Concorso dirigenti: i sindacati gialli entrano a gamba tesa nella guerriglia tra idonei e ricorrenti
Data: Domenica, 06 novembre 2011 ore 18:30:55 CET
Argomento: Sindacati


La mobilitazione giudiziaria messa in moto dal sindacato ANIEF, che gestisce una poderosa macchina legale con i noti successi, ha avuto l’effetto di trascinamento: molte OO.SS., velatamente o palesemente, hanno intrapreso la strada dei ricorsi per far fronte alla  spietata concorrenza di quello che considerano un’outsider pericoloso e rampante.
Addirittura è scesa in campo anche l’ANP con un lungo comunicato con cui si schiera a favore degli idonei alla preselezione preannunciando azioni legali in opposizione ai ricorsi già depositati al TAR Lazio che deciderà entro fine mese. Quando mai un sindacato di dirigenti decide di scendere in campo comunicando di voler adottare contromisure, ergendosi a paladino degli idonei, quando non si è mai scomodato allo stesso modo per la perequazione interna ed esterna? Per la soluzione della vergognosa vertenza dei 416 presidi congelati siciliani del concorso del 2004?  Per la posizione assunta nei confronti dei presidi incaricati all'epoca dei due concorsi riservati, arrivando perfino a trovare una "collocazione" nei marciapiedi? Per la perequazione retributiva della categoria arrivando, addirittura, pur di scoraggiare l'adesione ai ricorsi organizzati dalla Dirpresidi,  ad acquisire, ovviamente a pagamento,  un parere pro veritate suicida dal giuslavorista Carinci,  sbandierandolo  ai quattro venti per denigrare l'azione di difesa della categoria di coloro che furono definiti venditori di fumo?             
La ragione sta tutta nel fatto che l’ANP si considera sindacato anche di docenti con una scelta sciagurata fatto nell’8° congresso che ha trasformato il DNA di quell’associazione rendendola, di fatto, un sindacato giallo di datori di lavoro che acquisiscono anche tessere di dipendenti. Questa qualificazione è conseguenziale ai pronunciamenti della magistratura, adita dalla Gilda (sindacato di soli docenti come l’Anief),  che ha sentenziato l'impossibilità, per l'ANP, di presentare liste per l'elezione delle RSU. Può un sindacato di "datori di lavoro", come vengono definiti i dirigenti scolastici dal c. 2, art. 5 del D.L.vo n. 165/2001, presentare liste per l'elezione dei rappresentanti dei lavoratori "dipendenti"? Analogo discorso vale per le altre OO.SS. che rappresentano dirigenti e docenti, datori di lavoro e lavoratori!. Solo nel pianeta scuola possono verificarsi simili fenomeni!
     Non solo ma l’ANP ha impiantato un business di corsi di formazione a pagamento appoggiati alla società cooperativa partecipata dirscuola, che ha la stessa sede in Via del Policlinico di Roma e lo stesso presidente. Dinanzi al pericolo di vedere compromessi i lucrosi introiti ha sciolto le riserve e si è schierata contro i ricorrenti puntando sulla captatio benevolentiae degli idonei, le nuove “Alte Professionalità” che possono diventare, o sperare di diventare, il bacino a cui attingere. Mai era stata data una disponibilità simile nemmeno ai dirigenti scolastici che dovrebbero rappresentare il “ core business” di un sindacato dell’area V, anche se di recente si registra, a corrente alternata,  un ricorso giudiziario contro la finanziaria patrocinato  dal presidente della Cida-F.P che, per chi non lo sapesse, è lo stesso dell'ANP, lo stesso della Dirscuola, oltre che socio di maggioranza (lo stesso!) di Italiascuola. Un autentico asso piglia tutto! Ma tant’è! Fino a quando la categoria è di stratta e lo consente.....
     Gli altri sindacati invece hanno fatto un ragionamento opposto e guardando ai grandi numeri si sono detti che conveniva loro schierarsi dalla parte dei ricorrenti. La CGIL ha messo a disposizione l’ufficio legale nazionale con comunicati espliciti sui siti nazionali.  Anche la CGIL è un sindacato che iscrive i dirigenti e quindi è anch’esso un sindacato giallo al contrario perché nasce come sindacato dei dipendenti e poi ospita i dirigenti .... che si fanno ospitare; ma sempre sindacato giallo è! Così come lo sono gli altri ad eccezione della Gilda.
Anche lo SNALS si schiera a favore dei ricorrenti con un chiaro comunicato sul sito nazionale. “
     Devono essrsi tutti convinti che l’iniziativa dell’Anief potrebbe essere,  anche questa volta, vincente come lo è stata quella sul pettine, sulla stabilizzazione dei precari e sulla partecipazione al concorso dei docenti che, pur non avendo un contratto a tempo indeterminato, avevano almeno cinque anni di servizio, ecc...
    Se i giudici danno spesso ragione all'ANIEF, delle due l'una: ho i giudici sono di parte o applicano solo le leggi rimuovendo ingiustizie e ripristinando diritti calpestati dall'Amministrazione.
    E veniamo alla CISL che è stato il sindacato che ha avuto scontri diretti con l’Anief con dichiarazioni di fuoco di Scrima contro quel sindacato definito in tutti i modi spregevole se non affarista. Ebbene la Cisl nazionale tiene un profilo basso mentre le associazioni territoriali sono più esplicite: anche loro hanno presentato ricorsi.
    Stessa tattica da parte della UIL SCUOLA che lascia agire le strutture periferiche come la UIL-scuola di Bari che sostiene apertamente il ricorso contro il concorso d.s. prova preselettiva.
    Altrettanto defilata la GILDA.
   In altri tempi e in altri momenti si sarebbero usati altri toni e altri atteggiamenti quali quelli di “ lasciate fare alla magistratura “ e di mantenersi neutrali e indipendenti. Ricorrere è un diritto, vincere il ricorso è altra cosa!
 
     Ma il nostro paese è ridotto a una giungla in cui ognuno cerca di arraffare tutto quello che può, specie se a breve l'ARAN dovrà calcolare i dati per la rappresentatività! Pur di racattare qualche delega si è disposti a tutti... chissà che non arriveremo anche ai regali!  
      Quanta ragione aveva De Gasperi: c'è chi pensa solo alla propria poltrona e chi è disposto a metterla in gioco pur di tutelare e difendere coloro che rappresenta. Come diceva il grande statista, il politico (gli attaccati alla poltrona) pensano solo ai voti (deleghe e conseguenti quote associative!), lo statista (colui che agisce senza pensare al proprio tornaconto) pensa al bene del popolo e alle future generazioni (ai soci che rappresenta).
     Ma questi sono discorsi d'altri tempi, roba da favola.

(da http://www.dirpresidi.org)





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-245672.html