La battaglia degli idonei al concorso ds è una battaglia di civiltà.
Data: Lunedì, 31 ottobre 2011 ore 12:45:15 CET
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
Gentile preside Indelicato, stimatissimo prof. Almirante, vi scrivo in merito all'articolo "La mission del Miur sembra quella di dividere i colleghi sibilando ricorsi e controricorsi per il posto di ds. Aetnanet tifa sempre per l'elezione diretta del preside" postato in Aetnanet.org il 30/10/2011, nel tentativo di chiarire con maggiore incisività la posizione del nostro sito, www.lascuolaiblea.com,  che si è fatto promotore di quella petizione pubblica online, della cui fondatezza  e, mi pare capire, buona fede si dubita nell'articolo di cui sopra.
Voglio premettere che ho sempre trovato in Aetnanet.org un punto di riferimento fondamentale, tra i pochi in Italia, nei miei continui tentativi di documentarmi con esattezza e profondità in merito alle centinaia di questioni spinose che accompagnano la nostra vista scolastica. Ho sempre trovato in Aetnanet.org una indubbia apertura e disponibilità ad ospitare nostre comunicazioni e a dare voce a nostre iniziative, come nel caso della petizione pubblica online in difesa degli idonei alla preselezione del concorso per dirigenti scolastici. Aggiungo anche che condivido sia le ragionate critiche avanzate sulle vostre pagine in merito alla gestione di questo concorso, che la vostra stessa posizione sulla necessità di rendere eleggibile la carica di preside, come già avviene in altri paesi (e nel nostro sito abbiamo anzi dato disponibilità ad appoggiare un'eventuale campagna in tal senso).

Detto questo, però, resto perplesso sulle affermazioni fatte dal prof. Almirante in merito alla nostra iniziativa, ovvero schierarsi dalla parte degli idonei promuovendo varie iniziative, tra cui al momento la raccolta di firme per sensibilizzare vari figure istituzionali e non (di altre più incisive iniziative si darà notizia quanto prima). Nell'articolo, infatti, si danno per scontati alcuni fatti, che per noi invece devono essere oggetto di attenta analisi e che, sempre a nostro modesto parere, non portano alla conclusione che il concorso sia inficiato in sé; ecco i nostri motivi:

1) Esiste realmente un'indagine della polizia postale e si sa esattamente a che punto sia? A noi non risulta e se il prof. Almirante conosce dettagli in merito, saremmo curiosi di saperli.

2) Esistono veramente errori nella batteria di 100 quesiti oggetto della prova preselettiva? A noi risulta solo che Anief, parte in causa in quanto patrocinatore di redditizzi recorsi in merito, avrebbe incaricato una commissione di esperti non meglio identificati che avrebbero fornito una lista di oltre 30 quesiti erronei o fuorvianti, senza peraltro rendere pubblici né le procedure né gli esiti di questi dotti studi (e sulla grancassa mediatica montata da Anief, coinvolgendo anche grossi giornali che hanno superficialmente dato spazio al comunicato stampa di Anief, ci siamo mossi con nostre lettere aperte: da Repubblica e La Stampa pretenderemmo una correttezza professionale maggiore che non diffondere veline).

3) E' rispondente al vero che ci siano state innumerevoli scorrettezze, accertate e documentate, nello svolgimento della prova su tutto il territorio nazionale? Noi non eravamo presenti nelle 113 sedi d'esame e in tutta onestà aspettiamo che le contestazioni siano formalizzate con precise denunce all'autorità giudiziaria, essendo piuttosto a conoscenza, per esperienza diretta e indiretta, che le cose sono andate, in moltissime scuole, esattamente secondo protocolli di trasparenza e correttezza.

4) La procedura del librone da sfogliare e della scheda con i "pallini" da annerire non può essere considerata una sorpresa dell'ultimo momento (peraltro non può essere considerata fattore penalizzante per i soli esclusi...); essa era infatti nota da settimane ed il nostro sito ha anzi messo a disposizione indicazioni e consigli per una "simulazione fai-da-te", che avrebbe consentito a tutti di preparare la prova anche sul piano pratico-organizzativo.

Rifiutiamo infine certo sommario giudizio, con il quale il prof. Almirante liquida le iniziative degli idonei, rei di lasciare  "al loro destino i non promossi" (non mi risulta che nei concorsi i vincitori si siano mai preoccupati della sorte dei non promossi...), ed individuati come arrivisti "spia della condizione degli insegnanti e parabola farisea dell’operato del Miur".

Il prof. Almirante, di cui ammiriamo la competenza e la passionalità nel dibattere di politica scolastica, è ovviamente liberissimo di esprimere le sue opinioni contro questo concorso e gli idonei (come vedo fa non solo sul vostro sito ma anche sul seguitissimo quotidiano La Sicilia); pensiamo però che tali affermazioni non debbano essere fatte all'interno di una cornice di finta imparzialità ed equidistanza, perché nei fatti Aetnanet.org, con articoli come questo, si schiera apertamente.


Attenzione: per noi schierarsi è più che legittimo, se si persegue un esplicito fine di chiarezza e verità, come del resto ha fatto lo stesso Aetnanet.org in altre occasioni (vd. il concorso ds del 2004 e vd. i disegni di legge per l'elezione del preside); i lettori, che non sono certo degli stupidi, hanno anche interesse a capire con limpidezza la posizione delle singole testate giornalistiche. Rinunci quindi il prof. Almirante a questa imparzialità di comodo e dichiari esplicitamente (come già fa implicitamente) di essersi schierato: sarà per noi un onore dibattere la questione con un avversario così preparato ed ascoltato.

Noi, infatti, appoggiamo apertamente la battaglia di civiltà degli idonei, senza offendere nessuno e senza andare a ledere gli interessi di nessuno, ma semplicemente per affermare la giustezza di alcuni principi di fondo - cosa peraltro già riconosciutaci, direttamente ed indirettamente, da ADI scuola (una serissima organizzazione di settore che stimiamo moltissimo), in questo articolo la cui lettura consigliamo a tutti i vostri affezionati  iscritti.

Carmelo Ialacqua
 per LaScuolaIblea.com






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