Dimensionamento: 22 delle proposte Asasi nel piano del Comune di Catania e una proposta per salvare il Convitto Cutelli
Data: Venerdì, 04 novembre 2011 ore 07:10:22 CET
Argomento: Opinioni


L’assessore  alle politiche scolastiche del Comune di Catania, Vittorio Virgilio, ha    reso noto ai dirigenti scolastici della città di Catania  la proposta del piano di dimensionamento della rete scolastica cittadina.
Nel mese di agosto  a seguito dell’art. 19  del D.L. n. 98/2011 relativo alla manovra finanziaria, l’ASASI ha diligentemente presentato  all’Assessorato alle politiche scolastiche del Comune di Catania una traccia di lavoro per la formulazione della  proposta del  piano di dimensionamento delle scuole di primo grado della città di Catania .
La commissione di studio, costituita dall’Assessore Virgilio, ha elaborato un piano che, a lavoro concluso coincide quasi per intero con  le proposte formulate dall’ASASI.
Nel corso dei lavori della commissione, a seguito della circolare dell’Assessorato Regionale che comunica  il ricorso alla Corte Costituzionale circa le specifiche competenze sul dimensionamento, è prevalsa la tesi di mantenere alcune situazioni immobili e specialmente si mantengono distinti circoli didattici e scuole medie, mentre le disposizioni ministeriali insistono sulla formazione degli istituti comprensivi con almeno 1000 alunni.
 La recente circolare ministeriale innalza persino il numero  minimo degli alunni da  a 600  alunni per conservare l’autonomia e la dirigenza in alcuni  casi particolari.

A livello nazionale da più parti si innalzano barricate ed opposizioni  contro i diktat del Ministero, come ha dichiarato  Francesca Puglisi, della segreteria nazionale del PD, auspicando  il calcolo della media regionale da conseguire persino in tre anni.

Anche la commissione catanese , ha proposto all’Assessore Virgilio  l’ipotesi di una suddivisione numerica dei 31.644 studenti  ottenendo una media di 838  alunni per scuola, così da  poter salvare quante più scuole possibili

Il piano presentato all’Assessorato rispetta la divisione territoriale delle municipalità, garantendo la presenza  del servizio scolastico in tutti i quartieri  e 22 delle proposte formulate coincidono con il piano presentato dall’Asasi.

Ecco la mappa della scuola catanese per i prossimi anni :

   Zone  - quartieri

n.

     Istituti comprensivi

alunni

Barriera . Canalicchio

1

 D’Annunzio - Monterosso

1.202

Galermo

1

Quasimodo- P.S.Di Guardo

975

Trappeto

1

Petrarca

852

San Cristoforo

1

 Battisti

835

Viale della Regione

1

 S.Giovanni  Bosco

981

Centro storico

1

 Capuana-Pirandello-Di Bartolo +

Vespucci – pescheria

739

Centro ovest

1

 Diaz-Manzoni 

756

Ognina

1

Parini

943

Picanello  centro

1

Recupero-Malerba

916

Picanello  Guardia

1

 Verga  + plessi nuovi

1.119

Stazione

1

 Giuffrida- Vespucci

1.004

S. Leone

1

Montessori – Mascagni

1168

 viale Rapisardi

1

 De Sanctis – Coppola

951

S. Giorgio -

1

S. Giorgio

702

Librino

1

Brancati

986

 

1

Campanella-Sturzo

979

 

1

Pestalozzi

1.005

 

1

Musco

1056

Librino  -aeroporto

1

Fontanarossa

849

Monte Po

1

Vitt. Da Feltre

827

 

Nel piano elaborato dalla Commissione permangono alcune situazioni da rivedere   circa l’aggregazione dei plessi e dei numeri degli alunni, in considerazione della disposizione ministeriale di rendere tutte le istituzioni come  “istituti comprensivi”.

Risultano, infatti, ancora distinte le scuole medie  (Cavour, Carducci, Dante Alighieri,  Maiorana, Giovanni XXIII ) ed i Circoli didattici (Pizzigoni, Rapisardi, De Amicis, Deledda, Sauro,  Giuffrida ).

In relazione agli indirizzi ministeriali e dell’assessorato regionale la questione dovrà trovare una soluzione ed un possibile assestamento, anche nella prospettiva di sviluppo futuro e tenendo conto delle strutture edilizie esistenti. Modificare ed adattare una scuola media con 700 alunni inserendo i bambini della scuola primaria oltre al costo della ristrutturazione degli spazi, dei servizi e degli arredi, non consentirà l’autonomia richiesta per i mille studenti e quindi è più conveniente che le istituzioni, pur divise nei rispettivi plessi, vengano soltanto unificate nel comune impianto didattico e metodologico di “istituto comprensivo”, per il quale sarebbe opportuno assegnare una nuova intitolazione,  mentre  i nomi attuali potranno diventare memoria storica nei rispettivi plessi.

