo per il Tar del Lazio. Io – per quel che conta – faccio i miei più sentiti complimenti ai docenti che hanno superatro la prova a quiz. E faccio i complimenti doppi a quei docenti che non l’hanno superate e non hanno fatto alcun ricorso.   (di Stefano Stefanel da Pavonerisorse )

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