Una riflessione sulla “Oggettività” del concorso per Dirigenti scolastici. Se i promossi sono bravi continueranno ad emergere
Data: Sabato, 29 ottobre 2011 ore 12:35:21 CEST Argomento: Opinioni
Lettere in redazione
Ho letto con molto interesse la nota del Sig. Silos Ignance, a
proposito della sofferenza dei candidati che hanno conquistato
l’idoneità alla partecipazione al Concorso per Dirigenti. Perché di
questo si tratta : il Concorso vero non è ancora partito. Ed è
comprensibile che i candidati fortunati temano che l’allargamento
della partecipazione al Concorso vero da parte di candidati esclusi che
si sentano tali legittimamente, possa insidiare un risultato
positivo che costoro pensano di aver già in tasca, perchè per le basse
percentuali di ammessi , la forbice tra numero di posti e numero di
candidati rende a loro favorevole la situazione. Ai miei tempi il
concorso su scala nazionale era bandito ogni due anni e il
rapporto era, per esempio, 200 posti per 4000 candidati, per
ordine scolastico, posti di solito concentrati nelle regioni del
Nord.
Questo è il primo punto, quindi si eviti di ricorrere a mezzucci che
attengono alla sfera personale dei candidati per propagandare , a
proprio uso e consumo un metodo di reclutamento indegno di uno Stato di
diritto. E vengo al punto.
Il Sig. Silos argomenta che in una prova di selezione in cui ad un
candidato si richieda di individuare la risposta esatta fra quattro di
cui tre devono essere errate sia lecito prevedere che si possano
introdurre più di una risposta esatta.
Egli arriva a dire che “ In realtà questo è il concorso più
trasparente che ci sia stato. Le domande erano conosciute in anticipo e
TUTTI avevano la possibilità di studiarle, approfondirle o
memorizzarle. Questa è la vera oggettività. Certo nessuna domanda può
avere il sigillo della assoluta oggettività, se c’è malafede. Persino
se chiedessi “Chi ha scoperto l’America?” qualcuno potrebbe obiettare
che la domanda non è oggettiva perché alcuni storici parlano di
Vichinghi islandesi giunti in America nel 980 d.C.
Se chiedessi “Quanto fa 2+2?” anche questa domanda, per quelli in
malafede, sarebbe non oggettiva perché nel sistema quaternario 2+2=10,
in quello ternario 11 e così via. Per questi furbi italiani, allergici
alle regole e all’idea del merito, non basta che il ministero abbia
fornito le domande in anticipo. Essi credono che “Cristoforo Colombo
scoprì l’America” se hanno raggiunto il fatidico 80%, mentre l’hanno
scoperta i Vichinghi se non hanno raggiunto l’80%.”
E’ singolare che egli attesti di fatto che nelle 100 domande vi fossero
quelle con più risposte esatte, e fa piacere rilevarlo perché
“excusatio non petit, accusatio manifesta”.
Ma andiamo al punto dirimente : Egli sostiene che mai come in questo
caso “ questo è il concorso più trasparente che ci sia
stato. Le domande erano conosciute in anticipo e TUTTI avevano la
possibilità di studiarle, approfondirle o memorizzarle. Questa è la
vera oggettività”
Mi permetto di sostenere che questa è stata la vera beffa, studiata a
tavolino, per raggiungere più risultati.
1° Fare il concorso perché costretti dalle circostanze oggettive era
diventata una necessità : una marea di posti vacanti.
2° Fare il concorso si, ma non per tutti i posti che
prevedibilmente si libereranno nei prossimi tre anni, perché si
devono ridurre i costi.
Nella prossima tornata contrattuale i dirigenti scolastici dovranno
conquistare l’equiparazione con le altre categorie privilegiate di pari
grado. E allora invece di ridurre i privilegiati, si pensa sempre e
solo alla scuola. Sono stati contratti i posti di tutte le
componenti scolastiche ( collaboratori scolastici, amministrativi,
docenti e ora è il turno dei dirigenti) .
Questa strage in corso che ha spento desiderio di emerge in tanti
docenti che pur lavorando tanto hanno una carriera senza
prospettive, è da attribuire solo e soltanto alla debolezza politica
del nostro Ministro che pure apprezzo.
3° La preselezione era obbligatorio farla, ma come farla? La bella
pensata di costituire una maxi Commissione in cui fossero presenti
tutte le competenze relative alle aree. Grandi nomi, ma anche
ordinarie presenze. Era ipotizzabile che sarebbero stati
eliminati circa 1000 quesiti perché le risposte alle
domande della maggior parte , quelle dell’allegato 2,
erano opinabili ( espressamente dichiarato dal Ministro)? Quindi di che
cosa si parla quando si ammette che erano state previste domande
opinabili? E se sono state eliminate 1000 domande perché opinabili,
perché dovrebbero essere oggettivamente valide molte altre pure
opinabili? A quale scopo?
4° L’intervento sulle procedure della prova è stata la chicca finale,
per controllare l’esito della preselezione preordinata ad un risultato
preciso, pensata in qualche stanza sconosciuta ai più.
IL LIBRONE ROSSO, LA SCHEDA ANONIMA DELLA PROVA , IL SORTEGGIO
MATTUTINO DEI NUMERI DELLE DOMANDE MENTRE I LIBRONI ERANO
GIA’ SUI BANCHI DEI CANDIDATI, L’ATTESA DALLE ORE
8.00 ALLE ORE 12.00/12,30 DI MEDIA PRIMA DI INIZIARE LA PROVA, LA
TORTUOSITA’ DELL’ESECUZIONE PREVEDIBILE, al punto da trascurare un
elemento fondamentale dei concorsi pubblici
LA SEGRETEZZA DELLA PROVA D’ESAME non salvaguardata DALLA PROCEDURA
ADOTTATA.
E non voglio argomentare intorno alle finestre aperte che avrebbero
potuto creare situazioni di particolare vantaggio per i candidati
assistiti dalle varie organizzazione “culturali e non” promotori
di corsi di preparazione pagati a fior di euro.
Capisco i candidati ammessi, ma non pensino che questa denuncia li
danneggi. Se sono bravi come le prove hanno dimostrato,
continueranno ad emergere. Sarebbe utile anche a loro, per il prosieguo
della loro carriera di dirigenti in pectore, essere certi di vivere in
uno Stato che garantisce tutti e non solo alcuni. E il Dirigente
scolastico che nella scuola autonoma ha grandissime responsabilità e
anche potere, deve pretendere di essere garantito quando dovrà dire dei
“no” perché la legge glielo impone.
Anna Maria
Bisciotti
Dirigente scolastico in pensione
annabisciotti@alice.it
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