Ue, fumo sulla scuola
Data: Domenica, 30 ottobre 2011 ore 17:31:36 CET Argomento: Rassegna stampa
Anche la
scuola è entrata tra i nove punti della lettera che il nostro Governo
ha recapitato all’Ue per sedarne le richieste di stabilizzazione
economica e, nonostante si tratti di poche righe, la cosiddetta
“valorizzazione del capitale umano” non è piaciuta a nessuno, sindacati
tutti in prima fila che però grazie a questo paragrafetto sembra
abbiano raggiunto la perduta unità, incominciando già a limare gli
slogan per un probabile sciopero unitario della istruzione. Per la Cisl
infatti sarebbero “affermazioni vaghe, fumose e ambigue che non servono
alla scuola” ma che nello stesso tempo preoccupano quando si dice:
“L’accountability delle singole scuole verrà accresciuta (sulla base
delle prove Invalsi), definendo per l’anno scolastico 2012-13 un
programma di ristrutturazione per quelle con risultati
insoddisfacenti”.
Significa forse che non verranno date risorse alle scuole la cui
rendicontazione (accountability) non raggiunga risultati non si capisce
di che natura? E come e chi decide il livello di soddisfazione,
l’Invalsi? O forse Gelmini intende implementare la valutazione delle
scuole secondo il metodo sperimentato l’anno scorso con alcune scuole
“cavia” che, dopo ben due vani tentativi, alla fine si sono trovate per
puro spirito di servizio? Stesso discorso varrebbe per i docenti ai
quali sarebbe “elevato, nell’arco d’un quinquennio, impegno didattico e
livello stipendiale relativo”. E quale sarebbe questo impegno
didattico se non l’aumento del monte ore che, limitando ancora
ulteriori immissioni in ruolo, e quindi lavoro per tanti giovani
precari, restituirebbe forse qualche spicciolo in più? Oppure riguarda
l’altro metro valutativo rivolto ai docenti, anch’esso già
sperimentato, ma della cui efficacia nessuno è rimasto soddisfatto,
considerata pure la sua farraginosa, ambigua e maldestra
applicazione? Sicuramente il Governo intende procedere sulla strada non
solo dei tagli alla scuola, come del resto si può ancora constare, ma
anche con il blocco del contratto di lavoro e degli adeguamenti
stipendiali legati all’inflazione, rafforzati dall’alt agli scatti
periodici per l’anzianità di servizio, costruendo di contro meccanismi
aleatori di premialità affidati all’Invalsi. Grida vendetta infine il
rigo sul reclutamento e la selezione del personale del cui colpevole
affossamento della relativa legge il vero e unico colpevole finora è
stato il ministero, sordo alle pressanti richieste di tutto il mondo
della scuola. Molto fumo nella lettera all’Ue sulla scuola e con
arrosto così bruciato da non poterne sentire nemmeno il sale.
Pasquale Almirante
(da La Sicilia del 30/10/11)
|
|