Ricercatori: Gelmini sospenda decreti attuativi riforma  
Data: Giovedě, 10 novembre 2011 ore 19:01:05 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ''sospenda immediatamente l'iter fin qui realizzato e di attendere il superamento, qualunque forma esso assuma, della crisi apertasi nella maggioranza''. Lo chiede Fernando D'Aniello, segretario nazionale Adi, associazione dottorandi e dottori di ricerca Italiani. ''Dopo il voto dell'8 novembre alla Camera dei deputati e la nota diffusa dal Palazzo del Quirinale - rileva D'Aneiallo - e' ormai aperta la crisi della maggioranza, che condurra' alle dimissioni del presidente del Consiglio e di tutto il Governo dopo l'approvazione della legge di stabilita'.                        
Non e' ancora chiaro, invece, cosa accadra' dopo le dimissioni del Governo.Negli ultimi tempi, la discussione sulla profonda crisi economica attraversata dal Paese, e sulle misure imposte dai partner europei per uscirne, ha messo in secondo piano gli effetti reali che la crisi stessa e le politiche del Governo hanno generato e continuano quotidianamente a produrre.

Anche sull'Universita' e' calato il silenzio: purtroppo vale la pena ricordare lo stato di emergenza in cui trovano molti Atenei nonche' la inaccettabile situazione, professionale e di vita, per moltissimi giovani ricercatori; un contesto che la legge 240 ha solo peggiorato''.

''Abbiamo appreso - conclude - che nella legge di stabilita' e' stata inserita una norma che prevede l'abolizione di qualsiasi limite all'utilizzo di contratti di collaborazione: ancora una volta, senza alcun preavviso alle rappresentanze dei giovani ricercatori o anche agli organi di governo dell'universita', si approvano misure inaccettabili, prive di qualsiasi disegno complessivo, se non il fare cassa, del tutto disancorate da una prospettiva di sviluppo complessivo. Come Adi chiediamo l'immediata eliminazione di quella norma''.   (ASCA)






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