Nuovi prof, spazio solo per 13 mila
Data: Martedì, 08 novembre 2011 ore 08:00:22 CET Argomento: Rassegna stampa
C'è posto per 12.778
nuovi insegnanti, quelli che potranno seguire i tirocini formativi
attivi di primo e secondo livello e aspirare così a un eventuale
concorso nella scuola. A definire il fabbisogno, per gradi di
scuola e classi di concorso, è stato il ministero dell'istruzione che
ha freddato le aspirazioni di molti nuovi docenti e soprattutto delle
università pronte a sfornare corsi per un 60% di docenti in più: 32.410
per
l'esattezza.
Una differenza di oltre 19 mila
posti, la più consistente è relativa al Tfa di secondo grado,
ovvero per la scuola superiore, dove gli atenei avevano hanno messo a
punto corsi per 13.446 aspiranti docenti in più. Una differenza che la
dice lunga sulla diversa prospettiva che ministero e università hanno
sulle potenzialità della scuola assorbire realisticamente nei prossimi
anni nuovi insegnanti, in aggiunta a quelli già abilitati e in attesa
nelle varie graduatorie, di una cattedra. Il fabbisogno non tiene conto del sostegno,
che il ministero vorrebbe utilizzare per ricollocare il personale in
esubero: in questo caso i corsi verrebbero gestitit dall'Ansas e non
dagli atenei.
Il ministero la prossima settimana avrà un nuovo vertice con i
sindacati sul punto. Sempre che non precipiti la crisi di governo. A
quel punto il percorso avviato sulla formazione dei nuovi docenti (che
il ministro Mariastella Gelmini vorrebbe coniugare anche a un nuovo
reclutamento) resterebbe per aria. Se
invece il Berlusconi IV dovesse andare avanti almeno fino alla
primavera, ci sarebbe il tempo per definire i provvedimenti necessari. A
gennaio è prevista, stando al calendario fissato nei giorni corsi del
ministero, la prova selettiva per l'accesso ai corsi, che dovrebbero
iniziare a marzo. Corsi da 1500 ore che non potranno dunque essere
credibilmente ultimati in tempo utile per il prossimo anno scolastico. Ma del resto correre troppo a questo punto
non ha molto senso, anche perché manca il decreto sul reclutamento. E
soprattutto la certezza che il governo vada avanti.
(da ItaliaOggi di Alessandra Ricciardi )
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