Rodano (Idv), nel baratro lettera Ue anche istruzione
Data: Sabato, 29 ottobre 2011 ore 11:22:04 CEST Argomento: Rassegna stampa
"Nessun
investimento ma piu' tasse e tanti tagli, coperti solo da grossolani
metodi di valutazione dei docenti: nel baratro scavato con la lettera
all'Unione europea, il presidente del Consiglio non manca di trascinare
anche la scuola e l'universita', comparto gia' debilitato da tre anni
di tagli e riforme regressive. Come nel resto dei contenuti, anche per
la pubblica istruzione la lettera all'Ue desta dunque molta
preoccupazione: la vittima principale delle misure sara', ancora una
volta, la qualita' dell'offerta formativa". Lo dichiara in una nota
Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura e
Istruzione di Italia dei
Valori.
"Nella lettera, Berlusconi tiene fede alla sua logica puramente
elettorale, che non contempla minimamente criteri di fattibilita' reale
delle misure - dichiara Rodano - Nel passaggio sulla pubblica
istruzione il capo di un governo sempre piu' fantasma promette di
anticipare provvedimenti vessatori che gia' erano in programma per i
prossimi anni: in primis c'e' la garanzia di un aumento delle tasse
universitarie, finalizzate di fatto a caricare il peso della crisi sui
soliti noti, cioe' gli utenti piu' deboli dei servizi pubblici, in
questo caso gli studenti".
"E, piu' in generale - continua Rodano - nella lettera all'Unione
europea viene confermata la volonta' di agire sulla pubblica istruzione
e la ricerca del nostro Paese con l'obiettivo unico di fare cassa,
ignorando completamente qualunque intervento sulla qualita'
dell'offerta. Siamo di fronte alla solita aria fritta che Berlusconi e
Gelmini ci hanno propinato da tre anni a questa parte: un modello
aziendalista fatto di rimodulazioni della spesa e criteri
meritocratici, che nei fatti si e' gia' tradotto in una drastica
riduzione dell'offerta formativa, e che quindi ha gia' fallito".
"Berlusconi e il ministro Gelmini dovrebbero applicare al proprio
triennio di governo i sedicenti criteri meritocratici che promettono
per i concorsi e trarne le inevitabili conseguenze. La pubblica
istruzione e tutto il welfare del nostro Paese - conclude il
responsabile Istruzione dell'Idv - hanno bisogno di un governo vivo e
vegeto, non di un fantasma". (Adnkronos)
redazione@aetnanet.org
|
|