Gli allievi del liceo scientifico Copernico di Napoli difendono il loro istituto.
Data: Lunedì, 07 novembre 2011 ore 07:16:34 CET
Argomento: Redazione


In questo mondo di indifferenza, scoprire che gli allievi di una istituzione scolastica a rischio”,  sentano la necessità di difenderla, non deve passare inosservato. Le parole qui di seguito riportate non sono scaturite dal suggerimento degli adulti, ma dalle decisioni del comitato studentesco del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico” di Napoli, una istituzione che conta cinquanta anni di vita e rischia di morire per tutta una serie di motivi, burocratici, strutturali e legati alle legislazioni scolastiche attuali. Dicono i ragazzi:
“Il COPERNICO NON E M0RT0!
Tutti noi studenti del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico stiamo cercando di fare propaganda al nostro istituto,visto che il numero di iscritti è calato notevolmente solo perché la scuola non é più al Parco San Paolo ma nel Rione Traiano! Ci stiamo mobilitando vecchi o nuovi studenti,e anche i professori,per far sì che la nostra scuola non scompaia! Prima di iscrivere i vostri figli in un altro istituto pensateci bene,perché la copertina non fa Il libro; la scuola attuale é in buone condizioni,é ben custodita ed inoltre abbiamo un ottimo corpo insegnante. Di solito i ragazzi odiano la propria scuola,ma quando quest’ultima rischia di scomparire inizi a pensare che tu,in quella struttura,ci sei cresciuto e che sei disposto a far tutto per non vederla ridotta in un cumulo di macerie!
Genitori,questo é un invito a venire a visitare la nostra sede in Via Marco Aurelio 156, Napoli, situata di fronte  all’Università di Monte Sant’Angelo.
II Collettivo Studentesco vi aspetta!”
Prima di loro si è fatta sentire la voce dell’assemblea dei lavoratori della stessa istituzione scolastica, riunitasi in data 18/10/2011, la quale rimarcava quanto segue, ossia:
tutta la problematica nasce nella sede “storica” del Liceo sita nel Parco San Paolo, che, per anni, ha resistito, malgrado presentasse deficienze strutturali di vario tipo. Era una scuola colma di allievi, dove nei collegi di classe si discuteva del fatto che vi fossero troppe richieste di iscrizione e le aule non fossero sufficienti, pur avendo le classi prime un alto numero di studenti. Gli insegnanti, gli assistenti tecnici ed in generale il personale ATA era in numero più o meno doppio, rispetto all’attuale. Purtroppo, dopo la caduta di un pino centenario nel cortile della scuola (fortunatamente andato ad abbattersi sulla palestra vuota, fuori dell’orario scolastico) e il pericolo insistente negli alberi rimasti, non fu più possibile attendere e l’istituzione scolastica venne abbandonata, con richiesta di ristrutturazione. Un tiro e molla tra provincia, comune e Regione ed infine la promessa che sarebbe stata restituita a breve, coi dovuti lavori, tanto da ritenere che già per marzo/aprile 2012 si potesse lasciare la nuova sede di Via Marco Aurelio 156, Napoli, mentre invece le attività di restauro sono state interrotte a giugno 2011 per una non meglio identificata “variante di progetto” e non si prevede assolutamente quando e se potranno essere riprese. A parte la intermittenza delle lezioni dovuta in una prima fase allo spostamento della sede, nonostante l’assegnazione della nuova, “la situazione di disagio e di incertezza in cui si è venuta a trovare l’utenza ha comportato un forte decremento delle iscrizioni, con notevoli perdite sull’ organico dei docenti e degli ATA (già significative nel corrente a.s.)”; Come chiarisce la denuncia fatta dall’assemblea dei lavoratori in ottobre.
In parte a causa dell’ubicazione dell’ingresso della nuova sede, che è molto scomoda per gli utenti della scuola (abitanti per lo più nei quartieri di Fuorigrotta e di Pianura) ed essenzialmente a ragione dell’impossibilità di accedere all’edificio da via Cinthia, nonostante esso sia provvisto di cancelli e di aperture preesistenti, che potrebbero essere ripristinati;
In tal senso sono state inviate numerose richieste alla Provincia, sempre respinte, con la motivazione che via Cinthia sarebbe una strada a scorrimento veloce;
in via Cinthia esiste invece un limite di velocità di 40 km orari identico a quello di altre strade urbane, e sarebbe possibile realizzare un’ isola rientrante affine a quella già esistente appena di fronte per l’accesso all’Università di Monte S. Angelo oppure, a limite, un attraversamento pedonale sopraelevato. Non sono mancati successivi ulteriori incontri sia presso la provincia che presso la sede scolastica con personale e politici, fatto sta che, restando invariata la situazione, è facile prevedere che l’istituzione scolastica, nell’anno 2012/2013 verrà assorbita da un altro Liceo, per cui il Copernico scomparirà dal territorio. Inutile chiarire che con la perdita di nove classi, nell’ultimo biennio, già c’è stata una perdita di posti di lavoro e che la situazione tende a protrarsi nel prossimo.
Questa quindi la ragione della lettera scritta dal comitato studentesco, intenzionato ad affiancare quello dei lavoratori della scuola, nelle iniziative atte a garantire continuità all’alta tradizione educativa e didattica del Liceo Copernico ed al suo mezzo secolo di passato storico. Diamo voce ai giovani.

Bianca Fasano
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