Protesta studenti domani a Roma; il 4 in tutta Italia previste mobilitazioni in 20 città da Torino a Palermo
Data: Mercoledì, 02 novembre 2011 ore 17:06:26 CET Argomento: Comunicati
Al grido di "Voi
non avete fermato il vento", citazione di Fabrizio De Andrè, gli
studenti torneranno domani in piazza a Roma e il 4 nelle altre città
d'Italia a mobilitarsi. E' quanto ricorda la Rete della Conoscenza,
spiegando che "dopo il 7 ottobre, in cui 150.000 studenti si sono
mobilitati nel paese, e il 15 ottobre a Roma, con mezzo milione di
persone in piazza di cui 50 000 studenti, le questioni che il movimento
studentesco pone al governo non sono ne esaurite ne risolte".
"I giochi di potere vogliono far scivolare il dibattito dai temi e dai
problemi reali del paese alla spirale violenza/repressione", spiega la
nota.
"Non possiamo accettare le parole del sindaco Alemanno il quale vuole
ridurre il movimento a un problema di ordine pubblico, con le sue
dichiarazioni antidemocratiche - dichiara Andrea Capalti dell'UdS Roma
- Non accettiamo i suoi divieti e per questo nella giornata di domani
ci mobiliteremo partendo dalle nostre scuole facendoci sentire da tutta
la città".
Nel resto paese mobilitazioni previste per il 4 novembre in 20
città. Da Bari a Torino, da Palermo a Milano, da Napoli a Genova gli
studenti studenti torneranno ad invadere le strade della città.
"Vogliamo riprendere il filo delle lotte partite sin dal primo giorno
di scuola - dichiara Mariano di Palma, coordinatore nazionale UdS -
stanno partendo accampate nelle piazze del paese, le scuole stanno
cominciando occupazioni ed autogestioni, tra gli studenti c'è voglia di
cambiamento nelle proprie scuole, nel paese e nell'intero pianeta. Il 3
a Roma e il 4 in tutto il paese dimostreremo che non ci siamo fermati e
rilanceremo la data di mobilitazione internazionale del 17 Novembre,
ripresa anche dagli occupanti di Wall Street e in tanti altri paesi,
grazie ad un appello che abbiamo tradotto in più lingue."
"Mentre in Grecia - conclude Claudio Riccio portavoce nazionale della
Rete della Conoscenza - qualcuno si rende conto che magari è il caso di
sottoporre le scelte economiche ad una consultazione referendaria, in
Italia Berlusconi pur di salvare la poltrona promette alla BCE di
massacrare lo stato sociale ed alzare le tasse nelle università con il
benestare di tutta la politica italiana. Non rimarremo a guardare".
(Ansa)
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