Lettera aperta della Flc-Cgil sul precariato nella scuola in Valle d’Aosta e sistema di reclutamento dei docenti.
Data: Sabato, 05 novembre 2011 ore 05:00:00 CET
Argomento: Sindacati


In merito alla situazione dei precari della scuola in valle d’Aosta, anche in relazione all’incontro tenutosi il 3 novembre tra il MIUR e le organizzazioni sindacali avente per argomento l’attivazione dei tirocini formativi attivi per conseguire l’abilitazione all’insegnamento e il nuovo sistema di reclutamento dei docenti, la flc CGIL della Valle d’Aosta ritiene necessario fare chiarezza.
Ci sembra fondamentale infatti sottoporre all’attenzione dei precari alcune questioni di merito che nulla hanno a che fare con le valutazioni di natura ideologica di cui spesso la nostra Organizzazione viene accusata.              
  Il precariato nella scuola in Valle d’Aosta e in genere è un fenomeno complesso in cui si intrecciano situazioni diverse che da anni attendono soluzione. Vi sono infatti l’una accanto all’altra persone che, in possesso di titoli e abilitazioni, attendono da anni l’immissione in ruolo e persone che da anni lavorano nella scuola senza abilitazione, attendendo di poterla conseguire e cominciare finalmente a vedere la fine del lavoro precario. Entrambe queste categorie hanno aspettative legittime e diritti che devono essere tutelati. Una organizzazione sindacale seria e degli amministratori seri devono trovare soluzioni che diano risposte chiare a chi ogni giorno garantisce il funzionamento della scuola nella nostra Regione.

Negli ultimi 2 anni e mezzo la scuola italiana ha vissuto una serie di trasformazioni profonde, fondate sulla riduzione delle risorse e sul taglio del personale, che hanno lasciato il segno e tra i vari provvedimenti adottati si sono lasciate nell’incertezza le regole per il nuovo sistema di reclutamento dei docenti.

Il DM 249/2010 che disciplina il nuovo sistema per la formazione iniziale dei docenti ed istituisce nella fase transitoria i tirocini formativi attivi, infatti nulla dice in merito e ad oggi nulla si sa rispetto a quello che accadrà a chi riuscirà a prendere l’abilitazione all’insegnamento , come peraltro già accade a chi si laurea in scienze della formazione primaria e a chi, già possedendo una abilitazione non ha potuto iscriversi nelle graduatorie ad esaurimento. Infatti a livello normativo ad oggi non si comprende quale sarà il legame tra il conseguimento dell’abilitazione e l’accesso al ruolo visto che nelle graduatorie ad esaurimento non è più possibile entrare e del meccanismo dei concorsi biennali previsti dalla legge 244/07 ( legge finanziaria 2008) al momento non vi etraccia, su questo punto nell’incontro del 3 novembre la flc CGIL ha ribadito l’urgenza di definirne al più presto i tempi .

La scelta di aprire nuovi percorsi di abilitazione in una situazione di incertezza e senza la definizione completa dell’attività procedurale del reclutamento del personale docente, è per i nuovi precari solo una tra le riposte limitate date in genere alle questioni del precariato della scuola, dove le aspettative legittime di tutti rischiano di essere disattese e si finisce per mettere l’uno contro l’altro i lavoratori di uno dei settori più importanti del paese, fondamentale per il futuro delle nuove generazioni. Non si può infatti rendere sempre più precario il lavoro docente e pretendere di avere professionalità e passione.

In un momento di crisi economica come quello attuale, la scelta di investire nel sistema della scuola e della formazione rappresenta una controtendenza rispetto alle scelte operate dal Governo italiano (a differenza degli altri Paesi europei) che con la scusa di premiare il merito e razionalizzare il settore ha tolto diritti sia agli insegnanti che agli alunni.

La Valle d’Aosta ha sino ad ora agito in modo diverso, limitando la riduzione degli organici prevista con la riforma della scuola media superiore della Gelmini e, applicando la legge regionale 18/2005, ha mantenuto inalterati quelli della scuola di base.
Riteniamo tuttavia che si possa andare oltre per risolvere il problema del precariato docente nella scuola che esiste anche in Valle d’Aosta. Si tratta del futuro personale e lavorativo di molti giovani (e meno giovani) che attendono da anni di avere chiarezza.
In attesa che il Ministro dia risposte alle numerose osservazioni fatte dalla flc CGIL e dalle altre Organizzazioni sindacali nell’incontro del 3 novembre chiediamo ai Parlamentari della Valle d’Aosta, all’Amministrazione regionale, alle Forze politiche di maggioranza e minoranza di attivarsi e in particolare di:
1) sollecitare con forza il Ministero affinché chiarisca in tempi brevi quale sistema di reclutamento dei docenti intende portare avanti e con quali tempi e quali certezze;
2) predisporre al più presto un piano di reclutamento regionale sulla base delle previsioni di pensionamento future ( pur con i limiti dettati dalle nuove norme sulle pensioni);
3) predisporre da subito le risorse economiche necessarie a prevedere un piano di assunzioni pluriennale e i percorsi per conseguire l’abilitazione.
4) predisporre da subito un progetto insieme all’Università della Valle d’Aosta sui percorsi attivabili per conseguire l’abilitazione anche in convenzione con altri atenei.
 
Flc CGIL Valle d’Aosta    (da http://www.aostasera.it)

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