L’assessore alle
politiche scolastiche del Comune di Catania, Vittorio Virgilio,
ha reso noto ai dirigenti scolastici della città di
Catania la proposta del piano di dimensionamento della rete
scolastica cittadina.
Nel mese di agosto a seguito dell’art. 19 del D.L. n.
98/2011 relativo alla manovra finanziaria, l’ASASI ha diligentemente
presentato all’Assessorato alle politiche scolastiche del Comune
di Catania una traccia di lavoro per la formulazione della
proposta del piano di dimensionamento delle scuole di primo grado
della città di Catania .
La commissione di studio, costituita dall’Assessore Virgilio, ha
elaborato un piano che, a lavoro concluso coincide quasi per intero
con le proposte formulate dall’ASASI.
Nel corso dei lavori della commissione, a seguito della circolare
dell’Assessorato Regionale che comunica il ricorso alla Corte
Costituzionale circa le specifiche competenze sul dimensionamento, è
prevalsa la tesi di mantenere alcune situazioni immobili e specialmente
si mantengono distinti circoli didattici e scuole medie, mentre le
disposizioni ministeriali insistono sulla formazione degli istituti
comprensivi con almeno 1000 alunni.
La recente
circolare ministeriale innalza persino il numero minimo
degli alunni da a 600 alunni
per conservare l’autonomia e la
dirigenza in alcuni casi particolari.
A livello nazionale da più parti si innalzano
barricate ed opposizioni contro i diktat
del Ministero, come ha dichiarato
Francesca Puglisi, della segreteria nazionale del PD, auspicando il calcolo della media regionale da
conseguire persino in tre anni.
Anche la commissione catanese , ha proposto
all’Assessore Virgilio l’ipotesi di una
suddivisione numerica dei 31.644 studenti
ottenendo una media di 838 alunni
per scuola, così da poter salvare quante
più scuole possibili
Il piano presentato all’Assessorato rispetta
la
divisione territoriale delle municipalità, garantendo la presenza del servizio scolastico in tutti i
quartieri e 22 delle proposte formulate
coincidono con il piano presentato dall’Asasi.
Ecco la mappa della scuola catanese per i
prossimi
anni :
Zone -
quartieri
|
n.
|
Istituti comprensivi
|
alunni
|
Barriera .
Canalicchio
|
1
|
D’Annunzio
- Monterosso
|
1.202
|
Galermo
|
1
|
Quasimodo-
P.S.Di Guardo
|
975
|
Trappeto
|
1
|
Petrarca
|
852
|
San Cristoforo
|
1
|
Battisti
|
835
|
Viale della
Regione
|
1
|
S.Giovanni Bosco
|
981
|
Centro storico
|
1
|
Capuana-Pirandello-Di
Bartolo +
Vespucci –
pescheria
|
739
|
Centro ovest
|
1
|
Diaz-Manzoni
|
756
|
Ognina
|
1
|
Parini
|
943
|
Picanello centro
|
1
|
Recupero-Malerba
|
916
|
Picanello Guardia
|
1
|
Verga + plessi nuovi
|
1.119
|
Stazione
|
1
|
Giuffrida-
Vespucci
|
1.004
|
S. Leone
|
1
|
Montessori –
Mascagni
|
1168
|
viale
Rapisardi
|
1
|
De
Sanctis – Coppola
|
951
|
S. Giorgio -
|
1
|
S. Giorgio
|
702
|
Librino
|
1
|
Brancati
|
986
|
|
1
|
Campanella-Sturzo
|
979
|
|
1
|
Pestalozzi
|
1.005
|
|
1
|
Musco
|
1056
|
Librino -aeroporto
|
1
|
Fontanarossa
|
849
|
Monte Po
|
1
|
Vitt. Da Feltre
|
827
|
Nel piano elaborato dalla Commissione
permangono
alcune situazioni da rivedere circa l’aggregazione dei plessi e dei numeri
degli alunni, in considerazione della disposizione ministeriale di
rendere
tutte le istituzioni come “istituti
comprensivi”.
Risultano, infatti, ancora distinte le scuole
medie (Cavour, Carducci, Dante Alighieri, Maiorana, Giovanni XXIII ) ed i Circoli
didattici (Pizzigoni, Rapisardi, De Amicis, Deledda, Sauro, Giuffrida ).
In relazione agli indirizzi ministeriali e
dell’assessorato regionale la questione dovrà trovare una soluzione ed
un
possibile assestamento, anche nella prospettiva di sviluppo futuro e
tenendo
conto delle strutture edilizie esistenti. Modificare ed adattare una
scuola
media con 700 alunni inserendo i bambini della scuola primaria oltre al
costo
della ristrutturazione degli spazi, dei servizi e degli arredi, non
consentirà
l’autonomia richiesta per i mille studenti e quindi è più conveniente
che le
istituzioni, pur divise nei rispettivi plessi, vengano soltanto
unificate nel
comune impianto didattico e metodologico di “istituto comprensivo”, per
il
quale sarebbe opportuno assegnare una nuova intitolazione, mentre
i nomi attuali potranno diventare memoria storica nei rispettivi
plessi.