 Nel piano formulato dall’Asasi si  proponeva di assicurare al quartiere di Cibali  un’istituzione scolastica consistente, composta  dagli attuali  510 alunni della Meucci-Corridoni  e aggregando  gli alunni del plesso di Via Merlino, attualmente  facente parte della De Amicis, la quale, a sua volta,  potrebbe diventare istituto comprensivo con la vicina Scuola Maiorana.

La scuola  De Roberto attualmente ha soltanto 624 alunni e potrebbe incrementare il numero aggregando  alcuni plessi della Sauro che si trovano nella zona del Viale Mario Rapisardi della De Sanctis che ha un buon edificio e pochi alunni.

Molto dibattuta nella commissione è stata la questione della Giovanni XXIII  (702 studenti ) e  della Nazario Sauro  (949 alunni)  per renderli istituti comprensivi , data la vicinanza delle sedi centrali,  Nel piano  attuale prevale  la proposta di  mantenerli distinti.

Restano ancora con un numero minimo  di alunni  le scuole:  Doria (527); Dusmet (578); Deledda (594)   XX Settembre (617); Caronda (652); Tempesta (659) ed alcune di esse  per la composizione dell’edificio scolastico non possono ospitare altre classi e quindi occorrerebbe rivedere le aggregazioni  dei plessi e  la situazione degli immobili in affitto.

Le scuole “Doria” e  “Tempesta”  potrebbero aggregarsi anche garantendo il servizio scolastico del quartiere San Cristoforo  in due poli  su via Plebiscito e sua Via della Concordia

Rimane complessa  la questione del Convitto Nazionale “M. Cutelli” al quale  è stata tolta l’autonomia scolastica perché accoglie 450 studenti, senza tener conto della tipologia specifica dell’istituzione e la presenza del Liceo Europeo (progetto speciale del Ministero)

  Considerata  l’importanza storica dell’Istituto con i suoi 223 anni di storia, la prima in Sicilia,  merita di conservare  l’autonomia scolastica e, dato che oggi contano i numeri, si avanza l’ipotesi e la proposta  di aggregare ai 450 studenti del Convitto  Cutelli,  gli alunni delle scuole del centro storico  e della  scuola Vespucci nel plesso delle Terme della Rotonda, come sezioni  staccate ed il Convitto Cutelli verrebbe così a riprendere il suo prestigio di scuola del centro storico.

            Nell’ipotesi di elaborare un piano secondo le recenti disposizioni restrittive  e vincolanti  che prevedono la trasformazione dei circoli didattici e delle scuole medie in “istituti comprensivi”   l’intero piano proposto dall’Asasi risulta utilizzato in toto, riportando a 32 le scuole di primo grado della città di Catania, con opportuni spostamenti di plessi e fusione di alcune istituzioni scolastiche

La proposta ministeriale  di rendere tutte le scuole elementari e medie “istituti comprensivi”, ancorché dettata da motivi di risparmio, costituisce una formula di funzionalità didattica  e progettuale, oltre a garantire una linea di continuità interna che attualmente si presenta esterna.

Un’istituzione scolastica con pochi alunni, per l’esiguità   di risorse finanziare e di  personale,  non potrà gestire ed organizzare un carico di adempimenti e di servizi amministrativi similari a quelli che offrono gli istituti con più alunni,  ma con maggiori risorse ed qualche  unità  di personale in più, ( considerati i tagli del personale ATA ) pur con il disagio di dover gestire diversi plessi.

            Il piano di dimensionamento, che contribuisce anche a limitare i costi onerosi per il Comune degli affitti per le sedi scolastiche, non può ridursi  ad una semplice aggregazione di plessi scolastici, né sarà il risultato della somma numerica degli alunni dei tre ordini di scuola (materna, elementare e media) per raggiungere un quoziente minimo, ma esige una progettualità organizzativa, che diventi risposta ad un bisogno di continuità didattica, che dia sicurezza ai genitori e garantisca un impianto formativo unitario e convergente per i primi dieci anni di vita scolastica.

La cultura della pianificazione dovrebbe garantire all’istituto scolastico  (comprensivo) una sua graduale autonomia di sviluppo e di consolidamento nel territorio, consentendo un impianto di almeno quattro corsi completi nei diversi ordini di scuola, tali da garantire il mantenimento degli organici ed il numero complessivo d’alunni intorno alle novecento-mille unità. Al numero degli alunni, garanzia d’organico e di risorse, si aggiungerà in maniera efficace la costruzione di una progettualità didattico-metodologica ed un coerente impianto di Progetto educativo e di Piano dell’offerta formativa, garantendo così al territorio, (quartiere o municipalità) la presenza viva e funzionale dell’istituzione scolastica per l’intero ciclo primario d’istruzione e formazione.

Giuseppe Adernò
Asasi Catania







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