Studenti.it: Maria Stella Gelmini, ecco quel che ci lascia.
Data: Lunedì, 14 novembre 2011 ore 17:47:20 CET Argomento: Rassegna stampa
Voci di
corridoio dicono che Maria Stella Gelmini abbia già fatto i bagagli dal
suo ufficio di Viale Trastevere; tre anni e mezzo contrassegnati da
polemiche, contestazioni e proteste: forse in Italia non c'è mai stato
un Ministro dell'Istruzione più contestato della Gelmini. Ma che
eredità lascia al mondo della scuola ora che il suo compito è finito?
Vediamo nel dettaglio:
1. il maestro unico alle scuole elementari: la figura di un solo
insegnante nelle scuole del primo ciclo era stata abolita nel 1990, nel
corso del quale si era passati ad avere 3 maestri ogni due classi,
ognuno dei quali si occupava di un ambito disciplinare. Con la riforma
adottata dalla Gelmini, dall'anno scolastico 2009/10 il maestro unico è
stato ripristinato;
2. il voto in condotta: abolito nel 1977 per quel che riguarda le
scuole elementari e medie, il voto in condotta continua però ad essere
importante ai fini della promozione negli istituti superiori fino al
2000. Nel 2008 Maria Stella Gelmini ripristina il voto in condotta,
considerandolo parte integrante all'interno della valutazione finale
dell'alunno.
3. i decimi: la valutazione in decimi per le scuole elementari
viene rimessa in atto nel 2008 con la Riforma Gelmini
4. riduzione del turnover: uno dei punti più contestati della Riforma
Gelmini è stato proprio questo, ed esso riguarda la riforma delle
Università. L'ex Ministro dell'Istruzione col decreto legge 180/2008 ha
innalzato il turnover dal 20% al 50% per tutti quegli atenei che non
risultino onerosi. In pratica, questi ultimi con la Riforma Gelmini
sono andati incontro all'impossibilità di bandire concorsi e assunzioni
(consulta tutti i concorsi aperti!) per nuovo personale docente, con la
conseguenza che moltissimi insegnamenti sono rimasti scoperti.
5. scomparsa ricercatore a tempo inderminato: con la legge del 30
dicembre 2010 la figura del ricercatore a tempo indeterminato è stata
messa ad esaurimento ed è stata totalmente sostituita da quella del
ricercatore a tempo determinato. Quest'ultimo può usufruire di
contratti della durata di 3 anni rinnovabili al massimo per due volte.
6. maggior potere ai docenti ordinari: con la Riforma Gelmini è stato
stabilito che le commissioni giudicatrici in ambito accademico devono
essere composte esclusivamente da docenti di prima fascia; non possono
quindi essere presenti i docenti associati.
7. cancellazione istituzioni scolastiche: con la legge di stabilità
sono stati cambiati i parametri minimi affinchè una scuola sussista: il
numero di minimo 300 studenti iscritti è stato infatti sostituito da
400, con la conseguenza che potrebbero essere cancellate circa 300
scuole, di cui la maggioranza stanziate nel sud Italia.
Queste, come anche altre misure che non sono state qui citate, cosa
hanno portato? Ecco qualche numero:
-25.000 supplenti hanno perso il loro incarico;
-87.400 cattedre sono state eliminate;
-44.000 tecnici sono stati colpiti dai tagli al personale;
-la quota destinata alla ricerca scientifica è diminuita del 7%,
portando l'Italia al di sotto della media europea
L'azione Gelmini è stata più construens o destruens? Ai posteri
l'ardua sentenza... (da
http://www.studenti.it di Valentina Vacca)
redazione@aetnanet.org
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