Nel piano
formulato dall’Asasi si proponeva di
assicurare al quartiere di Cibali un’istituzione
scolastica consistente,
composta dagli attuali 510
alunni della Meucci-Corridoni e aggregando
gli alunni del plesso di Via Merlino,
attualmente facente parte della De
Amicis, la quale, a sua volta, potrebbe
diventare istituto comprensivo con la vicina Scuola Maiorana.
La scuola De
Roberto attualmente ha soltanto 624 alunni e potrebbe incrementare il
numero
aggregando alcuni plessi della Sauro che
si trovano nella zona del Viale Mario Rapisardi della De Sanctis che ha
un buon
edificio e pochi alunni.
Molto dibattuta nella commissione è stata la
questione
della Giovanni XXIII (702 studenti ) e della Nazario Sauro (949
alunni)
per renderli istituti comprensivi , data la vicinanza delle sedi
centrali, Nel piano attuale
prevale la proposta di
mantenerli distinti.
Restano ancora con un numero minimo di alunni
le scuole: Doria (527); Dusmet
(578); Deledda (594) XX Settembre
(617); Caronda (652); Tempesta (659) ed alcune di esse
per la composizione dell’edificio scolastico
non possono ospitare altre classi e quindi occorrerebbe rivedere le
aggregazioni dei plessi e la
situazione degli immobili in affitto.
Le scuole “Doria” e
“Tempesta” potrebbero aggregarsi
anche garantendo il servizio scolastico del quartiere San Cristoforo in due poli su
via Plebiscito e sua Via della Concordia
Rimane complessa la
questione del Convitto Nazionale “M.
Cutelli” al quale è stata tolta
l’autonomia scolastica perché accoglie 450 studenti, senza tener conto
della
tipologia specifica dell’istituzione e la presenza del Liceo Europeo
(progetto
speciale del Ministero)
Considerata l’importanza storica dell’Istituto con i suoi
223 anni di storia, la prima in Sicilia, merita
di conservare l’autonomia scolastica e,
dato che oggi
contano i numeri, si avanza l’ipotesi e la proposta
di aggregare ai 450 studenti del
Convitto Cutelli, gli
alunni delle scuole del centro storico e
della scuola Vespucci nel plesso delle
Terme della
Rotonda, come sezioni staccate ed il
Convitto Cutelli verrebbe così a riprendere il suo prestigio di scuola
del
centro storico.
Nell’ipotesi
di elaborare un piano secondo le recenti disposizioni restrittive e vincolanti
che prevedono la trasformazione dei circoli didattici e delle
scuole
medie in “istituti comprensivi” l’intero
piano proposto dall’Asasi risulta
utilizzato in toto, riportando a 32 le scuole di primo grado della
città di
Catania, con opportuni spostamenti di plessi e fusione di alcune
istituzioni
scolastiche
La
proposta ministeriale di rendere tutte le
scuole elementari e medie “istituti
comprensivi”, ancorché dettata da motivi di risparmio, costituisce una
formula
di funzionalità didattica e progettuale,
oltre a garantire una linea di continuità interna che attualmente si
presenta
esterna.
Un’istituzione
scolastica con pochi alunni, per l’esiguità
di risorse finanziare e di personale,
non potrà gestire ed organizzare un carico
di
adempimenti e di servizi amministrativi similari a quelli che offrono
gli
istituti con più alunni, ma con maggiori
risorse ed qualche unità di
personale in più, ( considerati i tagli del
personale ATA ) pur con il disagio di dover gestire diversi plessi.
Il piano di dimensionamento, che
contribuisce anche a limitare i costi onerosi per il Comune degli
affitti per
le sedi scolastiche, non può ridursi ad
una semplice aggregazione di plessi scolastici, né sarà il risultato
della
somma numerica degli alunni dei tre ordini di scuola (materna,
elementare e
media) per raggiungere un quoziente minimo, ma esige una progettualità
organizzativa, che diventi risposta ad un bisogno di continuità
didattica, che
dia sicurezza ai genitori e garantisca un impianto formativo unitario e
convergente per i primi dieci anni di vita scolastica.
La
cultura della
pianificazione dovrebbe garantire all’istituto scolastico (comprensivo) una sua graduale autonomia di
sviluppo e di consolidamento nel territorio, consentendo un impianto di
almeno
quattro corsi completi nei diversi ordini di scuola, tali da garantire
il
mantenimento degli organici ed il numero complessivo d’alunni intorno
alle novecento-mille
unità. Al numero degli alunni, garanzia d’organico e di risorse, si
aggiungerà
in maniera efficace la costruzione di una progettualità
didattico-metodologica
ed un coerente impianto di Progetto educativo e di Piano dell’offerta
formativa, garantendo così al territorio, (quartiere o municipalità) la
presenza viva e funzionale dell’istituzione scolastica per l’intero
ciclo
primario d’istruzione e formazione.
Giuseppe Adernò
Asasi Catania