Il 17 novembre lavoratori e studenti in sciopero e in piazza
Data: Domenica, 30 ottobre 2011 ore 15:28:25 CET
Argomento: Sindacati


NO ALLA MALA-LETTERA, NO AL DIKTAT FRANCO-TEDESCO, RISPEDIAMO AL MITTENTE  DI BRUXELLES
L’agonizzante governo Berlusconi tenta di salvarsi accettando il diktat degli Stati più potenti d’Europa (Francia e Germania) che vogliono far pagare la crisi ai popoli dei paesi più deboli delle UE, e con la “lettera”, portata servilmente a Bruxelles, programma un ulteriore massacro sociale.
Nel documento sono condensati tutti i sogni e i desideri di quel liberismo incontinente che ha provocato in Europa e nel mondo la crisi economica e finanziaria, quella ambientale ed energetica. Vi sono contenuti la massima libertà di licenziamento nel lavoro privato e in quello pubblico, la deportazione coatta di dipendenti pubblici da un settore all’altro, la cancellazione definitiva dei contratti nazionali e di ogni residuo di democrazia sindacale e di diritti del lavoro; l’ulteriore scempio del sistema pensionistico; l’annullamento del risultato referendario su acqua e servizi pubblici, che si vogliono gettare in pasto globalmente alla mercificazione e alla speculazione privata; la distruzione di importantissimi beni comuni e la dismissione di tanta parte del patrimonio e della ricchezza collettiva; fino alle retribuzioni dei docenti e ai finanziamenti alle scuole basati sui grotteschi quiz Invalsi, di cui nella primavera scorsa ha riso mezza Italia.
La sedicente opposizione parlamentare ha risposto con flebili proteste solo sui licenziamenti facili: ma sta sottoscrivendo di fatto l’intero impianto anti-sociale, mercificante e privatizzante, accetta che a pagare siano sempre e soltanto i settori sociali più deboli e indifesi.
FERMIAMOLI!!  C’E’ UN’ALTRA VIA PER USCIRE DALLA CRISI!
Dopo decenni di liberismo selvaggio il 10% degli italiani/e possiede circa il 55% della ricchezza nazionale. Si calcola che il patrimonio di questa classe di super-ricchi ammonti a circa 5000 miliardi di euro. Una tassa patrimoniale anche solo di un misero 1% metterebbe a disposizione 50 miliardi di euro l’anno.
Autorevoli esperti stimano tra i 300 e i 400 miliardi di euro l’evasione fiscale annua. I mezzi per combatterla si conoscono bene e sono realizzabili in tempi rapidi. Basterebbe recuperarne anche solo il 20% per avere a disposizione circa 70 miliardi annui.
La corruzione all’interno delle istituzionali pubbliche, nazionali e locali, l’assalto alla ricchezza pubblica, portato da migliaia di mafie e clientele politiche dentro gli apparati di potere pubblico, dilapida annualmente, secondo fonti istituzionali, almeno 200 miliardi annui: pure qui un recupero, con mezzi facilmente individuabili, anche solo del 20% metterebbe a disposizione 40 miliardi di euro.
Ponendo limiti alle “pensioni d’oro” e riducendo drasticamente le spese militari - a partire dalle missioni di guerra - si risparmierebbero altre decine di miliardi all’anno.
Insomma, basterebbero questi cinque provvedimenti per avere a disposizione oltre 200 miliardi annui non solo per ripianare i buchi del bilancio pubblico attuale senza bisogno di alcun taglio o massacro sociale, ma per recuperare salari e pensioni soddisfacenti, reddito sociale minimo per tutti/e, per investire massicciamente nella scuola e nella sanità pubblica, nei servizi sociali, nei beni comuni, nella tutela del patrimonio naturale ed artistico, nella casa per tutti/e, espandendo l’occupazione e la ricchezza pubblica.
 VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA
Impediamo l’ulteriore massacro sociale, rispediamo a Bruxelles la mala-lettera, nessuno dei provvedimenti contenuti nella lettera-vergogna deve passare.
17 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE DI TUTTE LE CATEGORIE DEL LAVORO DIPENDENTE
CON MANIFESTAZIONI LOCALI INSIEME AGLI STUDENTI IN LOTTA CONTRO  INFINITA



IL 17 NOVEMBRE ANCHE SCUOLA E UNIVERSITÀ IN SCIOPERO E IN PIAZZA


LAVORATORI E STUDENTI CONTRO  IL DIKTAT FRANCO-TEDESCO
Per la scuola a tutto quanto già detto va aggiunto il blocco dei contratti e degli scatti di anzianità fino al 2014, che  impone a docenti ed ATA sottosalari intollerabili e la perdita di decine di migliaia di euro nell'’intera carriera; la retribuzione degli insegnanti e il finanziamento alle scuole sulla base dei grotteschi quiz Invalsi, ridicolizzati davanti all’'opinione pubblica nella scorsa primavera; un ulteriore massacro degli organici in una scuola-miseria impossibilitata a fornire istruzione di qualità; la vigliacca deportazione dei docenti “inidonei” (per gravi motivi di salute) dal loro lavoro a mansioni che non possono né devono svolgere; l’'espulsione in massa dei precari.
FACCIAMO PAGARE  CHI HA CONTINUATO AD ARRICCHIRSI ANCHE IN QUESTI ANNI
Il 17 è la giornata mondiale di lotta degli studenti ed in tutta Italia si svolgeranno manifestazioni di centinaia di migliaia di giovani delle scuole e dell’Università. È la migliore occasione per avere in piazza insieme lavoratori/trici e studenti in un fronte comune contro la “letteraccia” e il gravissimo scempio sociale che annuncia. Perciò i COBAS, insieme alla CUB, hanno convocato lo sciopero dell’intera giornata dei docenti, degli ATA, degli amministrativi e dei ricercatori, di scuola e Università.


Il 17 NOVEMBRE TUTTO IL POPOLO DELLA SCUOLA PUBBLICA, DALLA MATERNA ALL’UNIVERSITÀ , SCIOPERA E MANIFESTA NELLE PRINCIPALI CITTÀ
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

Piero Bernocchi
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