Lo statuto dell’Invalsi: a pensar male non si sbaglia mai…
Data: Venerdì, 04 novembre 2011 ore 07:24:34 CET Argomento: Rassegna stampa
Da qualche
giorno è disponibile nel sito del MIUR il testo del decreto n°11 prot.
5657 del 2 settembre 2011: è lo statuto dell’Invalsi, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 229 del 1° ottobre 2011, e solamente ora
approdato nel portale dell’Istruzione.
Il documento, entrato in vigore il giorno successivo alla sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, si compone di 20 articoli che
definiscono, in particolare, natura giuridica, composizione, missione e
obiettivi dell’Istituto, dotato di autonomia statutaria, scientifica,
organizzativa, regolamentare, amministrativa, finanziaria, contabile e
patrimoniale, ma sottoposto alla vigilanza del Miur.
Mi soffermo solamente su due piccoli, ma per me molto significativi,
estratti del lungo (e pittosto noioso….) documento.
All’interno dell’articolo 2 – FINALITA’ oltre a trovare l’attività di
valutazione nazionale e internazionale, l’elaborazione di modelli e
metodologie per la valutazione degli apprendimenti degli alunni e delle
istituzioni scolastiche, la promozione e realizzazione con prove
nazionali standard periodiche di rilevazioni nazionali sugli
apprendimenti, curando l’elaborazione e la diffusione dei risultati
della valutazione, la predisposizione di prove a carattere nazionale
per gli esami di Stato nell’ambito della normativa vigente, l’attività
di supporto e assistenza tecnica alle istituzioni scolastiche e
formative, compare il seguente trafiletto: “…concorrere alle azioni di
sviluppo della cultura del merito promosse dalla Fondazione per il
merito…”
Poco dopo, all’interno dell’articolo 4 - MISSIONE e OBIETTIVI, al comma
e leggiamo: “…lo svolgimento di attività di ricerca e la collaborazione
alle attività di valutazione del sistema scolastico al fine di
realizzare iniziative di valorizzazione del merito anche in
collaborazione con il sistema universitario…”
Dunque, tutto quello che avevamo sempre sostenuto, ora è stato
scritto all’interno di un decreto ministeriale: fra i compiti
dell’Invalsi è espressamente previsto quello dell’individuazione della
“classifica degli insegnanti”, con fini meritocratici.
A pensar male (purtroppo) non si sbaglia mai…
http://comitatoscuolapubblica.wordpress.com/2011/11/03/lo-statuto-dellinvalsi-a-pensar-male-non-si-sbaglia-mai/
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