Studenti di nuovo in piazza contro i tagli
Data: Mercoledė, 09 novembre 2011 ore 06:32:55 CET
Argomento: Rassegna stampa


Studenti di nuovo in piazza oggi a Palermo. Nell'ambito della mobilitazione indetta da Avanguardia Studentesca, il movimento degli studenti indentitari, anche nel capoluogo siciliano e' prevista una manifestazione. Il concentramento e' in programma alle 9.30 a Piazza Politeama, da dove il corteo partira' per raggiungere la sede della Provincia regionale in via Maqueda, dove una delegazione di rappresentanti d'istituto incontrera' assessori e tecnici per illustrare i problemi di edilizia scolastica degli edifici. "Si preannuncia una grande partecipazione di studenti alla manifestazione, oltre venti scuole di Palermo e della provincia hanno aderito all'appello lanciato da Avanguardia Studentesca - spiegano gli organizzatori -.                    
 Alla manifestazione ha anche aderito il Coordinamento 'I Fuoriclasse', che raggruppa molti rappresentanti che si sono dissociati dai cortei indetti nelle settimane scorse per l'eccessiva politicizzazione e strumentalizzazione. Al corteo non saranno infatti presenti bandiere politiche e sindacali". Al centro della protesta i "pesanti tagli" che da anni colpiscono la scuola e "l'assenza di progetti di riforma realmente innovativi in grado di cambiare l'obsoleto sistema scolastico italiano". Nella piattaforma rivendicativa quattro proposte indirizzate al Governo nazionale: la riforma degli organi collegiali con l'aumento della rappresentanza studentesca paritetica a quella dei docenti; un piano nazionale dell'edilizia scolastica che preveda investimenti per la ristrutturazione dei plessi esistenti e la costruzione di nuovi edifici scolastici; l'abolizione del testo consigliato per fermare il caro libro e la speculazione editoriale; una riforma sulla formazione al lavoro attraverso stage retribuiti inseriti nel percorso scolastico.
 Una mobilitazione nazionale di "Avanguardia studentesca" in alternativa "a indignados e black bloc". Cortei e sit-in in venti province italiane: Roma, Milano, Palermo, L'Aquila, Cagliari, Caserta, Avellino, Salerno, Teramo, Caltanissetta, Agrigento, Messina, Trani, Ascoli, Ancona, Varese, Treviso, Vicenza, Padova, Piacenza. Al centro della protesta "i pesanti tagli che da anni colpiscono la scuola e l'assenza di progetti di riforma realmente innovativi in grado di cambiare l'obsoleto sistema scolastico italiano", si legge in una nota del movimento.
"Avanguardia studentesca" e' stata protagonista nelle scorse settimane delle iniziative contro i tagli all'istruzione con l'esposizione davanti le scuole dei polli nella gabbie, per protestare contro le cosiddette ''classi pollaio'', e il blitz di ieri nel quale sono state ''sigillate'' cento scuole con problemi di edilizia scolastica.
Gli studenti nella mobilitazione nazionale vogliono rivendicare quattro proposte indirizzate al governo: "La riforma degli organi collegiali con l'aumento della rappresentanza studentesca paritetica a quella dei docenti; un piano nazionale dell'edilizia scolastica che preveda investimenti per la ristrutturazione dei plessi esistenti e la costruzione di nuovi edifici scolastici; l'abolizione del testo consigliato per fermare il caro libro e la speculazione editoriale; una seria riforma sulla formazione al lavoro attraverso stage retribuiti inseriti nel percorso scolastico"

La data scelta non e' casuale, avanguardia studentesca scendera' in piazza il 9 novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino, giornata simbolo della liberta' dei popoli europei. Sara' una mobilitazione nazionale che non vedra' la presenza di partiti, sindacati e centri sociali. "Il 9 novembre scendera' in piazza - dichiara Francesco Di Giuseppe coordinatore nazionale di avanguardia studentesca - l'alternativa identitaria a indignados e black bloc. La nostra sara' una mobilitazione realmente studentesca senza padri e padrini, sempre pronti a strumentalizzare il disagio degli studenti".
"Siamo la generazione degli impegnatos - conclude - che vogliono affermare idee e progetti per cambiare la scuola italiana, senza il bisogno di distruggere auto e vetrine. Siamo la generazione che vuole riappropriarsi del proprio futuro e superare la crisi attraverso la via identitaria che riaffermi il primato della politica sull'economia e della sovranita' nazionale sul potere di banche e tecnocrati". (Adnkronos)

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