Pantaleo (Flc-Cgil): apprezzabili segnali di novità governo Monti, ma le riforme del Ministro Gelmini vanno radicalmente cambiate
Data: Venerdì, 18 novembre 2011 ore 17:26:18 CET
Argomento: Sindacati


Nel discorso programmatico del Presidente del Consiglio Mario Monti abbiamo apprezzato la centralità data all’accrescimento dei livelli d’istruzione e alla valorizzazione del capitale umano. Dopo anni nei quali si è ritenuto che scuola, università, Afam e ricerca pubbliche fossero un puro costo, le parole di Monti sono un importante segnale di novità.
E' nostra convinzione che il sapere non deve mai essere piegato unicamente ai bisogni e alle decisioni delle imprese, ma rappresenta una grande opportunità di uguaglianza sociale. Per questa ragione ci attendiamo provvedimenti immediati  per il diritto allo studio. La prima priorità è quella di tornare ad investire in conoscenza pubblica dopo i tagli epocali del Governo Berlusconi. Gli investimenti devono servire ad innalzare la qualità del sistema, a realizzare un’integrazione più forte tra istruzione, formazione e ricerca e per questa ragione bisogna cambiare radicalmente le riforme della Gelmini che sono fallimentari. Si è peggiorata la qualità e la quantità dell’offerta formativa, molti atenei sono al collasso e la ricerca pubblica è fortemente penalizzata dalla riduzione delle risorse e dal centralismo burocratico.
 Il lavoro è stato  umiliato e la precarietà continua ad imperversare in tutti i comparti della conoscenza. Chiediamo piani di stabilizzazione per i precari, il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro e il pagamento degli scatti di anzianità nella scuola per rispondere alla drammatica questione salariale.
Solo attraverso la contrattazione possono essere individuati criteri e parametri di valutazione per  la valorizzazione professionale. A tal proposito abbiamo avanzato una nostra proposta sulle finalità e sull’impianto della valutazione di sistema per la scuola e per le università e siamo perciò pronti al confronto.
L’Invalsi deve essere considerato una parte del sistema di valutazione anche perché sono evidenti i limiti dei test e siamo perciò decisamente contrari a considerare quelle prove il riferimento per la revisione della selezione, allocazione e valorizzazione degli insegnanti e tantomeno possono essere utilizzate per interventi punitivi sulle scuole. Ci auguriamo che si possa aprire un grande dibattito pubblico su quali politiche mettere in campo per favorire la crescita e l’innovazione del sistema della conoscenza.
La competenza e il prestigio del nuovo Ministro Profumo e la sua predisposizione all’ascolto sono importanti per superare l’autoritarismo della ex Ministra e per garantire un sistema di regole trasparenti nelle relazioni con tutte le organizzazioni sindacali.

Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario generale della FLC CGIL






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